foto Filippo Rubin
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A testimonianza di quanto la sfida casalinga col Legnago venga considerata una partita fondamentale per la sopravvivenza della SPAL, la dirigenza ha deciso di spedire squadra e staff in ritiro a 115km da Ferrara, per la precisione a Villafranca di Verona, fino a sabato 29 marzo.

Lo ha fatto sapere la società stessa con un comunicato stampa diffuso martedì 25 marzo: “SPAL comunica che, a partire da mercoledì e fino a sabato 29 marzo, la squadra sarà in ritiro presso il Calcio Hotel Antares a Villafranca di Verona e si allenerà nei campi messi a disposizione dalla struttura. La decisione è stata presa da mister Baldini in pieno accordo con la dirigenza e la proprietà biancazzurra, per favorire una preparazione ottimale in vista dell’importante sfida che vedrà la squadra affrontare il Legnago Salus domenica 30 marzo allo stadio Paolo Mazza. La squadra continuerà a seguire il programma di allenamenti stabilito dallo staff tecnico, con l’obiettivo di arrivare alla partita contro il Legnago Salus, nelle migliori condizioni fisiche e mentali“.

Il comunicato include anche una dichiarazione del direttore sportivo Alex Casella: “Abbiamo deciso di intraprendere questo ritiro con l’intento di preparare al meglio la partita contro il Legnago e concentrarci al massimo su questo delicato ed importante finale di stagione. Il momento che stiamo attraversando richiede unità e impegno da parte di tutti: per superare le difficoltà che stiamo attraversando dobbiamo rafforzare il nostro spirito di squadra e alzare l’attenzione in una fase della stagione in cui non possiamo più permetterci di regalare nulla all’avversario. Ogni membro del team e del club è consapevole dell’importanza di questo momento e siamo certi che, uniti, potremo affrontare la partita di domenica con la giusta determinazione e carica agonistica”.

Quella della SPAL sembra un po’ una mossa della disperazione per tentare di vincere l’ultimo scontro diretto stagionale a disposizione. Cadere in casa per la sesta volta consecutiva non solo rappresenterebbe un record negativo, ma ingigantirebbe a dismisura il rischio di retrocessione in serie D senza nemmeno l’ultima possibilità derivante dai playout.

Già a ottobre 2024, quando sulla panchina c’era ancora Andrea Dossena, la SPAL tentò la vita del ritiro dopo le quattro sberle prese a Campobasso, ma il soggiorno in una struttura in provincia di Rovigo durò meno di due giorni. La scelta di una località a oltre un’ora di viaggio da Ferrara sembra suggerire la volontà di isolare totalmente la squadra ed evitare quindi di esporre giocatori e tecnici a eventuali episodi come quelli avvenuti di recente, come il raid degli ultras in via Copparo prima di SPAL-Rimini o lo scambio tutt’altro che amichevole di vedute che ha coinvolto un paio di giocatori prima della trasferta di Pescara.

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