foto Filippo Rubin
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Sono passati ufficialmente solo 5 giorni dall’aperura della sessione di calciomercato invernale e 27 ne mancano alla sua chiusura. Un tempo più che sufficiente per provare almeno a centrare i due obiettivi essenziali restanti del mercato di riparazione: attaccante esterno e centravanti. La situazione è quella delineata già da tempo: non ci saranno spese pazze e soprattutto ci si muoverà solo per gli elementi dotati delle caratteristiche necessarie per aumentare le opzioni a disposizione di mister Dossena.

Hamza Haoudi (2001) è già arrivato e rappresenta la prima delle tre pedine che il ds Casella ha voluto mettere a disposizione del tecnico. Il debutto nei 25 minuti finali contro il Perugia ha trasmesso sensazioni positive, anche se per stessa ammissione di Dossena ci vorrà un po’ prima di portarlo a un miglior livello di condizione fisica.

Per gli altri due ruoli considerati prioritari (attaccante esterno e centravanti), difficilmente ci saranno sviluppi prima della gara contro la Lucchese, in programma venerdì al “Porta Elisa” Per l’esterno mancino non è un mistero che la SPAL abbia messo gli occhi su Cristian Spini (2001), attualmente in forza al Trapani. Il giocatore gradirebbe il trasferimento, ma nel club siciliano al momento c’è una situazione piuttosto complicata e il tecnico Eziolino Capuano non vedrebbe di buon grado la cessione del giocatore, almeno per il momento. La situazione è in continua evoluzione e col passare dei giorni si capirà meglio se la SPAL avrà qualche possibilità di inserirsi. Nel caso in cui non dovessero esserci le condizioni per arrivare a Spini, si andrà su giocatori di categoria con caratteristiche analoghe.

Il discorso legato al centravanti è leggermente più acerbo. La SPAL è alla ricerca di un profilo con grande struttura fisica, capace di proteggere il pallone e far salire la squadra. Quello che sarebbe dovuto essere il compito di Karlsson, se solo sull’islandese non gravassero pesanti incognite sulla sua condizione fisica derivanti dall’infortunio ricorrente al polpaccio. Al momento sono diversi i giocatori in fase di valutazione in serie C e in particolare un paio sembrano rappresentare obiettivi interessanti. Si tratterebbe di giocatori di categoria che nel girone d’andata hanno giocato, quindi profili potenzialmente pronti subito per poter dare un contributo alla causa spallina. Sullo sfondo rimane il nome di Massimo Zilli (2002) che è sempre un’opzione gradita, sia per la SPAL sia per il giocatore. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il Cosenza e soprattutto mister Massimiliano Alvini che nelle ultime partite ha dato un po’ di minutaggio all’attaccante friulano. Difficilmente quindi Zilli tornerà alla SPAL, e se così non fosse sarebbe ancora troppo presto per parlarne. Le cose potrebbero cambiare nel caso in cui il Cosenza si muovesse per acquisire un attaccante di maggiore esperienza.

Sul fronte uscite, detto di Angeletti e Polito che hanno già salutato il gruppo, la priorità riguarda i destini di Radrezza (1993) e Buchel (1991). Il primo non ha mai trovato il giusto incastro con il sistema di gioco di Dossena e comprensibilmente cercherà di cambiare maglia per tornare ad avere più spazio. Qualche indiscrezione l’ha accostato alla Triestina, ma per ora si tratta solo di ipotesi. Più complessa la situazione dell’austriaco: è difficile pensare che nella sessione di gennaio si possa trovare una soluzione in grado di incontrare il suo gradimento, soprattutto in termini di richieste economiche. È invece ufficiale il nuovo prestito in uscita del portiere Abati (2004), che dopo aver fatto esclusivamente panchina e tribuna ad Ascoli è passato alla Pergolettese (serie C, girone A).

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