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Per parafrasare Paolo Conte in “Bartali”, è tutto un complesso di cose che fa sì che Massimiliano Varricchio si fermi qui. In almeno due sensi: che scelga di chiudere la sua carriera di calciatore a 37 anni (ne compirà 38 a novembre) e che prosegua nella sua militanza biancazzurra allungando la sua permanenza a Ferrara nella veste di allenatore. Il capitano biancazzurro infatti è ufficialmente l’allenatore della Berretti della SPAL, ha firmato un contratto biennale.

E’ spettato in gran parte a Walter Mattioli spiegare quale sia il complesso di cose che ha portato a questa decisione, forse tra le più complicate del nuovo corso spallino. Il presidente – con un lungo e non facile preambolo – ha spiegato come la scelta sia maturata dopo un lungo colloquio con Varricchio e in seguito ad alcune considerazioni di carattere tecnico. Pur non dicendolo esplicitamente, Mattioli ha fatto capire come l’attaccante non sarebbe stato in alcun caso una prima scelta per Oscar Brevi. “Davanti a una simile prospettiva – ha detto il presidente – Max ha fatto una scelta da persona intelligente quale è, per la soddisfazione sua e della società. D’altra parte già dai tempi della Giacomense abbiamo sempre fatto in modo di tenere con noi chi ha saputo darci tanto, ed è il caso di Varricchio. Considerato anche che il traguardo dei quaranta si avvicina, ha pensato di iniziare già ora quella che sarà la sua futura carriera”.

Varricchio da parte sua ha contribuito a completare il ragionamento: “Sul piano caratteriale mi sento un trascinatore e stare in panchina non sarebbe il mio ruolo, soprattutto perché sono consapevole di poter essere ingombrante per gli altri attaccanti. Per cui abbiamo preso questa decisione, anche perché dopo la promozione avevo promesso a tutti che se avessi continuato, l’avrei fatto esclusivamente alla SPAL. Sarà mio compito dare il meglio per insegnare ai ragazzi cosa significa indossare questa maglia”.

Le nuove e più rigide regole sui contributi legati ai giovani in campo hanno fatto il resto, spingendo le parti per questo accordo che di sicuro non piacerà ai tifosi spallini. D’altra parte a uscire di scena è un attaccante da 42 gol nelle ultime due stagioni. Un tentativo di rassicurazione è giunto dallo stesso Mattioli: “I tifosi stiano sereni, perché la SPAL sta cercando attaccanti importanti che possano dare lo stesso contributo dato da Max. In società siamo dispiaciuti di perdere qualche giocatore e sono consapevole che alcuni sostenitori si starano chiedendo cosa stiamo combinando. Ma voglio ribadire che abbiamo le idee chiare e intendiamo costruire un’ottima SPAL per fare un’annata importante”. A gettare ulteriore acqua sul fuoco ha provveduto anche Varricchio: interrogato sul peso di questa decisione, ha rimarcato di non essere affatto deluso, bensì concentrato sul suo prossimo incarico. “Non mi pesa tantissimo l’idea di smettere – ha detto il capitano – e da parte mia posso solo ringraziare questa società che mi ha dato tanto e mi sta dimostrando fiducia e affetto. Non è una cosa scontata”.