foto: Il Secolo XIX
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Dopo settimane di attesa la SPAL ha il suo nuovo direttore sportivo. Si tratta del piemontese Paolo Danzè, classe 1968, fino alla scorsa estate direttore sportivo di Primavera e Under 18 del Milan, oltre che responsabile dei giovani in prestito sempre all’interno del club rossonero. Danzé l’ha spuntata sull’altro candidato Alex Casella (Pro Vercelli), che per settimane era sembrato l’assoluto favorito.

Quello di Danzè è un nome decisamente poco conosciuto e che è uscito a sorpresa tra i tanti menzionati durante l’estate. Nella fase in cui la scelta sembrava affidata all’ex dg Corrado Di Taranto (approssimativamente da aprile a fine maggio) i profili in prima linea erano stati quelli di Giuseppe Magalini (Catanzaro) – divenuto poi irraggiungibile – il già menzionato Casella e Moreno Zocchi (Pontedera). La sensazione è che la scelta di Di Taranto di lasciare la SPAL per il Cesena, diventata di dominio pubblico nei primi giorni di giugno, abbia fatto saltare gli equilibri interni, portando Tacopina a muoversi in totale autonomia.

A portare Danzè all’attenzione del presidente è stato Frederic Massara, che di Tacopina è stato collaboratore ai tempi dell’esperienza all’AS Roma e dopo essere passato al Milan oggi è direttore sportivo del Rennes, nel campionato francese. Nato a Torino nel 1968, Danzè cresce nel settore giovanile dei granata proprio in contemporanea con Massara, giocando da difensore. Arriva anche a diventare capitano della formazione Primavera, incrociando tra gli altri giocatori del calibro di Lentini, Fuser e Bresciani e vincendo assieme a loro il torneo di Viareggio del 1987. A condizionare la sua carriera ha provveduto un brutto infortunio che gli costò la lacerazione dei legamenti della caviglia oltre alla frattura di perone e malleolo. Ciò non ha comunque impedito a Danzè di debuttare in serie B con la Reggina (14 presenze) e poi in serie C con le maglie di Pavia e Casarano con cui ha raccolto 58 presenze e 2 reti. La seconda parte della sua carriera lo ha visto protagonista tra i dilettanti con diverse squadre piemontesi, fino al ritiro nel 2006. 

Lui stesso ha parlato così del suo percorso da giocatore in un’intervista del 2020 a Davide Chicarella del quotidiano La Nuova Provincia: “La mia carriera è stata mediocre tra i professionisti, strepitosa fra i dilettanti. Ero il capitano del Torino Primavera che vinse il Viareggio. Poi fui vittima di un brutto infortunio. Ho giocato in B alla Reggina, in serie C a Pavia e al Casarano, ma il mio poteva essere un percorso diverso. L’infortunio ha inciso, ma non solo. Ci sono tante dinamiche e scelte che indirizzano una carriera delle quali mi prendo piena responsabilità“.

Parallelamente alla passione per il calcio Danzè ha anche portato avanti gli studi. Nel 1999 si è laureato in Scienze Economiche all’Università di Torino e successivamente ha lavorato come impiegato e dirigente nel settore bancario, facendo anche da consulente finanziario. Diventato direttore sportivo abilitato nel 2016, Danzè ha lavorato come osservatore per la Sampdoria nel 2018 prima di passare alla Juventus (dove c’era Fabio Paratici, altro contatto strategico di Tacopina) come responsabile dell’attività di base. Nel 2019 riceve la chiamata del Milan per fare da direttore sportivo dell’Under 19 e dell’Under 18. Nel 2022 ha inoltre conseguito un master all’università Bocconi in Management del calcio. La sua esperienza a Milano è terminata in corrispondenza a quella di Massara e di Paolo Maldini nell’estate 2023, pur essendo ancora sotto contratto.

Del rapporto con Massara, anche lui torinese e coetaneo, aveva parlato nella medesima intervista del 2020: “In passato sono stato vicino a collaborare con la Roma, nel post Sabatini e dopo le dimissioni di Monchi, a un certo punto del mio percorso ero a un passo dall’affrontare l’avventura in Cina, proprio grazie a Sabatini. Ho svolto lavoro di scouting per loro, la stima verso Fredric è totale, e ha radici profonde visto che ci conosciamo da tanti anni. Il direttore è un dirigente sportivo dal grande spessore umano, vede il calcio come pochi al mondo, è un uomo puro, di grandi valori“.

Spetterà quindi a Danzè, insieme al nuovo direttore generale Luca Carra, il difficile compito di costruire una SPAL competitiva prestando grande attenzione a diminuire il costo di una rosa oggettivamente insostenibile in serie C in assenza di un impegno economico estremamente gravoso. 



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