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Dopo settimane di discorsi e trattative l’arrivo di mister Indiani sulla panchina della SPAL sembrava ormai cosa fatta. Proprio oggi invece, quando si attendeva l’annuncio, è arrivata la notizia del negato consenso del Pontedera a liberare l’allenatore dal vincolo contrattuale che ancora lo lega alla società, facendo così saltare l’intero affare. Nonostante vi fosse un sostanziale via libera da parte del dg granata Giovannini e la volontà di Indiani di giungere a una risoluzione, pare che il presidente Donnini abbia posto un veto insormontabile, tale da imporre al tecnico la rinuncia a qualsiasi ulteriore trattativa con la SPAL. Contattato telefonicamente in serata, Indiani non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

Un epilogo che ovviamente impone un cambio di rotta per i vertici di via Copparo. A tal proposito abbiamo annotato l’opinione del direttore sportivo Davide Vagnati: “La decisione presa dalla dirigenza del Pontedera è un po’ inusuale, ma non ci coglie impreparati, anche se sapevamo della forte volontà di Indiani di cogliere l’opportunità di venire a Ferrara. Credo che il primo a essere veramente rammaricato sia lui. Ma d’altra parte quando si firma un contratto si è consapevoli che le cose possono anche andare in questo verso. Noi non ci scomponiamo e ora ci metteremo al lavoro per trovare un allenatore che risponda alle nostre esigenze”. I nomi, anche se Vagnati preferisce non farne, sono quelli già circolati nelle ultime settimane, ossia quelli di Oscar Brevi, Antonino Asta e Leonardo Semplici. Guai però a parlare di semplici alternative a Indiani: “I nomi che abbiamo in mente – ha detto Vagnati – sono di alto profilo e con curriculum importanti. I tempi? Non abbiamo fretta di chiudere. Nei prossimi giorni parleremo con i diversi candidati per capire se ci sono le condizioni tecniche ed economiche per raggiungere un accordo. Vogliamo fare la scelta giusta per il bene della SPAL e ingaggiare un allenatore veramente motivato a prendere le redini della squadra”.