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Al termine dell’emozionante sfida contro Legnano abbiamo come al solito raccolto le opinioni di casa Mobyt all’interno della sala stampa del Pala Hilton Pharma. Il primo a presentarsi di fronte ai cronisti è stato il presidente biancazzurro Fabio Bulgarelli, seguito a ruota da coach Alberto Martelossi. Ecco le loro parole.

Fabio Bulgarelli

Presidente, gli amanti dell’adrenalina non potranno che essere soddisfatti dei finali di gara della Mobyt, anche oggi una gara vinta in volata.
“Beh, diciamo che da questo punto di vista abbiamo fatto i botti di capodanno. Sono contento della squadra e devo fare i complimenti ai giocatori per come hanno interpretato la gara. I nostri avversari sono venuti qui per vincere con grande convinzione ma siamo stati bravi a tener botta fino all’ultimo secondo”.

Come ha vissuto l’ultimo minuto della partita?
“Ci siamo complicati la vita, visto che sarebbe stato facile mettendo qualche punto in più grazie ai liberi. Ma l’importante è stato vincere. Ne approfitto per fare gli auguri ai tifosi nella speranza di andare a vincere a Latina visto che ne intravedo le potenzialità”.

Cosa si augura per il nuovo anno?
“Si conclude un anno positivo e mi auguro un percorso di crescita che ci porti alla Lega Due unica. Guardiamo già al 2015 che è alle porte e sono sicuro che sarà migliore ancora dell’anno passato”.


Alberto Martelossi

Coach, è stata una gara incredibile, anche se alla fine l’importante era vincere e ci siete riusciti.
“Questa è una considerazione importante. Anche considerando che il campionato presenta dei valori molto equilibrati e l’aspetto emotivo è fondamentale. Sapevamo che Legnano era una squadra impegnativa e abituata a vincere vista la scorsa stagione. Nel quarto quarto si è messa in modo difficile e tesa, anche troppo per come è stata vissuta dai giocatori. Abbiamo comunque reagito malgrado la pressione e alcuni spettri del passato. Basti pensare alle imprecisioni tattiche che hanno messo in condizione Casadei di tirare i tiri liberi, quando avrebbe dovuto tirarli un piccolo”.

Si poteva arrotondare con una gestione più serena del finale di gara?
“Si poteva ma non è stato fatto. Si poteva giocare meglio a Treviso o contro Chieti. Se non riusciamo a farlo non è un caso ma perché c’è qualcosa che ci blocca. Ma è quello su cui stiamo lavorando. Ci concentriamo ancora troppo su fattori esterni come i fischi arbitrali o la forza dei nostri avversari, ma abbiamo bisogno di trovare la forza dentro di noi. Abbiamo bisogno di concretezza e di crederci fino in fondo per non rimanere quelli che potevano fare un campionato di un certo tipo ma che poi non si sono mai sbloccati”.

Come ha visto la squadra in prospettiva futura?
“Oggi abbiamo fatto un buon lavoro difensivo, molto particolare e influenzato dai problemi di falli di Benfatto. Peccato perché i 73 punti concessi non sono lo specchio dell’impegno profuso. E in futuro dobbiamo concretizzarlo meglio. Per quanto riguarda Huff, ha giocato una buona prima parte di gara, poi ha commesso un paio di errori importanti dettati anche dall’innalzamento dell’agonismo. Nel prossimo mese ci tocca giocare quattro partite fuori casa, e ci giochiamo molto a seconda di come riusciremo ad interpretarle”.