foto Roberto Manderioli
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C’è poco da festeggiare dopo il pareggio di Gubbio-SPAL, ma almeno la partita del “Barbetti” ha regalato al giovanissimo Simone Tarolli (2007) la gioia di debuttare fra i professionisti, peraltro disputando circa mezz’ora di gara. Un segnale di fiducia da parte di mister Dossena, che ha detto d’aver apprezzato lo spirito mostrato dal ragazzo.

L’esordio non è arrivato inaspettatamente: già da qualche settimana l’emergenza infortuni in casa SPAL sta permettendo a qualche giovane di vivere quotidianamente la realtà della prima squadra con la relativa opportunità di affacciarsi tra i grandi. Tuttavia Dossena ha sottolineato prima della trasferta in Umbria di voler essere prudente con l’utilizzo di ragazzi totalmente inesperti, ribadendo la necessità di proteggerli da eventuali critiche per errori che necessariamente possono capitare.

La prima fra i professionisti di Tarolli non è andata come previsto in termini di risultato finale, ma la prova del centrocampista è stata giudicata positivamente dalla stampa.

A differenza di Conté, altro esordiente di questa stagione, Tarolli è un elemento piuttosto conosciuto all’interno dell’ambiente SPAL. Oltre a essere arrivato alla sua quinta convocazione fra i grandi, il classe 2007 ha cominciato il proprio percorso nelle giovanili biancazzurre nell’estate del 2021. Prelevato dal Südtirol e inserito nella formazione Under 15, è stato protagonista con i pari età per due stagioni consecutive, mostrando agli addetti ai lavori tutte le sue qualità. Alla terza stagione nel vivaio della SPAL, precisamente nell’annata 2023/2024, il suo ottimo rendimento gli ha permesso di salire di grado e inserirsi in pianta stabile nella formazione Under 17, allenata da mister Massimo Pedriali. Dai primi allenamenti, però, l’ex tecnico della Primavera Vito Grieco rimase molto impressionato dal ragazzo, decidendo dunque di convocarlo per la prima parte di stagione. In questo “tirocinio” da sotto età non ha avuto modo di ritagliarsi uno spazio significativo, per cui il suo percorso si è sviluppato soprattutto col gruppo della U17 con un contributo al raggiungimento dei play-off di categoria, terminati al primo turno in seguito al doppio pareggio sterile contro il Renate. Le sue prestazioni gli sono valse anche la chiamata della rappresentativa Under 17 di Lega Pro guidata da mister Daniele Arrigoni.

All’inizio di questa stagione la formazione Primavera è passata nelle mani di mister Pedriali, che ovviamente è stato lieto di continuare a lavorare sullo sviluppo del giovane centrocampista. Tarolli finora ha raccolto un totale di 10 presenze fra campionato e Coppa Italia, risultando come uno dei giocatori con maggiore minutaggio. Un aspetto da non sottovalutare, poiché il salto di categoria fra Under 17 e Primavera spesso non permette ai ragazzi di sviluppare la giusta condizione fisica. L’infermeria sempre piena ha spinto mister Dossena a convocarlo con i senior, dove ormai continua ad allenarsi da più di un mese.

Tarolli nasce come un centrocampista abbastanza duttile, con la capacità di interpretare più ruoli in quella zona di campo. Mancino, è un giocatore che fa della forza fisica e dell’intensità di gioco i suoi punti di forza, alternandoli a una buona tecnica complessiva nella gestione della palla. Chi lo ha visto da vicino lo descrive idealmente come una mezzala in un centrocampo a tre, ruolo in cui esprime al meglio le sue qualità. Accompagna spesso e con buoni tempi di inserimento l’azione di attacco, risultando anche molto efficace in fase di non possesso per dinamismo e recupero palla.

Forte dell’ottima stagione in Under 17 e il buon rendimento in Primavera, abbiamo interpellato direttamente mister Massimo Pedriali, il quale ha descritto in linea generale il profilo del nuovo debuttante della SPAL.

“La scorsa stagione doveva iniziare con me in Under 17, ma dai primi allenamenti mister Grieco ha deciso di chiamarlo con la Primavera. In sei mesi non è riuscito a giocare molto, per cui nel girone di ritorno è sceso di nuovo in Under 17 con noi, facendo molto bene. È un giocatore dalle grandi qualità tecniche e piuttosto duttile: quest’anno abbiamo anche provato a metterlo come seconda punta, pur ricordando che il ruolo in cui rende meglio è la mezzala offensiva. In questi mesi è riuscito a migliorare molto la sua condizione fisica, nonché la sua intensità in campo. Sono contento che mister Dossena gli abbia dato l’opportunità di esordire fra i grandi, perché a mio avviso se lo merita”.

“Simone è un ragazzo taciturno, ma soprattutto molto umile. Ha bisogno di qualcuno che lo valorizzi, oltre che lo faccia sentire una parte fondamentale della squadra. In Primavera è riuscito a far vedere qualche giocata delle sue, dimostrando quanto ottimo sia il suo bagaglio tecnico. In linea generale facciamo tanto affidamento su di lui e questo sta dando i suoi frutti. Ricordo che a inizio anno il direttore sportivo Alex Casella voleva che qualunque ragazzo venisse promosso in prima squadra sarebbe dovuto risultare pronto. In questi mesi abbiamo lavorato tanto affinché i nostri ragazzi potessero essere a un livello quanto più simile possibile a quello dei senior, quindi il suo esordio fra i grandi, così come quello di Conté, ci ha resi davvero felici”.

“Ho visto la sua mezz’ora contro il Gubbio e posso ritenermi soddisfatto. In un momento così complicato per la SPAL non è facile, specie nel suo ruolo. Una palla persa o un passaggio calibrato male può essere fatale, sia per le sorti della partita sia per l’umore del ragazzo. Simone ha dimostrato grande maturità: ho visto che spesso chiedeva palla ai compagni e si faceva trovare libero. Naturalmente ci sono delle cose da migliorare, come ad esempio l’uso del piede destro o la sua partecipazione attiva in diversi momenti della gara”.

Sebbene nella conferenza pre Gubbio-SPAL abbia confermato il rientro graduale di Awua in vista la trasferta di Ascoli, è probabile che Dossena faccia ancora affidamento su Tarolli. Viste le poche alternative a centrocampo, la possibilità di vedere un suo inserimento a gara in corso non è totalmente da escludere.

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