La partita di domenica contro Casalpusterlengo, almeno fino alla fine dei tempi regolamentari, sembrava la fotocopia di quella dell’andata. Una Mobyt disunita e assente nei primi due quarti, poi rinata nel terzo e nel quarto periodo di gioco grazie alla difesa e ai punti segnati azione dopo azione, con gli arbitri che si sono resi protagonisti di fischi a dir poco balzani rovinando lo spirito della partita (9 interruzioni tra falli tecnici e antisportivi, più tutti i falli “normali”). Coach Furlani di nuovo espulso dalla panchina per proteste reiterate. L’unica cosa che è cambiata, purtroppo, è il risultato finale.
Analizzando il solo tempo supplementare, la prima cosa che salta all’occhio è il fatto che nei cinque minuti finali i biancazzurri abbiano segnato solamente 2 punti, contro i 7 degli avversari. Questa situazione è da imputare al solito calo di intensità? Non ne sarei così sicuro. Per tutta la partita ci sono stati dei momenti in cui la testa dei ragazzi di coach Furlani sembrava essere da tutt’altra parte rispetto al contesto, ma sono stati momenti davvero molto brevi, in quanto, come sottolineato poi proprio da Furlani in persona nell’intervista post gara, la squadra nel complesso ha giocato una partita piuttosto solida. A cosa sono dovuti quindi quei 2 soli punti realizzati in 5 minuti? Probabilmente a singoli episodi. Perché in una partita come questa, ci possono essere alcuni episodi, normalmente considerati banali e irrilevanti, ma che in un contesto di questo tipo sono fondamentali nell’economia della gara. L’episodio in questione è la tripla realizzata dall’ex Basket Club Filippo Masoni con 1 minuto e 39 secondi da giocare, che ha portato i suoi in vantaggio di 4 punti. Una tripla in un momento delicato come quello, taglia letteralmente le gambe agli avversari. E così è stato per la Mobyt: da quel momento, infatti, sono arrivate una serie di palle perse che hanno deciso l’esito della partiate hanno rimandato a casa i biancazzurri senza due punti fondamentali. Come al solito è tutta una questione di inerzia. Prima della fine del tempo regolamentare questa era tutta dalla parte della Mobyt, ma dopo la suddetta tripla di Masoni (forza esterna che interviene) questa è passata nelle mani dell’Assigeco, portandola alla vittoria.
Un altro aspetto su cui vorrei soffermarmi, una criticità quantomeno globale all’interno di tutta la lega è la questione dell’ arbitraggio. Ieri, come all’andata, gli arbitri hanno davvero rovinato lo spirito della partita. Tante, troppe interruzioni per contatti dubbi e piuttosto veniali: ben nove sanzioni per falli antisportivi e falli tecnici compresa anche l’espulsione di coach Furlani dalla panchina per proteste piuttosto banali. Non è la prima volta quest’anno che succede una cosa del genere, sia a Ferrara sia su altri parquet d’Italia. Anzi, sono state molte le situazioni in cui la foga degli arbitri ha influenzato enormemente la gara. Non si vuole assolutamente dire che gli arbitri non sanno fare il loro lavoro, ma c’è qualcosa che non va. Che sia la regola, inserita quest’anno, dei tre arbitri previsti anche per questa categoria, mentre in passato erano solo due? Ecco, io credo sia proprio questo il punto. Con l’aggiunta di un arbitro i fischi sono praticamente raddoppiati rispetto al passato. Il numero dei contatti fallosi però è sempre lo stesso, quindi come si spiega il fatto che i fischi abbiano subito questo vertiginoso aumento? In tre si vede sicuramente meglio, ma viene il sospetto che qualche arbitro sia ancora abituato alla vecchia impostazione e fischi per sentirsi ancora protagonista, nonostante la spartizione delle responsabilità con gli altri due colleghi.Per quest’anno è andata così, speriamo che per l’anno prossimo vengano prese delle precauzioni per evitare che l’arbitraggio rovini lo spettacolo della partita.
Tornando al campionato ancora in corso, la sconfitta di ieri è stata ulteriormente frustrante per i biancazzurri e i propri tifosi, soprattutto dopo aver visto i risultati dagli altri campi di Adecco Silver: tutte le squadre con 30 punti in classifica (quindi a pari merito con la Mobyt) hanno perso, quindi una vittoria sarebbe valsa il secondo posto in solitaria. Inutile ripensarci: bisogna assolutamente guardare avanti e giocare ogni partita come se fosse una finale, per guadagnare il maggior numero di punti possibili e assicurarsi un buon piazzamento ai playoff. Poi inizierà tutta un’altra storia