foto Filippo Rubin
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Mancano tre giorni alla chiusura della sessione invernale di calciomercato, ma la SPAL sembra voler evitare l’epilogo di agosto e cautelarsi in vista di una parte finale di campionato che si annuncia estremamente complicata. Nella giornata di giovedì 30 gennaio il ds Alex Casella ha definito gli arrivi di Fabrizio Paghera (1991) dal Brescia e dell’accoppiata Juan Ignacio Molina (attaccante, 1997) – Christian Nina (centrocampista, 2001) dalla Vis Pesaro. Nel primo caso il contratto è già stato firmato e il giocatore stesso ha salutato i suoi ormai ex tifosi con un accorato post su Instagram. Non dovrebbero comunque esserci grossi dubbi nemmeno sugli altri due innesti, che arriverebbero entrambi in prestito.

Paghera è un centrocampista centrale di grande sostanza e dinamismo, che fa dell’aggressività nel recupero del pallone uno dei suoi tratti più apprezzati. Verosimilmente toccherà a lui dare un po’ più di intensità a un centrocampo che anche a Carpi è sembrato continuamente sopraffatto dagli avversari. Rispetto ad Awua può garantire anche un po’ più di precisione in fase di impostazione e qualche inserimento sulla trequarti avversaria.

Molina è il prototipo dell’attaccante di sacrificio: fisico ben strutturato (è alto 189 cm) e grande generosità al servizio dei compagni, seppure pecchi un tantino sul fronte realizzativo. In questa stagione è stato prevalentemente un’alternativa nella formazione biancorossa (21 presenze, 7 da titolare) e i suoi unici due gol stagionali sono arrivati contro la Lucchese con un calcio di rigore e un tocco a porta vuota. Non più tardi del 23 gennaio la Vis Pesaro aveva annunciato il rinnovo del suo contratto fino al 2027 sottolineandone appunto la sua forte propensione al lavoro di squadra. Nell’impossibilità di contendere Ongaro (1998) al Trapani, la SPAL è andata su un profilo alternativo che avrà il compito di far rifiatare Antenucci e dare un’opzione in più a Dossena nello sviluppo del gioco. Soprattutto perché Karlsson, per stessa ammissione dell’allenatore, è molto indietro nel suo processo di recupero dall’infortunio ricorrente al polpaccio.

Nina arriva invece per completare un centrocampo che potrebbe vedere la partenza di Radrezza (1993) entro la scadenza di lunedì 3 febbraio. Cresciuto calcisticamente nel Monopoli, il giocatore è sempre stato ai margini nel corso di questo campionato (2 presenze, 1 da titolare), mentre in quello precedente era stato schierato con discreta regolarità (20 presenze, 15 da titolare), soprattutto agli ordini di mister Banchieri. Viene considerato un calciatore polivalente, che può operare sia come mezzala decentrata sulla destra, sia come mediano con compiti di impostazione.

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