foto Filippo Rubin
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La SPAL crolla in casa contro il Milan Futuro mettendo a serio rischio il risultato sportivo di una stagione nella quale fino a oggi niente è sembrato funzionare. A fare il punto in sala stampa è passato il ds Alex Casella, a testimoniare quanto la panchina di Andrea Dossena sia a forte rischio.

SITUAZIONE – “Sicuramente porto a nome della società la volontà di prendersi 24 ore per fare la scelta migliore. Tutto quello che viene fatto è sempre per il bene della SPAL, anche se i risultati sembrano dire il contrario. L’arrabbiatura sono il primo a comprenderla e io ci ho sempre messo la faccia. Non mi sono mai nascosto. Si sta cercando di rimediare a una classifica negativa: capisco tutta la rabbia, la frustrazione e la delusione dei tifosi. Sono gli stessi sentimenti che proviamo noi, che prova il mister, che provano la società e i ragazzi. A differenza di Carpi oggi chi è entrato ha messo tutto. Abbiamo avuto la partita in controllo per molto tempo, soprattutto nel primo tempo. Il calcio è fatto di episodi, oggi sono stati negativi. Abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio sia sullo 0-0 sia sull’1-1 e in realtà abbiamo preso gol. Oggi a questi ragazzi non si può andare contro. L’unico appello che mi sento di fare ai nostri tifosi è di starci vicini, altrimenti rischiamo di crearci ulteriori problemi da soli. La società in settimana ha fatto uno sforzo per prendere altri giocatori, per provare ad aiutarci ad uscire da questa situazione negativa. Dobbiamo stare tutti uniti.”

LATI POSITIVI – “Ho visto un approccio positivo dei nuovi arrivi. Paghera ha guidato bene il reparto, siamo stati più alti e più corti, cosa che ultimamente ci capitava meno. Molina ha funzionato bene in combinazione con Antenucci. Spini ha fatto una buona partita, al pari di Ntenda che è partito titolare per la prima volta. Questo è l’elemento positivo dal quale si può ripartire”.

CONTESTAZIONE – “Sulla contestazione accetto l’esternazione di un pensiero. Rispetto tantissimo i tifosi della SPAL, ho sempre messo la faccia perché i giocatori li ho presi io. Se oggi non funziona qualcosa è giusto che se la prendano con me. Non voglio far finta di nulla o trovare giustificazioni che oggi non sarebbe il caso di trovare. La parte principale che mi compete è quella relativa al mercato e la società non è stata ferma: ha lavorato sulla base delle possibilità. Vedremo se da qui alla chiusura del mercato si riuscirà ancora a fare qualcos’altro”.

MERCATO – “In 24 o 48 ore non si può cambiare tutto. Nel mercato, sulla base del sistema di gioco, si cerca di prendere giocatori funzionali. Gli obiettivi di mercato rimangono a prescindere. Cercheremo di mantenere la rotta tracciata, poi se nelle ultime sei ore succede qualcosa non preventivato valuteremo di conseguenza. Uscite? Valutiamo, qualche giocatore ha qualche richiesta. Radrezza oggi non era convocato, capiremo nelle prossime ore se riusciremo a trovare una sistemazione. In ogni caso la lista sarà di 23 giocatori, se non troveremo soluzioni qualcuno rimarrà per forza fuori da questa lista”.

“Ci servono giocatori pronti a dar tutto per la squadra. Se dovesse esserci l’occasione giusta la SPAL uno sforzo lo farà. C’è un budget da rispettare, lavoriamo con un occhio al campo e un altro all’azienda. Sono convinto che la squadra abbia la possibilità di uscire da questa situazione. Da sola però non ce la potrà fare, se dovesse giocare contro una piazza che sposta può andare in grande difficoltà. L’obiettivo è comune, il mezzo per arrivarci è la squadra: chiedo ancora che ci venga data una mano, soprattutto ai ragazzi, perché loro sono gli artefici del destino della SPAL”.

CAMBIO IN PANCHINA – “In questa situazione non è detto che cambiare porti i benefici che uno spera. Siamo tutti affranti dal risultato, ma se avessimo fatto tutte le partite con lo stesso spirito di oggi forse avremmo raccolto qualcosa in più. Non c’è la garanzia che faremo tutte le restanti partite così, c’è solo la garanzia che giocando così potremmo ottenere qualcosa di diverso. Se dovessimo decidere di cambiare, chi arriverà dovrà ad adeguarsi a quello che abbiamo. Se dovesse arrivare qualcuno con l’idea di giocare 352  ad esempio ci potrebbero essere problemi. La rosa non si può cambiare, al massimo verranno fatti un paio d’interventi sulla base di operazioni già avviate. Dossena aveva preparato bene la settimana, poi il risultato non è arrivato”.

LA FIDUCIA – “Nel primo tempo ho visto una squadra che lotta, che riparte per andare a far male. Poi al primo episodio vai sotto e lì un po’ lo paghi. Siamo riusciti a recuperare, abbiamo cambiato modulo per poi subire di nuovo. La SPAL ha provato a reagire, non è una squadra molle alla quale tremano le gambe. Dobbiamo ripartite da questo elemento positivo, se non ci fosse stata una reazione la situazione sarebbe stata molto preoccupante”.

DOSSENA E SCELTE – “Parlando di singole scelte: Awua è un giocatore che aveva dimostrato affidabilità, gli era stato chiesto di fare più interdizione, penso sia stata una scelta lucida. Karlsson sta salendo di condizione, nel primo tempo la scelta di schierarlo titolare è andata a mio avviso molto bene per il piano-partita che aveva il mister. Su queste scelte credo che Dossena abbia agito con lucidità. Le dichiarazioni del mister nel prepartita credo siano state umanamente comprensibili, non l’ho vista come volontà di mettere le mani avanti. Negli ultimi mesi posso garantire che il mister ha messo tutto sé stesso, se avessimo avuto l’impressione diversa avremmo cambiato prima, soprattutto in corrispondenza delle sconfitte più pesanti“.

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