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L’ambiente biancazzurro della pallacanestro sembra ancora scosso dal congedo di Adriano Furlani, ma l’incombere del calendario fa sì che si debba voltare pagina piuttosto celermente. Così, a poco meno di quarantotto ore dall’esonero del precedente coach, è stato presentato il suo successore al Pala Hilton Pharma. Si tratta di Alberto Martelossi, un nome familiare per i tifosi estensi, e forse questo contribuirà a rendere meno traumatico il passaggio di consegne. Il tecnico friulano è uomo di sport dal palmares inattaccabile ed una figura importante nella scena del basket italiano: coach dell’anno in Legadue nella stagione 2012-13 alla guida di Brescia, ha allenato i lombardi fino a giugno 2014. Martelossi aveva lasciato Ferrara al termine della stagione 2010-2011, l’ultima della storia del Basket Club targato Mascellani.

La conferenza stampa si è aperta con un’introduzione del ds Andrea Pulidori, che si è detto molto dispiaciuto per l’esonero di Adriano Furlani. Con la voce rotta dall’emozione, Pulidori ha spiegato come Furlani abbia pagato in prima persona lo scarso rendimento della squadra. “La nuova guida tecnica – ha detto il direttore sportivo – avrà il compito di risollevare la squadra in questo brutto momento”. Dal canto suo il nuovo coach ha colto la palla al balzo e ha ribadito come sia inutile pensare di partire da capo: “Troverò una squadra allenata da Adriano: non ho intenzione di cancellare il lavoro svolto finora, perché continuerà a far sentire la sua influenza fino al concludersi della stagione. Cercherò piuttosto di dare nuova linfa al gioco basandoci sull’aspetto psicologico.” Martelossi ha ricordato l’ultima esperienza passata in territorio ferrarese: “Ho un bel ricordo dell’anno sotto la presidenza di Mascellani e tornare qui è una bella sensazione. Quando ho lasciato l’allora Basket Club ho come avuto l’impressione di lasciare a metà il lavoro in una squadra con ottime prospettive di crescita. Ora porto con me la serenità del periodo sabbatico che ho passato, ma prima di tutto cercherò di esaltare l’idea di gioco di squadra, senza pensare alle peculiarità individuali dei giocatori che sono già sotto gli occhi di tutti”.

Alla domanda sulla situazione del campionato il coach si è detto colpito dal livello di gioco espresso dalla A2 Silver: “Il campionato è serrato, la lega in questione è sempre più simile come intensità e qualità alla Gold”. Non si è parlato apertamente di obiettivi da raggiungere né di aspettative, ma Martelossi è stato chiaro: “L’aspetto da curare è quello mentale: la mancanza di certezze e di un clima sereno sono le principali responsabili dell’andamento altalenante della squadra che può vantare indubbie personalità tecniche ma scarsa coesione nei momenti difficili. I ragazzi inoltre devono migliorare sul piano della reattività: servono più attenzione e più preparazione atletica per rimanere sempre concentrati”. Martelossi ha concluso la breve presentazione con una considerazione degna di nota: “Nelle mie squadre non ho cambiato spesso giocatori, ma in queste partite che ci separano dalla fine del girone d’andata cercheremo di valutare attentamente e stabilire chi merita di giocare: questo dev’essere uno stimolo per i giocatori a dare sempre il massimo sul piano dell’intensità”.