Andrea Dossena è stato ufficialmente sollevato dall’incarico di allenatore della SPAL. Come annunciato sabato dal ds Casella, la dirigenza si è presa una giornata di riflessione dopo la partita persa 1-2 contro il Milan Futuro prima di decidere le sorti dell’allenatore. I tempi si sono notevolmente allungati a causa della necessità di consultare il presidente Joe Tacopina che al momento è a Los Angeles (-9 ore di fuso orario rispetto a Roma), ma anche di districare la matassa relativa al sostituto in panchina, ossia Francesco Baldini, reduce dalla non felice esperienza al Lecco. A complicare la situazione c’era infatti un contratto fino a giugno 2026 che il tecnico ha dovuto risolvere prima di poter accettare la proposta giunta da Ferrara.
Andrea Dossena lascia con 27 punti raccolti in 25 partite (ufficialmente 24 per via dei 3 punti di penalizzazione) e una media di 1,08 punti a gara, frutto di 7 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte. Un’ulteriore sconfitta era arrivata ad agosto in Coppa Italia di serie C contro l’Atalanta U23.
La scelta di sollevare il tecnico di Lodi, alla luce dei risultati e soprattutto dalla qualità della prestazioni, è apparsa inevitabile e pure tardiva, considerando la possibilità di concordare con un nuovo tecnico le ultimissime mosse di un mercato ormai in chiusura. Già con Sestri Levante e Carpi si erano visti notevoli passi indietro rispetto alle attese, a maggior ragione dopo l’importante vittoria colta a Lucca che aveva rilanciato la SPAL in zona salvezza. La sconfitta, seppure immeritata, col Milan Futuro ha messo la pietra tombale su una crisi apparentemente irreversibile, almeno con Dossena in panchina.
Francesco Baldini dovrà essere in grado di incidere a livello mentale su un gruppo che sembra più che disorientato, ma soprattutto su un approccio difensivo che ha fatto incassare alla SPAL la bellezza di 42 (!) reti. Peggio di così è riuscito a fare solo il Legnago, solitario in ultima posizione, con 47 reti subite.
Dossena paga a carissimo prezzo per tutti, per i risultati mai arrivati e per un gioco che non ha mai portato i frutti previsti. Difficile ritenere l’ex tecnico spallino esente da colpe sotto questo punto di vista, ma le responsabilità andrebbero condivise con una società che non è stata in grado di mettergli a disposizione un parco giocatori adeguato, per di più decimato da infortuni per larga parte del girone d’andata. Il contratto di Dossena (con relativo staff tecnico) scadrà a giugno 2026: fino a che l’allenatore non troverà un’altra sistemazione rappresenterà un altro costo extra dentro a un bilancio già di suo problematico.