foto Filippo Rubin
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Nonostante il vantaggio iniziale firmato Karlsson, la SPAL incassa altri quattro gol in trasferta, questa volta contro la Ternana. Nella consueta conferenza stampa del post partita l’allenatore dei biancazzurri Andrea Dossena si è detto piuttosto amareggiato e non le ha mandate a dire alla terna arbitrale, rea a suo avviso di avere completamente ribaltato l’inerzia della gara con un errore decisivo.

LA PARTITA – “Nella SPAL questa sera ho visto la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque, anche in situazioni di emergenza-infortuni e vivendo un periodo tutt’altro che semplice. Siamo partiti troppo timorosi probabilmente, però poi abbiamo capito che facendo possesso palla e alzando il baricentro potevamo diventare pericolosi. Non direi che siamo scesi in campo col timore reverenziale, pur consapevoli di essere al cospetto di una squadra quotata; magari nei primi frangenti eravamo un po’ contratti, poi abbiamo iniziato a giocare come sappiamo fare. Infatti alla seconda occasione siamo riusciti a passare in vantaggio. Peccato che dopo arbitro e quarto uomo abbiano rovinato la partita con una decisione assurda: il secondo giallo a Bruscagin è stato un abbaglio clamoroso, perché se il pallone è schizzato via e l’avversario non aveva nessun graffio sul volto vuol dire che il calcio in faccia non c’è stato. Ultimamente non siamo fortunati con le decisioni arbitrali: martedì scorso contro la Pianese non ci sono stati accordati due rigori… avanti così. Nel secondo tempo per forza di cose dovevamo fare tutto un altro tipo di prestazione, pensando a salvare il salvabile vista l’inferiorità numerica. Per un’altra ventina di minuti abbiamo tenuto botta, poi dopo il 2-1 le forze sono venute meno. Sono venuti fuori tutti i nostri difetti nell’azioni che hanno portato la Ternana a segnare il 3-1 e il 4-1 ma non mi sento di puntare il dito contro i ragazzi perché in un periodo molto complicato per noi stavano facendo una signora partita su un campo particolarmente ostico. Torniamo a Ferrara di nuovo con zero punti e di nuovo con quattro gol sul groppone, ma come ho detto nella conferenza stampa prepartita sono convito che la SPAL non meriti questa classifica. Il campo dice altro, lo so, ma io non cambierei niente di quanto il mio staff e io abbiamo fatto fino a ora. Non ci resta che continuare a lavorare come stiamo facendo, i risultati arriveranno”.

INFORTUNI – “Sottini sapevamo che non era al meglio, abbiamo provato lo stesso a farlo giocare, ma nel riscaldamento si è riacutizzato il problema quindi era meglio partire dall’inizio un giocatore integro e non al 50%. Bidaoui ha avuto un crampo, mentre Awua forse si è stirato nella gamba in cui era già stato operato un anno fa, valuteremo l’entità dell’infortunio. Ho il sentore che sia una ricaduta”.

RACCOLTO SCARSO – “Non credo di esagerare quando dico che sono almeno 3-4 partite che al fischio finale rimaniamo con un pugno di mosche in mano pur giocando bene. E oggi a mio avviso è stata la stessa cosa. Al netto della partitaccia con il Campobasso in quelle successive si è visto un atteggiamento diverso da parte della SPAL, frutto anche di alcune modifiche all’assetto tattico. Con il Pescara al Paolo Mazza abbiamo fatto bene e non meritavamo di perdere, idem ad Arezzo dove probabilmente anche il pari ci sarebbe andato stretto e invece abbiamo perso, infine in casa con la Pianese siamo stati beffati sul finale con l’unico tiro in porta dei nostri avversari in 96  minuti. Oggi da Terni mi porto a casa un primo tempo ordinato e una squadra che è rimasta in partita per tre quarti di gara contro una delle formazioni più forti del girone. Dispiace per il passivo pesante, abbiamo mollato dopo il 2-1 ma fino al 60′ c’eravamo“.

ARBITRAGGIO – “Partendo dal presupposto che tutti possono sbagliare, l’importante è che una volta a casa venga fatto un esame di coscienza come lo faremo io e i miei ragazzi. Però ripeto quello detto prima: quello di Bruscagin non era neanche fallo, figuriamoci se meritava il cartellino giallo. Forse doveva ammonirlo in una circostanza precedente. Ma ha sbagliato anche in un’altra occasione quando ha ammonito Cianci per una gomitata a palla lontana, lì sarebbe stato un rosso diretto stando al regolamento. Comunque sono cose che non possiamo controllare, le accettiamo e andiamo avanti”.