Lo svincolato Luca Mora è passato a Ferrara nel primo giorno di preparazione precampionato della SPAL, ma il mercato c’entra nulla, vista anche l’eccessiva abbondanza di giocatori a disposizione di mister Dossena. L’ex centrocampista biancazzurro, rimasto libero dopo l’esperienza al Fiorenzuola, è stato l’ospite d’onore della presentazione del libro “Vista dalla Curva – memorie di uno spallopatico” al circolo Blackstar di via Ravenna.
Mora è salito sul palco assieme all’autore Cristiano Mazzoni e ad Alessandro Orlandin per rievocare gli anni più belli della storia recente biancazzurra che sono al centro del volume edito da Pentagona ETS. “Quello è stato un periodo speciale – ha detto Mora – di cui conservo ricordi non troppo limpidi a causa dei festeggiamenti per le due promozioni. Il campionato di serie C l’avevamo praticamente già vinto ad aprile e quello di serie B ci ha visto tra le prime da dicembre in poi. Per cui è stato bello ripercorrere tanti momenti grazie al libro di Cristiano“.
L’ex capitano si è soffermato anche a parlare del suo ritorno a Ferrara nel 2021: “La scelta di tornare è stata più emotiva che razionale e a posteriori direi che è stata una scelta sbagliata per la mia carriera. Non ho rimpianti al riguardo, ma guardando ai fatti è così. Ero tornato perché ero convinto che si potesse davvero ritornare in serie A. Quella squadra (l’ultima dei Colombarini, allenata da Pasquale Marino) era davvero forte, ma purtroppo c’era anche un clima di negatività che la circondava, sia dall’interno sia dall’esterno“.
Nel corso dell’aperitivo letterario si è parlato di vari momenti della stagione della promozione nella massima categoria, come del gol di Floccari di testa al Mazza contro il Benevento e della rete di Cremonesi a Cesena, partita in cui Mora fu espulso e vide quel momento memorabile dal tunnel degli spogliatoi. “Eravamo un gruppo fantastico, irripetibile, con una magia che non si riesce a spiegare e ovviamente la giornata di Terni fu pazzesca. I minuti finali furono un film, con il gol di Ceravolo del Benevento contro il Frosinone e tutti quanti in campo che non sapevano più cosa fare nonostante il risultato sfavorevole per noi“.
La discussione si è poi soffermata sulla mezza stagione di Mora in serie A e il giocatore ci ha tenuto a precisare il suo rapporto con Borriello: “Non ho avuto nessuno screzio con lui, finché c’ero io si è allenato sempre come un professionista, purtroppo non ebbe l’impatto che speravamo, ma non si comportò mai male con la squadra. Semplicemente non funzionò“.
Per il futuro Mora non intende smettere di fare il calciatore, anche se per ora è senza squadra: “Ho rifiutato qualche offerta perché sono concentrato nel fare il patentino da allenatore, poi ad agosto troverò una sistemazione. Vorrei rimanere vicino a casa (Parma) e se mi sposterò sarà solo per andare in un posto davvero bello“.