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Nel giorno in cui tutte le avversarie dirette per i piazzamenti playoff perdono, Ferrara non riesce a sbloccarsi in trasferta contro un’avversaria che veniva da tre sconfitte consecutive e lascia per strada una grande occasione. Contro Casalpusterlengo i demeriti dei biancazzurri sono stati tuttavia da un arbitraggio disastroso, vero protagonista di una partita intensa sul piano nervoso ma con pochi spunti tecnici.

Entrambe le squadre iniziano con le mani freddissime. Passano ben 2 minuti e mezzo di gioco per vedere il primo canestro segnato grazie ad una penetrazione di Mays. Si fa fatica a trovare il giusto filo del gioco e si susseguono palle perse ed errori. In particolare è Benfatto che non riesce ad aggiustare la mira da sotto mentre Jennings scalda i motori segnando 6 punti con il 3/4 dal campo. La situazione dei falli di Ferrara si fa ben presto critica con Benfatto, Amici e Jennings che ne commettono due a testa e costringono Furlani a rimaneggiare il quintetto. Un primo quarto con poche emozioni si conclude sul punteggio di 17 – 14 a favore dei padroni di casa. Le difficoltà offensive della Mobyt continuano a manifestarsi anche nel secondo quarto, mentre Casalpusterlengo guidata da Spissu si invola ben presto fino al +11. Il nervosismo dei ferraresi si manifesta a metà quarto quando Benfatto commette il suo terzo personale lottando a rimbalzo e la panchina protesta in modo veemente, tanto da meritarsi il primo tecnio. Non passa molto e anche Amici imita sia Benfatto, commettendo il terzo fallo, sia Furlani, protestando e guadagnandosi il tecnico. L’attacco però incomincia ad ingranare grazie al solito Jennings, che segna altri 6 punti nel quarto, e alle due triple di fila di Spizzichini e Andreaus che danno una boccata d’ossigeno alla rincorsa dei biancazzurri. Così si va all’intervallo sul punteggio di 36-28.

Al rientro in campo avviene subito un evento cruciale per le sorti della partita. Mentre Jennings riprende subito a segnare, Benfatto riprende a commette falli, questa volta un antisportivo e sulla protesta di Jennings viene dato il 3° tecnico a Ferrara. Da queste confuse fasi Casalpusterlengo grazia gli estensi sbagliando prima dalla lunetta e poi dal campo, permettendo a Ferri e compagni di limare le distanze a metà quarto sul -5 grazie alle gite in lunetta di Spizzichini e Jennings. La qualità del gioco non accenna a migliorare, certamente non facilitata dai continui fischi arbitrali che chiamano un altro tecnico, questa volta contro i padroni di casa. Ma sul finire del quarto si risveglia Mays che con due triple avvicina la Mobyt a 47-44, punteggio con cui si conclude il quarto. Al rientro in campo il play della Mobyt dimostra di non aver perso il feeling con la partita e segna in penetrazione il canestro che riporta Ferrara sul -1 per l’entusiasmo dei numerosi tifosi biancazzurri presenti sugli spalti. Il 5° fallo di Benfatto (soli 11 minuti di gioco per lui) non si fa attendere, e avviene in simultanea con il 5° di Chiumenti, pivot e capitano avversario, causato da un doppio antisportivo. Casalpusterlengo riprende slancio e grazie ai suoi americani si allontana sul -7. A 5’59”altro tecnico, ancora una volta a Furlani per proteste che proprio come era avvenuto all’andata, deve lasciare la panchina a Serravalli. La reazione dei biancazzurri non sembra arrivare: Ricci, a 2’53” dal termine da posizione defilata il canestro del -10, canestro che sembra chiudere il match. Ma il colpo di scena è dietro l’angolo e veste le divise arbitrali. Vengono fischiati due tecnici a distanza di pochi secondi contro Casalpusterlengo che permettono alla Mobyt di tornare incredibilmente sul -1 in meno di un minuto di gioco. Il merito è dei 6 punti a cronometro fermo e della tripla di Mays. Lo stesso Mays fiora il capolavoro a 20 secondi dal termine. Segna la tripla del pareggio e subisce fallo. Peccato che dalla lunetta, da dove era stato infallibile fino ad allora, sbagli proprio il canestro della possibile vittoria. Si va quindi all’overtime, sul punteggio 62 pari.

L’overtime è lo specchio della partita, caratterizzato da errori e imprecisioni offensive di entrambe le squadre. La partita la vince chi sbaglia meno: bastano tre liberi realizzati e la tripla di Masoni a 1’37” dalla fine per garantire a Casalpusterlengo i due punti. Ferrara perde segnando solo un canestro nell’intero overtime, con la consapevolezza che sarebbe bastato veramente poco di più per riuscire a sbloccarsi in trasferta.

ASSIGECO CASALPUSTERLENGO – MOBYT FERRARA 69 – 64
(17-14), (36-28), (47-44), (62-62)

ASSIGECO CASALPUSTERLENGO: Chiumenti 8, Ricci 9, Masoni 8, Quarisa 4, Rossato ne, Young 18, Sant-Ross 9, Donzelli ne, Bonessio 2, Spissu 11. All.re Zanchi.
MOBYT FERRARA: Bottioni 2, Spizzichini 8, Amici, Ferri 1, Benfatto 4, Andreaus 3, Pipitone, Jennings 24, Ghirelli ne, Mays 22. All.re Furlani.