foto ufficio stampa Ascoli Calcio 1898
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Venerdì 23 agosto alle 20 riparte ufficialmente il campionato della SPAL, che ospiterà l’Ascoli al Paolo Mazza per una partita che può essere considerata una classica. I biancazzurri di mister Dossena hanno cambiato tanto e faranno altrettanto da qui alla fine del mercato. Analogo discorso può essere fatto per la squadra marchigiana che dopo una pesante retrocessione in terza serie naviga all’interno di una situazione di incertezza societaria, seppure i tanti nuovi arrivati (ben quindici) abbiano portato una buona dose di qualità. Per capire cosa aspettarsi dalla squadra allenata da Carrera abbiamo sentito il collega Marco Amabili di Picenotime

A circa una decina di giorni dalla fine del calciomercato tante squadre sono ancora dei veri e propri cantieri aperti. È un discorso che si può fare anche per l’Ascoli? Che tipo di situazione aveva ereditato il ds Righi?
“L’Ascoli ha effettuato otto operazioni in uscita e con l’acquisto di Gagliardi ha chiuso la quindicesima (!) operazione in entrata. È stata un’ estate intensa, in cui c’è stata una trattativa di cessione della società che non è andata in porto ed è arrivato un nuovo direttore sportivo (Righi) che ha voluto fortemente fare una rivoluzione mettendo al centro del progetto dei giocatori con una nuova motivazione. Sono arrivati quattro esterni d’attacco per provare a portare imprevedibilità: Marsura, Achik, Silipo e il già citato Gagliardi che è un ragazzo rientrato ad Ascoli dopo un’esperienza negli USA. A questi quattro innesti si sono aggiunti elementi d’esperienza come Corazza e Varone dal Cesena e ulteriori acquisti in difesa, a centrocampo e in porta che hanno dato sicuramente nuova linfa alla squadra”. 

Proprio durante la sessione estiva sono arrivati ad Ascoli gli ex biancazzurri Abati e Bertini e lo stesso percorso potrebbe essere intrapreso anche da Buchel nei prossimi giorni. Quale potrebbe essere il ruolo di questi due ragazzi in termini di importanza nell’organico di Carrera?
“Partendo da Buchel credo che in questo momento non sia assolutamente una priorità per l’Ascoli. Per quanto concerne Bertini nelle due partite di coppa Italia è entrato nel secondo tempo e non ha sfigurato. Il centrocampista rappresenta una valida alternativa nei tre di centrocampo (che spesso diventano due nel corso del secondo tempo) di mister Carrera. Abati invece è arrivato per fare il secondo di Livieri che è un portiere molto esperto proveniente dalla cadetteria (Pisa) seppur durante queste prime due gare di coppa il mister abbia preferito ad entrambi il giovane Raffaelli (2005), di rientro da un prestito in serie D”. 

Qual è la situazione societaria? A lungo si è parlato di un possibile cambio di proprietà che poi alla fine non si è concretizzato.
“É vero, la cessione societaria non si è concretizzata, ma ciò non ha cambiato i piani del presidente che in una breve lettera pubblicata dieci giorni fa ha ribadito la ferrea volontà di vendere il club seppur non ci siano trattative all’orizzonte. In questo momento va comunque garantito un impegno finanziario che possa regalare all’Ascoli un campionato dignitoso. La situazione resta comunque complicata per il fatto che i gruppi organizzati dei tifosi hanno dichiarato che non metteranno piede nelle gare casalinghe fino a quando non ci saranno cambiamenti radicali all’interno della società. Gli ultras seguiranno invece le trasferte della squadra, salvo proprio quella di venerdì contro la SPAL in cui è stata richiesta la sottoscrizione della tessera del tifoso che viene sicuramente poco digerita dagli esponenti della curva”. 

Come è andato complessivamente il precampionato dell’Ascoli? Al di là dei risultati, si è già intravisto qualcosa di concreto nel progetto tecnico di mister Carrera?
“Il precampionato non c’è praticamente stato (ride, ndr). Tutto il ritiro si è svolto nel torrido caldo del centro sportivo con l’eccezione di 2/3 allenamenti congiunti. Non è stata giocata nessuna amichevole ufficiale e si è quindi arrivati alle due partite di coppa Italia con qualche dubbio. Nel primo turno è arrivata una vittoria contro il Gubbio per 2-1 e una sconfitta contro l’Arezzo per 2-1 che ha portato l’eliminazione dal torneo. Per quanto riguarda il modulo, mister Carrera l’ha cambiato passando dal classico 352 al 433 che si trasforma molto spesso nel corso del secondo tempo in un 343, facendo del palleggio e della ricerca degli esterni la principale caratteristica del suo gioco. La grande novità rispetto alla scorsa stagione è invece stata puntare su Bando, un playmaker classe 2006 cresciuto nel vivaio a cui è stata anche affidata la fascia di capitano”.

La dirigenza o l’allenatore hanno fissato un obiettivo esplicito per questa stagione? In caso negativo, quale potrebbe essere in base all’attuale situazione?
“La dirigenza e l’allenatore non si sono sbilanciati in questo senso. Carrera dice che vuole fare il meglio possibile partita dopo partita seppur ci siano stati numerosi stravolgimenti. A mio avviso l’andamento della stagione non dipende tanto dall’aspetto tattico, ma piuttosto dalla giusta alchimia tra società, allenatore e direttore che al momento non c’è. Solo così si può guardare alla parte alta della classifica. Dopo nove campionati consecutivi di serie B serve comunque essere protagonisti, ma allo stesso tempo serve anche ricompattare un ambiente e una tifoseria spaccata. Solo a novembre/dicembre potremmo sapere effettivamente dove può arrivare questa squadra”. 

Quale potrebbe essere la formazione che vedremo in campo venerdì sera?
“Mister Carrera parlerà solamente nel corso del post partita di venerdì, ma la formazione titolare dovrebbe essere questa: classico 433 con in porta Livieri (in lizza per una maglia da titolare con Raffaelli), difesa da destra a sinistra l’ex Sassuolo Adjapong, Tavcar, Menna (in ballottaggio con Piermarini), Cozzoli (in vantaggio su Maurizii), a centrocampo il trio composto da Campagna, il già citato Bando e l’esperto Varone, in attacco i due esterni Tirelli (in ballottaggio con Marsura) e D’Uffizi a supporto di bomber Corazza, già a segno nel secondo turno nella sconfitta contro l’Arezzo. Non saranno della partita lo squalificato (per caso scommesse) Forte e i due infortunati Silipo (taglio al piede) e Cosimi”. 

PROBABILE FORMAZIONE (433): Livieri (Raffaelli); Adjapong, Tavcar, Menna (Piermarini), Cozzoli (Maurizii); Campagna, Bando, Varone; Tirelli (Marsura), Corazza, D’Uffizi.

INDISPONIBILI: Forte, Silipo, Cosimi.
SQUALIFICATI: nessuno. 

LE OPERAZIONI DI MERCATO:
Entrate: Bertini (cen, 2002, Lazio), Campagna (cen, 2002, Ravenna), Tirelli (att, 2002, Ravenna), Marsura (att, 1994, Catania), Alagna (dif, 2002, Lucchese), Silipo (att, 2001, Monterosi), Varone (cen, 1992, Cesena), Caccavo (att, 2004, Torino), Corazza (att, 1991, Cesena), Menna (dif, 1995, Giugliano), Maurizii (dif, 2001, Pro Sesto), Abati (por, 2004, SPAL), Livieri (por, 1997, Pisa), Achik (att, 2000, Bari), Gagliardi (att, 2004, Miami FC).

Uscite: Pedro Mendes (att, 1999, Modena), Fabrizio Caligara (cen, 2000, Sassuolo), Filippo Palazzino (att, 2003, Legnago Salus), Valerio Mantovani (dif, 1996, Bari), Raffaele Celia (dif, 1999, Cesena), Davide Barosi (por, 2000, Giugliano), Luca Bolletta (por, 2004, Gubbio), Alessio Re (att, 2003, Messina).



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