foto Filippo Rubin
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Nonostante l’istanza di fallimento presentata dai giocatori e dallo staff pochi giorni prima della gara con la Vis Pesaro, la Lucchese riesce a tornare alla vittoria battendo i marchigiani per 1-0 al “Porta Elisa”. La squadra di mister Stellone conferma di non essere in un buon momento: nelle ultime dieci gare è arrivato un solo successo (2-0 contro la Pianese il 23 marzo) e il rallentamento del girone di ritorno è costato finora due posizioni di classifica (dal 4° al 6° posto). La prestazione esibita in Toscana è stata piuttosto inconsistente e ora nelle ultime due partite la Vis dovrà fare molta attenzione a non farsi scavalcare da Pineto (-1) e Pianese (-3) che seguono a ruota se vuole mantenere una posizione di vantaggio nella griglia-playoff.

LA FORMAZIONE
A Lucca Roberto Stellone schiera una 3-5-2, che vede Vukovic tra i pali, la catena difensiva composta da Coppola, Tonucci e Neri; la linea di centrocampo formata da Zoia e Cannavò sugli esterni, con Schiavon (all’esordio tra i professionisti), Pucciarelli e Paganini a completare la mediana. L’attacco costituito da capitan Di Paola e Nicastro.

LA PRESTAZIONE
La Vis Pesaro parte forte cercando di azzannare subito la partita. I primi dieci minuti del match regalano due occasioni da gol per la squadra biancorossa. Prima Cannavò con una conclusione da fuori area cerca di sorprendere Melgrati, che però è attento e alza in angolo. Successivamente dal corner Paganini riesce a prendere il tempo alla difesa della Lucchese e il colpo di testa termina di poco largo. La squadra di casa però non si scioglie e inizia ad aumentare i ritmi di gioco, riuscendo ad avanzare e a prendere campo. Al 33′ Selvini con un tiro insidioso da buona pozione all’interno dell’area mette paura a Vukovic che osserva terminare la sfera sul fondo, complice una deviazione della difesa pesarese. Un primo tempo tutto sommato equilibrato termina senza gol. La seconda frazione vede prevalere fin da subito la Lucchese, rientrata dagli spogliatoi con un altro piglio. Al 50′ Antoni trova con un cross tagliato l’inserimento in area di Ballarini, che in tuffo non riesce a dare la giusta direzione al suo colpo di testa, che va di poco fuori bersaglio. Due minuti più tardi però, la formazione rossonera trova meritatamente il vantaggio. A sbloccare il match è la prodezza balistica di Selvini, il quale sfrutta bene la ripartenza e dal limite dell’area riesce a trovare l’incrocio dei pali con una conclusione a giro. Non può nulla Vukovic che vede la palla terminare alle sue spalle. Una Vis Pesaro spenta si fa vedere dalle parti di Melgrati solamente con una conclusione innocua di Cannavò al 57′, che non impensierisce il portiere italo-brasiliano. La Lucchese tiene alta l’intensità e al 65′ Selvini si divora il gol del raddoppio. Vukovic sbaglia il rinvio e la sfera termina tra i piedi di Ballarini che riparte trovandosi in una situazione di due contro uno con la difesa della Vis Pesaro. Scarico per Selvini che a tu per tu con il portiere croato spara alto, sciupando l’occasione di allungare a due le lunghezze di vantaggio. Al 77′ capita un’altra opportunità sui piedi di Selvini. L’attaccante classe 2004 riesce a riconquistare palla a centrocampo e si invola in contropiede finendo in superiorità numerica. Forse troppo egoista, l’attaccante della Lucchese conclude alto, con Badje libero sul secondo palo. La formazione rossonera amministra l’ultimo quarto di partita, senza soffrire le iniziative della squadra di mister Stellone, che per la quinta volta consecutiva non riesce a trovare la vittoria in un match lontano dallo stadio “Tonino Benelli”.

LA CHIAVE TATTICA
La prestazione messa in campo dalla formazione allenata da Roberto Stellone è stata decisamente insufficiente, soprattutto per una partita che in caso di vittoria poteva mettere un tassello importante nella lotta al quarto posto. La pressione sulla prima fase d’impostazione della Lucchese è stata abbastanza passiva, con i due centravanti che non sono riusciti ad arginare adeguatamente la manovra degli avversari. La linea difensiva è sembrata non essere in giornata, dato che praticamente a ogni discesa della Lucchese è andata in difficoltà. Tanti sono stati gli errori tecnici che in più di un’occasione hanno innescato contropiede insidiosi alla squadra avversaria, a testimonianza del fatto che la difesa non era ben posizionata. Anche la manovra offensiva è stata povera d’idee. Nonostante capitan Di Paola e Nicastro abbiano provato a caricarsi la squadra sulle spalle, i biancorossi non sono riusciti a mettere in seria difficoltà la retroguardia della Lucchese. La manovra si è sviluppata perlopiù sulle fasce trovando specialmente in Cannavò un’arma pericolosa. Nonostante la squadra sia sembrata essere in una giornata particolarmente negativa, si è cercato di non buttare mai via la palla, tentando il fraseggio palla a terra, per provare a scardinare la difesa toscana. Da sottolineare c’è anche che nelle ultime dieci partite la Vis è riuscita a mantenere inviolata la porta solamente in tre occasioni, sintomo di una difesa che nell’arco del match può concedere occasioni. La SPAL dovrà essere abile a sfruttare queste disattenzioni per riuscire a colpire una squadra che cercherà di ritrovare la vittoria davanti al proprio pubblico in occasione dell’ultima stagionale al “Benelli”.

OCCHIO ALL’AVVERSARIO
Quello della Vis Pesaro è un gruppo abbastanza giovane, l’età della media è di quasi 25 anni. La combinazione tra giocatori emergenti ed esperti ha portato la squadra marchigiana a ritrovarsi nelle prime posizioni della classifica. Il portiere croato Vukovic, molto agile tra i pali, invece non sembra essere pienamente a suo agio con la palla tra i piedi. Neri, Coppola e Tonucci si completano molto bene. Se per i primi due sono le stagioni iniziali nel il calcio “dei grandi”, e a volte si concedono qualche distrazione di troppo, la presenza del veterano della categoria Tonucci garantisce una buona dose di esperienza a una linea difensiva ancora un po’ acerba. Zoia e Cannavò sono due esterni dotati di un’ottima gamba. Cannavò in particolar modo possiede anche un ottimo tiro, il quale gli ha fruttato quattro gol stagionali. Schiavon, al suo esordio tra i professionisti ha dimostrato grande personalità, prendendosi anche qualche rischio di troppo. Paganini e Pucciarelli sono calciatori di categoria superiore e dotati di una qualità al di sopra della media. Il fantasista ex Chievo ed Empoli è di sicuro il giocatore migliore a disposizione di mister Stellone, che con un guizzo personale è in grado di creare scompiglio tra le difese avversarie. Il capitano Di Paola a quota 5 gol stagionali, Nicastro a quota sei e Okoro a quattro, che rientrerà dalla squalifica per la sfida con la SPAL, sono i principali finalizzatori della squadra e le armi più pericolose dei biancorossi. Orellana e Peixoto sono giocatori altrettanto pericolosi che anche se partono dalla panchina, a gara in corso possono risultare decisivi.

L’ANDAMENTO RECENTE
(1V, 2P, 2S)

L’andamento recente non pienamente positivo non cancella il buonissimo campionato della Vis Pesaro, che a due giornate dal termine della stagione si ritrova in un’ottima zona di classifica. Di certo l’obiettivo stagionale era raggiungere la salvezza in maniera più tranquilla rispetto a quanto capitato lo scorso anno, ed essere tra le prime della classe certifica l’ottimo lavoro da mister Stellone e da tutti i componenti della rosa.

Pescara-VIS PESARO 2-2 (Peixoto, Pucciarelli)
VIS PESARO-Pianese 2-0 (Di Paola, Orellana)
Ascoli-VIS PESARO 0-0
VIS PESARO-Rimini 1-2 (Di Paola)
Lucchese-VIS PESARO 1-0

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