Nel giro di meno di 48 ore la SPAL chiude presumibilmente il proprio mercato con l’arrivo di due giocatori che hanno trovato fin qui poco spazio alla Vis Pesaro, la squadra rivelazione del girone B. Si tratta dell’attaccante argentino Juan Ignacio Molina (1997) e del centrocampista Christian Nina (2001) che arrivano a Ferrara con la formula del prestito. Su Molina però la SPAL potrà esercitare un diritto di riscatto al termine della stagione.
Juan Ignacio Molina nasce il 26 aprile 1997 muovendo i primi passi della propria carriera giovanile all’interno del settore giovanile del quotato Rosario Central, salvo poi trasferirsi alla giovane età di quattordici anni a Buenos Aires nel Chacarita Juniors (all’epoca in Seconda Divisione) con cui raggiunge la prima squadra. Successivamente passa al Club Atletico Union de Santa Fe (massimo campionato argentino) prima di iniziare la sua prima avventura europea nel 2019 con la maglia del Atletico Bembibre (quinta serie spagnola). Nell’estate del 2021 approda all’ASD Ilvamaddalena (Eccellenza), conquistando al termine della stagione la promozione in serie D, successo che replica l’anno seguente con il Mori Santo Stefano. Con il club trentino inizia anche la stagione 2023/2024, mettendo a referto 8 reti e 1 assist in 18 presenze, per un totale di 32 gol segnati in un anno e mezzo dal suo arrivo.
Numeri importanti che gli valgono la chiamata dalla categoria superiore, più precisamente dalla Vis Pesaro nel mercato di riparazione dello scorso inverno. Con il club marchigiano, Molina ricopre principalmente il ruolo di alternativa alle due punte titolari Karlsson (in estate poi passato proprio alla SPAL) e Nicastro, collezionando comunque nel giro di un anno solare 38 presenze, 2 gol (entrambi messi a segno nel corso di questa stagione) e un assist. L’argentino è il profilo dell’attaccante strutturato (alto 189 cm) in grado di far salire la squadra grazie alle sue sponde e alla sua forza fisica messa a disposizione dei compagni. In questa stagione ha disputato 21 presenze di cui 7 da titolare mettendo a referto una doppietta contro la Lucchese. Non più tardi del 23 gennaio la Vis Pesaro aveva annunciato il rinnovo del suo contratto fino al 2027 sottolineandone la sua grande abnegazione nonostante l’apporto realizzativo minimo. Nell’impossibilità di arrivare a Zilli (2002) o di contendere Ongaro (1998) al Trapani, la SPAL ha virato su un profilo alternativo che avrà il compito di far rifiatare Antenucci e dare un’opzione in più a Dossena nello sviluppo del suo 433. Soprattutto perché Karlsson è ancora lontano dalla condizione ideale.
Venendo a Nina, il calciatore nasce a Pompei il 24 ottobre del 2001 (in provincia di Napoli) muovendo i primi passi a livello professionistico nel Monopoli, con cui esordisce anche in prima squadra all’età di diciotto anni nella sconfitta del novembre del 2019 con il Catanzaro in coppa Italia di serie C. Dopo aver collezionato qualche presenza sporadica nelle due stagioni successive (dieci gettoni), il giocatore passa alla Vis Pesaro nell’estate del 2022. Nel primo anno raccoglie un minutaggio ridotto, salvo poi riuscire a ritagliarsi un po’ di spazio nella stagione successiva, soprattutto agli ordini di mister Banchieri, mettendo a referto 20 presenze (di cui 15 da titolare) e 2 gol contro Torres e Rimini. Impiegato principalmente da centrale di centrocampo, nella stagione corrente il giocatore finisce ai margini (2 presenze, 1 da titolare) della rosa di mister Stellone. Viene considerato un calciatore polivalente, che può operare sia come mezzala decentrata sulla destra, sia come mediano con compiti di impostazione. Arriva per completare un centrocampo che potrebbe vedere la partenza di Radrezza (1993) entro la scadenza di lunedì 3 febbraio.
Per un quadro più completo sui due profili ci siamo fatti dare una mano da chi ha visto i due giocatori in azione nel corso di questi anni ovvero Emanuele Lucarini, penna del Corriere Adriatico:
“Molina è un ragazzo con una storia molto particolare, visto che è arrivato in Italia con una serie di peripezie legate ai visti. Il ragazzo è esploso in Trentino all’ASD Mori Santo Stefano e la Vis l’ha acquistato lo scorso inverno. Sotto porta non è un giocatore fenomenale, ma è il classico giocatore di cui gli allenatori si innamorano e a cui il tifoso non dirà mai nulla. Ѐ uno che fa a sportellate, fa salire la squadra nonostante veda poco la porta. Non è il classico killer d’area di rigore, ma è colui che ingaggia duelli, si mette a disposizione dei compagni e proprio per questo a Stellone piaceva molto. Chiaramente a Pesaro giocava poco e per questo è stato mandato a giocare”.
“Per quanto riguarda Nina è un giocatore di interdizione che l’anno scorso è riuscito anche a segnare due gol. Ѐ un centrocampista grintoso, con buone doti di corsa ma non è certo uno a cui puoi chiedere di impostare. Credo sia un’operazione più di contorno nonostante Nina sia un giocatore che fa gruppo e che buttato dentro nel finale può essere comunque una soluzione per congelare il risultato”.
ha collaborato Pasquale Matarazzo