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Una SPAL cambiata per gli otto undicesimi rispetto a un anno fa – oltre all’allenatore – e ancora vistosamente a corto di preparazione soprattutto nei suoi uomini cardine, scivola malamente all’esordio contro il più frizzante Pontedera davanti al proprio stratosferico pubblico: a fine gara, con i biancazzurri sopraffatti e umiliati per 3-0 dall’undici di Indiani, il feudo caldo del tifo spallino ha risposto cantando e applaudendo quelli che oggi, vogliamo credere, siano stati i fantasmi dei nostri beniamini di un domani che non deve tardare ad arrivare. Mai così male in casa la SPAL negli ultimi anni, a esclusione del tracollo vissuto tra i dilettanti: non può essere l’accozzaglia di giocatori vista questa sera la vera SPAL.

Oscar Brevi che non può schierare Aldrovandi infortunato e aspetta ancora un difensore dal mercato oltre a De Cenco, opta per il canonico 4-2-3-1 con la difesa composta da Ferretti, Gasparetto, Giani e Legittimo davanti a Menegatti; Gentile e Togni in mediana; Lazzari, Germinale e Filippini dietro all’unica punta Fioretti. Restano a guardare il primo tempo, tra gli altri, Landi, Di Quinzio e Finotto. Non sarà una grande idea.

Paolo Indiani, che non può invece disporre dello squalificato Redolfi e ha fuori Allegra per infortunio, risponde con il classico 3-5-2: Madrigali, Vettori e Gasbarro sono i tre corazzieri davanti a Ricci con Luperini a destra e Galli a sinistra a fare da raccordo tra difesa e centrocampo sulle corsie esterne; capitan Caponi giostra davanti alla difesa, mentre Bartolomei e Settembrini sono le mezzali; Gigio Grassi, man of the match, nella posizione di trequartista due passi indietro a Scardina, di fatto unica bocca da fuoco pontederese. Così schierata, per i toscani sarà una passeggiata la trasferta in terra estense.

E dire che l’inizio non è mica da disprezzare, anzi. Per venti minuti i granata del fischiatissimo Indiani vivono sotto un assedio costante della truppa ferrarese che, pur non concludendo mai in porta – zero tiri in novanta minuti – mette le tende in pianta stabile nella metà campo toscana. Ma sarà solo un fuoco di paglia dove, angoli a parte, la SPAL non saprà prevalere.

Il Pontedera lascia che siano i biancazzurri, trascinati da un tifo encomiabile, a fare la partita, salvo prendere in mano il registro del match grazie a un errore incredibile di Gentile che perde palla al limite dell’area di rigore: Bartolomei di tacco serve Grassi che infila un non irreprensibile Menegatti. Ammutolisce per pochi secondi il ‘Mazza’ ma, quel che è peggio, è che non c’è reazione. Toscani vicini al raddoppio con Scardina: in angolo si rifugia il portiere spallino che si riscatta dalla precedente azione. La SPAL non c’è, Grassi si diverte e danza tra le linee alla faccia dei suoi trentuno anni e dà sempre più coraggio al Pontedera: da una sua invenzione, a due minuti dal termine del primo tempo, nasce l’azione che costa il rosso a Giani, ineccepibile, per fallo su chiara occasione da rete ai danni di Scardina. Nel mezzo è la confusione a regnare sovrana: il solo Togni regge l’urto della banda della Valdera, mentre Ferretti, Legittimo e Gentile vivono incubi reali che pensavano esistere solo nei loro sogni più nascosti. Anche davanti stecca la SPAL: Fioretti è troppo isolato, Germinale dinoccola alla meno peggio, mentre Lazzari e Filippini pungono senza grande criterio.

Ripresa che la SPAL inizia con Silvestri e Landi in luogo di Ferretti e Gentile ma la musica non cambia e il Pontedera raddoppia: Grassi per Settembrini che, non pressato a dovere da Landi, ha il tempo di prendere la mira e infilare Menegatti, apparso ancora una volta troppo morbido. Partita finita, qualcuno lascia il ‘Mazza’, mentre la Ovest continua a sostenere a gran voce gli uomini disuniti di Brevi.

All’ottavo rosso anche a Fioretti: sacrosanta ammonizione per simulazione e doccia anticipata anche per lui mentre, otto minuti dopo, è Filippini a rischiare il rosso diretto per una reazione ingiustificata a metà campo ai danni di Bartolomei che l’arbitro finge di non vedere. E’ così che, in preda alla confusione più totale, Madrigali infila per la terza volta la porta spallina al ventunesimo, su assist del solito Grassi con l’azione nata su errore imperdonabile di Legittimo. C’è il tempo per un’espulsione anche per i toscani, a dir poco severa: l’appena entrato Della Latta salta insieme a Filippini, il direttore di gara vede qualcosa che sfugge ai più e manda il giocatore negli spogliatoio. Poi il nulla fino alla fine con il Pontedera di Indiani che chiude in festa e, diciassette anni dopo, ribalta il 4 a 1 subìto al Mazza. Peggio di così era difficile pensare di iniziare.

SPAL-Pontedera 0-3 (0-1)

S.P.A.L. (4231): Menegatti; Ferretti (dal 1′ s.t. Silvestri), Gasparetto, Giani, Legittimo; Gentile (dal 1′ s.t. Landi), Togni; Lazzari, Germinale, Filippini (dal 30′ s.t. Finotto); Fioretti. A disp.: Albertoni, Bellemo, Di Quinzio, Veratti. All.: Brevi.

Pontedera (352): Ricci; Madrigali, Vettori, Gasbarro; Luperini, Settembrini, Caponi, Bartolomei (dal 24′ s.t. Della Latta), Galli; Grassi, Scardina (dal 25′ s.t. Cesaretti). A disp.: Cardelli, Di Santo, Polvani, Paparusso, Tazzari. All.: Indiani.

ARBITRO: Lanza di Nichelino (assistenti: Larotonda e Garavaglia).
MARCATORI: 22′ Grassi (P); 2′ s.t. Settembrini (P), 20′ s.t. Madrigali (P)
AMMONITI: Fioretti (S), Gentile (S), Filippini (S), Galli (P), Silvestri (P)
ESPULSO: Giani (S) al 43′ p.t. per fallo su chiara occasione da rete; Fioretti (S) all’8′ s.t. per doppia ammonizione, Della Latta al 28′ s.t. per gioco violento.
NOTE: giornata soleggiata, temperatura ideale, campo in discrete condizioni.