In casa SPAL è un periodo di grandi cambiamenti, soprattutto a causa dell’esonero di Dossena, sostituito da mister Francesco Baldini. Intanto al centro sportivo G.B. Fabbri sono stati presentati alla stampa i due nuovi acquisti presi dalla Vis Pesaro: Juan Ignacio Molina (1997) e Christian Nina (2001). A introdurre i due giocatori ci ha pensato il direttore dell’area tecnica Alex Casella: “Sono due acquisti che già erano presenti nell’ultima partita contro il Milan Under 23. Molina è già entrato, dando prova di quelle che sono le sue caratteristiche. Entrambi li conosciamo bene perché anche l’anno scorso erano nello stesso girone della SPAL. Sono giocatori che vanno a completare il nostro organico, visto che ci daranno delle alternative nel reparto offensivo e in mezzo al campo, dove nella prima parte di stagione abbiamo avuto qualche problema a livello numerico. Da qui alla fine mancano tredici partite che saranno tutte determinanti. Sia Molina che Nina ci daranno una grossa mano e si sono già entrati benissimo all’interno del gruppo”.
GLI OBIETTIVI – Nina: “Per me è un onore giocare in questa gloriosa città e per questa squadra che ha grandissimi tifosi. Darò sempre il massimo per questa maglia in ogni partita e in tutti gli allenamenti. Questa società non merita di stare in serie C. Per me è un sogno che è diventato realtà. Ogni giorno dovrò sudare per questa maglia”.
Molina: “Innanzitutto voglio ringraziare il direttore Casella per avermi dato l’opportunità di giocare per la SPAL. Quando mi è arrivata la proposta non ho avuto alcun dubbio. Sono una persona molto ambiziosa. Conoscevo già la società e tutta la storia di questa grande squadra. Non vedo l’ora di scendere in campo di nuovo per dar tutto e di crescere insieme. Quando sono arrivato qua ho trovato un centro sportivo, un club e un ambiente da serie A. Mi piacciono le sfide e mi piace il calore dei tifosi che mi fanno sentire a casa”.
IL GRUPPO – Nina: “Nel gruppo sono tutti ragazzi per bene e lavorano tutti ogni giorno per portare la SPAL in alto in classifica. Dopo l’esperienza dell’anno scorso a Pesaro siamo abituati a queste partite e questo tipo di sofferenza”.
Molina – “Il capitano Antenucci mi ha accolto in una modo grandioso così come tutti gli altri compagni. Karlsson lo conosco già, visto che anche l’anno scorso ci siamo trovati in una situazione simile con la Vis Pesaro, in cui ci siamo salvati all’ultimo minuto. Quest’anno vogliamo fare diversamente e portare la SPAL al livello più alto possibile, perché è questo quello che si merita e tutti insieme lotteremo fino alla fine”.
BALDINI E IL RUOLO – Nina: “Con mister Baldini mi trovo bene anche se è qui da pochi giorni. Mi adatterò a qualsiasi cosa mi dovesse chiedere l’allenatore. Io sono un giocatore di rottura e non mi importa molto la posizione in campo: sono a completa disposizione”.
Molina: “In primis voglio ringraziare mister Dossena per aver contribuito a portarci qui, anche se con lui abbiamo fatto solo un allenamento e una partita. Giocare con due o tre attaccanti non mi cambia molto, mi devo adattare a come gioca la squadra e a come mi chiede di essere in campo il mister”.
PREGI E DIFETTI- Nina: “I miei pregi sono la grinta e la cazzimma, mentre per quanto riguarda un difetto, non sono un giocatore con tanta tecnica, perché mi considero più di rottura”.
Molina: Sono un giocatore molto aggressivo e che lotta tantissimo, però spreco tantissime energie in questo. In Argentina sin da bambini si è abituati a lottare in campo. Sono un attaccante che lavora tantissimo per la squadra e sicuramente devo migliorare nel fare gol”.
MASSEI E L’ARGENTINA – Molina: “Sinceramente non conosco la storia di Oscar, però so che in tantissime squadre italiane c’è sempre un argentino che ha scritto la storia di quel club. Per me è un onore che un mio connazionale abbia lasciato un grande segno a Ferrara. Poco tempo fa giocava qui anche Nahuel Valentini e ora che ci sono pure io, spero di fare la mia parte. Nel mio ruolo ho sempre guardato a Batistuta, che era un giocatore molto determinante e che spaccava la porta appena ne aveva la possibilità”.