Al termine dello 0-0 contro l’Este, prima amichevole a Ferrara della nuova SPAL di Dossena, si è presentato ai microfoni della sala stampa Ludovico D’Orazio: “Al di là dei risultati delle amichevoli stiamo lavorando tanto, stiamo cercando di mettere in campo il più possibile di quello che ci chiede l’allenatore, soprattutto dopo i tanti carichi di lavoro del ritiro. Qualcosina si inizia a vedere: sicuramente nella settimana che ci portarà a giocare con l’Atalanta U23 (primo turno di Coppa Italia Serie C, sabato 10 agosto, ndr) proveremo ad arrivare al meglio per la partita e ci divertiremo di più”.
D’Orazio, dopo le ultime stagioni in prestito, dovrebbe essere confermato e rappresentare una delle principali alternative del tridente offensivo di mister Dossena: “Sono molto contento di come siamo partiti e di come la società mi ha dato fiducia. Aspettavo questo momento già dall’anno scorso, poi sono state fatte delle scelte e non ho seguito questo percorso, però sono tornato e spero di riuscire a dare tanto a questa società. Lo scorso anno in prestito mi è servito molto, ho trovato persone molto in gamba che mi hanno fatto crescere e quest’anno spero di riuscire a dimostrare di poter dare tanto e meritare questa maglia e questa società”.
La conferma presuppone che D’Orazio si giochi il posto con Rao per quanto riguarda l’ala sinistra dei tre d’attacco, il più giovane della rosa biancazzurra ma anche lui già candidato ad un campionato da protagonista nonostante l’età: “Il giovane è lui (ride, ndr), io inizio ad avere 24-25 anni: abbiamo tanto da dare, siamo molto simili e possiamo essere decisivi anche a partita in corso, ma queste sono decisioni del mister. Andiamo d’accordissimo, sappiamo che ci giocheremo il posto, ma faremo di tutto per mettere in difficoltà il mister che chiede agli esterni di fare la differenza dato che il gioco gira tanto intorno a noi. Sicuramente andremo a giocare contro squadre che saranno chiuse o che riusciremo a schiacciare: in quei casi dobbiamo fare la differenza con gol, assist, uno contro uno. Diciamo che il mister preferisce che gli spazi siano ben occupati da tutti i giocatori: esterno o interno ci si può trovare la mezzala come il terzino. A me piace partire dall’esterno accentrandomi, ma chiaramente dipenderà da azioni e partite specifiche: stiamo lavorando molto anche sui cross e sulle conclusioni”.