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Dopo il terremoto della scorsa settimana la Mobyt cercava serenità e risposte contro Chieti, soprattutto allo scopo di ritrovare punti e fiducia. I biancazzurri hanno dimostrato di sapersi rialzare, sfoderando una bella prova contro una Proger Chieti non certo avversario facile.

Sin dal fischio d’inizio Chieti si dimostra una formazione ordinata e solida: i centimetri di Ancellotti fanno paura, ciononostante già nei primi minuti Benfatto accetta la sfida e si fa valere sotto canestro. In tutto il primo quarto di gioco si nota quanto la Mobyt voglia dimostrare al nuovo allenatore e ai propri tifosi di poter fare bene. In difesa i biancazzurri recuperano palla e Huff fa valere le sue qualità in campo aperto portando sul 10-4 la formazione di casa. Anche Ferri si iscrive presto ai marcatori con una tripla che mancava da tempo al Pala Hiliton Pharma. Nonostante il buon impatto dei ferraresi la tripla di Di Emidio sulla sirena chiude la prima frazione di gara sul 18-15, la Proger tiene il ritmo.
Il secondo quarto si apre con il botta e risposta da fuori tra Casadei e Sergio, a testimonianza che la gara non manca certo di intensità e belle giocate da entrambe le parti. Finalmente anche Bottioni si fa spazio tra le fila degli estensi e fa rimpiangere la partite in cui il suo minutaggio è stato ridotto all’osso: serve bene i lunghi, difende forte, ed è concentrato nella gestione di palla. Anche Pipitone si esalta sul parquet, il suo ingresso in campo è un exploit con due stoppate di seguito e due da sotto “and one”. Dall’altra parte il fulcro del gioco è sicuramente Ancellotti, a 5 minuti dalla fine del quarto è già a 10 punti segnati e 6 stoppate, un invito piuttosto significativo al tiro da fuori per la Mobyt che però viaggia a percentuali basse dalla distanza e in generale non riesce a punire gli abruzzesi. Percentuali che invece non mancano agli avversari, bravi ad ammazzare più volte sulla sirena le buone difese degli estensi. Appena Ferrara abbassa la guardia i biancorossi  mandano a buon fine un paio di contropiedi e i  sorpasso Proger. La sirena manda le formazioni negli spogliatoi sul 36-38.

La seconda metà di gioco si apre con un ondata prorompente per la Mobyt: tripla di Casadei, alley oop per Huff che spicca letteralmente il volo e fa tremare il palazzetto, palla recuperata in difesa e due punti elegantissimi in lob del solito Hasbrouck. Quando i biancazzurri sono in vena pare che ben poche squadre possano reggere il ritmo: l’americano col numero 5 è per la prima volta dominatore del campo, difende forte, recupera palla e ne mette altri due più libero aggiuntivo, sono già 14 per lui. Casadei rimarca con la terza tripla (è al 100% dalla lunga!) e i biancazzurri scrivono un parziale di 14-0. La Proger cerca di arginare come può e si aggrappa un po’ a tutto, fa salire il nervosismo nelle file dei padroni di casa che non sempre hanno sangue freddo a sufficienza. I direttori di gara non possono far altro che agevolare così il rientro degli avversari: con i liberi e qualche buona giocata Chieti riaggancia Ferrara sul pari 56 a un minuto dalla fine del terzo quarto e la sirena suona sul 58-56.
Gli ultimi dieci minuti sul campo sono l’apoteosi della tensione, nessuna delle due squadre vuole commettere un passo falso. Chieti non molla: Palermo e Sollazzo continuano ad essere cinici sia da sotto sia da fuori, mentre Ancellotti è costretto in panchina con 4 falli sul referto. La tensione la accusano anche gli arbitri che fischiano un po’ a caso tre falli in attacco consecutivi ai biancazzurri e sulle proteste assegnano un tecnico alla panchina che fa male al ritmo che la Mobyt cerca di dettare. A 5 minuti dalla fine il punteggio è di pari 66 anche grazie a loro e alla precisione dalla lunetta di Chieti che raccoglie e ringrazia. Appena il ritmo permette di giocare Hasbrouck si fa valere: ruba due palloni e va a segno sia in campo aperto che dalla lunetta. Tanto per testimoniare la confusione sul campo è significativo che Ferrara assesti il parziale di 6-0 a due primi dalla fine con due banali palle perse dalla Proger che producono 4 punti facili in contropiede e una zuffa a rimbalzo in cui è lo stesso Ancellotti a mettere dentro il pallone. L’ultimo minuto al cardiopalma porta la firma di Hasbrouck: prima segna in penetrazione  poi sul fallo sistematico degli abruzzesi è freddo dalla lunetta, è 78-72. Ancora Chieti stringe i denti, Monaldi segna la tripla in transizione e tiene a un possesso di distanza i suoi. L’uno su due ai liberi di Casadei mette la parola fine ad una gara tanto combattuta quanto importante. Il tabellone segna 79-75 Mobyt e i ferraresi tornano a sorridere.

MOBYT FERRARA – PROGER CHIETI 79-75
(18-15, 18-23, 22-18, 21-19)

MOBYT FERRARA: Huff 19, Bottioni, Castelli 2, Amici 5, Ferri 8, Casadei 13, Be, Benfatto 8, Pipitone 5, Verrigni, Proner, Ghirelli, Hasbrouck 19, all.re Alberto Martelossi.
PROGER CHIETI: Cardillo, Palermo 12, Di Emidio 3, Paesano 4, Ancellotti 14, Sergio 6, Monaldi 11, Di Giacomo, Saffold 3, Sollazzo 16, all.re Massimo Galli