Arrivati all’undicesimo turno di campionato la SPAL è pronta ad affrontare un’altra trasferta insidiosa come quella di Arezzo (sabato ore 17.30) con la consapevolezza di dover necessariamente fare punti. I padroni di casa, al momento quarti nel girone, sono pronti però approfittare della situazione complicata dei biancazzurri per provare a insediarsi stabilmente nei primi posti del girone. Per capire cosa aspettarci dalla squadra toscana abbiamo sentito il collega Andrea Avato di Amaranto Magazine.
L’Arezzo arriva alla partita con la SPAL in un momento positivo in cui ha ottenuto 5 vittorie nelle ultime 7, subendo a malapena 3 gol in questa serie di partite. Che tipo di atteggiamento si aspetta dalla squadra? E crede che alcune scelte possano essere condizionate anche dal fatto che martedì si giocherà il turno infrasettimanale?
“Parto col dire che per filosofia l’Arezzo è una squadra che ha sempre provato a fare la partita e lo farà sicuramente anche sabato. La gara è molto temuta perché la SPAL è la classica formazione che non sta attraversando un buon momento di forma, ma potrebbe avere una botta di orgoglio. Per questo in settimana ci sono state tante raccomandazioni da parte di mister e staff circa il fatto di non sottovalutare l’impegno, a maggior ragione anche perché la squadra deve spezzare il tabù casalingo: qui non si vince da più di un mese”.
“Non credo comunque che Troise possa essere condizionato dalla partita di martedì contro il Carpi, soprattutto perché l’Arezzo arriva all’appuntamento chiudendo la settimana tipo dopo che ha giocato addirittura venerdì con il Sestri Levante. Piuttosto qualche scelta in ottica turnover potrebbe essere fatta proprio con i biancorossi”.
In estate si è deciso di affidare la guida tecnica a Troise. Che tipo di apporto ha portato in termini di principi di gioco alla squadra?
“La società ha deciso di proseguire sulla strada della continuità ingaggiando Troise che è un allenatore che per principi di gioco ha sicuramente parecchie caratteristiche in comune con mister Indiani. In questi ultimi anni a partire dalla serie D fino ad arrivare al campionato della promozione e quello positivo dello scorso anno in C, l’Arezzo ha sempre giocato a calcio mostrando un atteggiamento molto propositivo. Poi è ovvio che qualche volta non sia riuscito a imporre il proprio gioco, vuoi per la giornata storta o semplicemente per la bravura degli avversari, ma Troise è stato bravo a proseguire sulla stessa lunghezza d’onda di Indiani tanto da citare spesso l’ operato dell’ex allenatore attribuendogli grandi meriti”.
L’Arezzo si trova al momento al quarto posto, nella lotta per un piazzamento alto di playoff. Crede che la squadra possa continuare su questa linea?
“Sono passate solo dieci giornate, ma credo che l’Arezzo non voglia nascondersi e quindi che l’obiettivo sia sicuramente arrivare tra le prime cinque. Personalmente vedo Torres, Ternana e soprattutto Pescara avanti a tutte in questo momento, ma se dopo il buon inizio di stagione la squadra trovasse anche qualche gol in più potrà dare fastidio a tutti. Il campionato quest’anno è molto equilibrato, più dell’anno scorso dove ad un certo punto Torres e Cesena hanno preso il largo. Per questo dico che il discorso per cui si può vincere e perdere contro tutti può essere allargato a gran parte delle squadre. Gli uomini di Troise hanno raccolto tanto in questo avvio per una questione di continuità visto che gran parte della rosa dell’anno scorso è stata confermata”.
Oltre a Shaka Mawuli che ha avuto un trascorso nelle file biancazzurre, anche Santoro e Ogunseye sono stati accostati in modo insistente in orbita SPAL nel corso dell’estate. Che tipo di stagione stanno disputando i tre giocatori al di là dei numeri?
“Shaka sta facendo bene, ma non è ancora quel giocatore dominante visto l’anno scorso con mister Indiani. Quest’anno è stato impiegato da play basso nel 433 e da mediano nel 4231 ma non ha avuto grandi picchi di rendimento: credo sia la classica partenza da 6 in pagella. Sabato dovrebbe comunque giocare lui, visto che è nettamente favorito nel ballottaggio con Santoro. Proprio il regista di proprietà del Pisa ha avuto un ambientamento che ha richiesto più tempo del previsto, tanto da giocare per la prima volta da titolare con il Sestri Levante venerdì scorso, disputando una buona gara. Personalmente è un giocatore che mi piace perché è un centrocampista tecnico, che sa giocare in verticale e ha già dimostrato che se serve dare qualche randellata, non tira sicuramente indietro la gamba (ride, ndr). Chi ci ha messo poco ad ambientarsi è invece Ogunseye che ha confermato di essere un attaccante che sa come buttarla dentro. Al di là del fatto che è il miglior marcatore della squadra (4 reti fino a questo momento, ndr), è un giocatore che sa come aiutare i compagni anche nella fase di non possesso”.
Nella gara di andata del precedente campionato c’è stato qualche disguido che ha poi portato a una limitazione della vendita dei biglietti per il match di ritorno nei confronti dei tifosi aretini. Pensa che ci possano essere problemi in questo senso?
“Quello pseudo precedente, più volte smentito da buona parte delle due tifoserie, innescò un meccanismo che non solo bloccò la trasferta di Ferrara per numerosi sostenitori dell’Arezzo (fu concessa la vendita di soli 200 biglietti per il settore ospiti, ndr), ma che bloccò anche la successiva trasferta di Pesaro, prima del ricorso (accolto) da parte della tifoseria amaranto al TAR di Ancona. Al di là di questa piccola parentesi, non credo si possano manifestare problemi di ordine pubblico: è vero che sono attese circa 4.000 persone in vista della partita di sabato ma gli episodi di tensione risalgono addirittura agli anni Ottanta e Novanta”.
Quali sono i giocatori da tenere maggiormente d’occhio considerando lo stato di forma?
“Se devo farti un nome ti dico su tutti Guccione che è un giocatore che ha sempre nel piede la giocata in grado di accendere la lampadina. Ha grande qualità tecnica, anche da calcio da fermo (aspetto su cui la SPAL sta soffrendo parecchio, ndr) e sembra avere del tutto superato il periodo di appannamento dopo la buona prestazione di Sestri. Altro nome è sicuramente quello di Ogunseye di cui abbiamo già parlato”.
PROBABILE FORMAZIONE (433): Trombini; Lazzarini, Chiosa, Gigli, Coccia; Renzi, Mawuli (Santoro), Settembrini; Guccione, Ogunseye, Tavernelli.
INDISPONIBILI: Chierico, Damiani, Masetti.
IN DUBBIO: Montini, Righetti.
SQUALIFICATI: nessuno.