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Siamo giunti a un punto cruciale e fondamentale della stagione dei biancazzurri: giovedì sera, sul parquet di Agrigento, si giocherà una sfida che vale il primo posto e probabilmente una buona fetta della stagione. Reduce dalla sofferta vittoria contro la Torrevento BNB, la Mobyt presumibilmente andrà ad Agrigento con il roster al completo (anche lo sfortunato Flamini dovrebbe essere a disposizione di coach Furlani), cosa che non succede da ben due mesi. Dall’altra parte si troverà una squadra, la Moncada, molto riposata. La squadra di Ciani ha infatti giocato l’ultima partita una settimana fa, oltretutto vincendo facile, di 61 punti, contro la cenerentola Liomatic Group Bari. Andiamo ad analizzare i punti salienti della gara.

UN GIRONE FA

MOBYT FERRARA – MONCADA AGRIGENTO  73-51
parziali: 19-13; 19-13; 13-10; 22-15

MOBYT FERRARA: Spizzichini 1, Ferri 7, Casadei 21, Jennings 4, Mays 12, Bottioni, Infanti, Benfatto 19, Andreaus 5, Pipitone. All.: Adriano Furlani.
MONCADA AGRIGENTO: Vaughn, Anello, Mian 13, Di Viccaro 5, Portannese 2, Chiarastella 7, De Laurentiis 4, Giovanatto 3, Mocavero 10, Piazza 7. All.: Franco Ciani.

La gara dell’andata è stata, come si può notare dal punteggio, dominata dalla Mobyt Ferrara, che è riuscita a non far entrare in partita gli avversari (sopratutto Piazza, regista e perno della squadra, marcato splendidamente dalla coppia Ferri-Spizzichini). Solo in alcune sporadiche occasioni, tutte di breve durata, i i ragazzi di coach Furlani sono stati un po’ in balia della iniziative di Agrigento e soprattutto da Mian (migliore in campo nelle fila siciliane), ma hanno saputo ricomporsi e difendere come da tradizione ferrarese. Guardando le cifre personali dei giocatori, saltano subito all’occhio i zero punti di Kwame Vaughn (ora 3° marcatore assoluto della Adecco Silver).  In quella domenica l’americano non è riuscito a segnare nemmeno un canestro né dal campo, né dal tiro libero, subendo anche due stoppate dalla difesa biancazzurra. Momento nostalgico: questa è stata, in pratica, l’ultima partita del campionato in cui il pubblico ferrarese ha potuto ammirare appieno l’enorme talento di Daniele Casadei prima dell’infortunio, autore di 21 punti con 6/9 dalla lunghissima distanza.

I LEADERS (medie a partita)

Punti
FERRARA: Mays 16,8
AGRIGENTO: Vaughn 20,9

Rimbalzi
FERRARA: Jennings 7,3
AGRIGENTO: Mocavero 6,4

Assist
FERRARA: Mays 2,8
AGRIGENTO: Piazza 4,9

Palle Recuperate
FERRARA: Mays 1,3
AGRIGENTO: Piazza 3,1

Come diciamo sempre, le cifre non sono tutto nel giudicare la prestazione sul campo di un giocatore, ma sono un indicatore fondamentale per capire alcune questioni del gioco di un’atleta. Da quelle sopracitate, si evince che Vaughn non è più il giocatore visto all’andata, anzi, è migliorato in una maniera impressionante in attacco: 20,9 punti di media non è di certo robetta (42,7 % da tre punti per citare altri numeri). Piazza è tornato ad essere il giocatore che conosciam: assist-man incredibile e difensore alquanto velenoso. A questo va aggiunto che la squadra sta esprimendo un ottimo sistema e una fluidità di gioco elevatissima.

I DUELLI CHIAVE

Benfatto vs Mocavero: Duello tra giganti e, sopratutto, tra due grandi giocatori di mestiere sotto le plance. Un duello che affonda le sue radici alle basi del basket, tra due enciclopedie del gioco spalle a canestro, con anni e anni alle spalle in categoria, conoscitori di tantissimi stratagemmi difensivi per mettere in difficoltà il proprio diretto avversario. Benfatto, reduce da un primo quarto stellare contro la Torrevento è poi calato, molto probabilmente per stanchezza, durante la partita. Mocavero arriva da due buone prestazioni contro le due compagini baresi, ma concede qualcosa sull’età a Benfa. Il fattore gioventù e freschezza è quello su cui il biancazzurro dovrà puntare (con l’aiuto del suo giovanissimo sostituto Pipitone) per interpretare al meglio la gara.

Spizzichini vs Vaughn: Ancora una volta, sarà Spizzichini ad essere al centro dell’attenzione. Anche giovedì infatti dovrà cercare di limitare il più possibile l’americano Vaughn, top scorer di franchigia. Prospetto NBA per l’estate scorsa, quando ha partecipato ai camp pre-draft della lega americana in cui gli atleti dimostrano le proprie capacità alle squadre, il suo esordio in Italia non è stato dei migliori, ma, crescendo partita dopo partita, è diventato uno dei giocatori di punta della Silver. In particolare la difesa della Mobyt (con Spizz in testa) dovrà preoccuparsi di togliergli il tiro da tre nei cambi sui blocchi e evitare di dargli una linea di penetrazione troppo “libera”, ma in questo Gabriele è un maestro.

Amici vs Mian-Chiarastella: Finalmente abbiamo trovato da fare anche al nuovo arrivato, che dovrà presumibilmente occuparsi di due giocatori abbastanza diversi tra di loro, un 3 puro e un 4. Niente paura,:Alessandro, grazie alle sue doti fisiche, è capace di occuparsi di entrambi, come dimostrato nelle partite precedenti. Furlani lo ha schierato in tutte e due le posizioni, addirittura nell’ultima partita contro la Torrevento, in alcune occasioni, ha dovuto marcare un marcantonio come Valenti. Contro questi due Amici dovrà adottare due strategie diverse: contro Mian, bravo nel tiro dalla distanza, negargli la ricezione facile e cercare di forzargli la penetrazione sugli aiuti, mentre per Chiarastella la strategia migliore è quella di tenere bene le penetrazioni da appena fuori l’area pitturata e il gioco spalle a canestro, senza contare, però, che l’oriundo è più che discreto nel tiro da fuori.

Ferri vs Piazza: Bellissima sfida tra playmaker, come all’andata del resto, quella che si prospetta per giovedì al Pala Empedocle. Il capitano fronteggerà l’ex fortitudino. All’andata Ferri e compagni gestirono la pratica nel migliore dei modi, sacrificando un pochino la fase d’attacco per contenere a tempo pieno l’avversario, oltretutto fischiatissimo dal pubblico estense, con il risultato eccellente di escluderlo completamente dall’attacco (7 punti, 2 assist e 3 palle perse, confrontate con le cifre sopra per avere un’idea chiara), probabilmente in quella che è stata e che, presumibilmente, sarà la chiave di volta per vincere la partita.