Arriva il primo acquisto della SPAL 2024-2025 targato Alex Casella: nella giornata di mercoledì 24 luglio i biancazzurri hanno ufficializzato l’ingaggio di Igor Radrezza. Il centrocampista classe 1993 ha firmato fino al 2026 dopo che si era svincolato dal Padova con cui aveva giocato le ultime due stagioni.
Radrezza cresce proprio nelle giovanili del Padova, con il quale raggiunge la Primavera nella stagione 2009/2010, a sedici anni, prima di diventare un titolare in pianta stabile nelle due stagioni successive: 44 presenze e 5 gol gli valgono l’esordio in serie B con la prima squadra nella sconfitta esterna in casa dell’Albinoleffe durante la stagione 2011-2012. Va quindi in prestito in serie C al Castiglione, con cui raccoglie 25 presenze nell’allora Lega Pro Seconda Divisione girone A, prima di fare rientro a Padova per la stagione 2013-2014 dove però raccoglie solamente 10 presenze e 2 gol tra Primavera e serie B. Con il fallimento del Padova nel 2014, a 21 anni Radrezza firma con il Monza, scendendo nuovamente in serie C: 8 presenze e 3 assist nella prima parte di stagione sono un bottino magro (a cui si aggiungono 2 presenze con 1 gol in Coppa Italia), e Radrezza a gennaio passa al Renate mantenendo categoria e girone, ma non migliorando un ruolino che alla stagione aggiunge solamente 9 presenze e 1 gol.
La seconda stagione difficoltosa spinge Radrezza ad accettare la serie D: per il campionato 2015-2016 firma con il Campodarsego e colleziona 35 presenze con 6 gol, aiutando la squadra a raggiungere secondo posto e playoff, e rimane nella provincia padovana anche per le due stagioni successive con un totale di 74 presenze, 7 gol e 4 assist. Gli ottimi campionati al Campodarsego lo portano, a 25 anni, a Crema, dove mette a referto 5 assist in 30 presenze. Ritorna a calcare i campi della serie C nella stagione 2019-2020, quando firma per la Reggiana nel girone A: 30 presenze, 1 gol e 5 assist, ma soprattutto la finale playoff vinta e giocata da titolare contro il Bari che valse il ritorno in serie B per Radrezza e per i granata. In cadetteria torna più maturo, alla soglia dei 27 anni, e infatti nell’undici di Massimiliano Alvini Radrezza è un elemento molto importante, tanto da raccogliere 37 presenze, 3 gol e 5 assist, che comunque non riescono ad evitare la retrocessione dopo solo un anno.
Il campionato 2021-2022 è l’ultimo in maglia Reggiana: in Serie C arrivano 33 presenze, 1 gol e ben 8 assist, più qualche manciata di partite giocate con la fascia da capitano, e un finale amaro con l’ultima presenza che coincide con l’espulsione nella gara d’andata contro la FeralpiSalò. Nell’estate 2022 Radrezza e la Reggiana si separano e il classe 1993 spinge molto per ritornare a Padova, dov’era cresciuto, riducendosi anche lo stipendio. In Veneto nonostante la grande accoglienza e la numero 10 sulle spalle, le cose non vanno come previsto: rischia la cessione a gennaio dopo sei mesi difficili, poi riesce a riconquistarsi il posto e si guadagna la conferma con una seconda parte di stagione ottima. La stagione successiva (2023-2024) continua come aveva finito con buone prestazioni, poi l’acquisto di Crisetig nel gennaio 2024 fa rifiorire gli attriti con la dirigenza che non gli rinnova il contratto. I due anni di serie C con i biancoscudati portano in dote 68 presenze, 2 gol, 12 assist e due eliminazioni ai playoff.
Alla scadenza naturale del contratto Radrezza rimane svincolato e a spuntarla è la SPAL che anticipa Carrarese e Gubbio, le altre due squadre date come interessate al giocatore.
Dal punto di vista tecnico-tattico Radrezza è un giocatore di qualità, molto duttile per collocazione in campo: i 172cm di altezza lo rendono un elemento dotato di grande creatività e rapidità, molto abile nelle geometrie di gioco anche se talvolta un po’ lento nella costruzione. Tatticamente ha ricoperto svariati ruoli nel corso della sua carriera, principalmente a centrocampo, ma trovando spazio anche in diversi ruoli dell’attacco. Radrezza si può definire centrocampista completo, un’ex mezzala/trequartista, che ha giocato anche come esterno di centrocampo e di attacco, e che negli ultimi anni ha molto ben figurato abbassando il suo raggio di azione nel ruolo di regista davanti alla difesa o comunque di centrocampista centrale. Con ogni probabilità sarà proprio il perno centrale del centrocampo il ruolo in cui lo utilizzerà Dossena e il motivo per cui è stato ingaggiato dalla SPAL.
Nell’ambiente viene ricordato con grande piacere: il collega Roberto Tegoni, collaboratore della Gazzetta di Reggio Emilia e radiocronista per RadioReggio, ne parla come di “Un giocatore in grado di dare il cambio di passo e segnare gol come quello di Reggiana-Monza 3-0 del 2020 o Brescia-Reggiana 3-1 del 2021: grande acquisto per la serie C. Dall’anno prima di arrivare a Reggio ha iniziato a fare il regista arretrato in un centrocampo a tre e quello è il suo ruolo, arretrando la posizione di trequartista che aveva sempre ricoperto. A Reggio Emilia giocava in un centrocampo a due con Fausto Rossi ed era l’interprete con compiti più di qualità e di impostazione rispetto al compagno. Pecca ogni tanto essendo uno di quei centrocampisti innamorati del pallone che per questo motivo rischiano di far perdere qualche tempo di gioco alla squadra, ma nulla di problematico, anzi, gli piace tenere la palla e attirare il primo pressing. È un gran bel regista, molto abile nel cambio di gioco e soprattutto ha anche un bel tiro da fuori. Caratterialmente è un ragazzo di grande personalità, sia dentro che fuori da campo, molto disponibile e diretto che non disdegna la pressione e anzi è molto incline al prendersi responsabilità. L’anno di B in cui siamo retrocessi subito (2020-2021) è stato uno dei migliori. Credo che per la SPAL sia un grande acquisto, anche perché ha 31 anni quindi è ancora nel pieno dei suoi anni“.
Anche il collega Stefano Viafora di Padovasport.tv, lo descrive come un giocatore molto interessante per la categoria. “Radrezza ha fatto il regista titolare nel girone di andata del Padova e sicuramente il ruolo di schermo della difesa nel centrocampo a tre è la posizione che lo ha fatto rendere di più. È un buon palleggiatore, con un fisico abbastanza minuto, molto bravo sui calci piazzati tanto che la maggior parte degli assist che ha fornito sono derivati da situazioni di palla inattiva. Nella seconda parte di stagione gli è stato preferito Crisetig ed è andato un po’ in affanno senza riuscire a incidere particolarmente. Igor è un giocatore che ha bisogno di sentire la fiducia intorno a sé per rendere al meglio, ma non si può dire che sia un giocatore senza personalità: basti pensare al rigore del pari che ha calciato nel derby con il Vicenza di ottobre con il cucchiaio”.
Nel complesso pare quindi essere un bel colpo per la SPAL, anche considerando che Radrezza è un giocatore di 31 anni che viene da stagioni di alto livello sia personale sia collettivo. Da vedere come saprà valorizzarlo mister Dossena, che ne sfrutterà le caratteristiche nel suo 433 come regista puro per creare a centrocampo o cambiare gioco per garantire quella rapidità di costruzione che i biancazzurri hanno già fatto intravedere di voler mettere in campo nelle primissime uscite.
ha collaborato Tommaso Vissoli