A quanto pare non è bastato l’ingaggio di due giocatori a far passare il malumore a Walter Mattioli: “Scusate ma non riesco a sorridere, sono ancora incazzato da lunedì sera”. Così le foto con Zigoni e Nava consegnano l’immagine di un presidente ancora contrariato per quanto visto lunedì sera al Paolo Mazza. Nonostante questo e la consapevolezza di giorni difficili di fronte a sé, Mattioli si è concesso per qualche battuta utile a fare il punto della situazione per quanto riguarda la campagna acquisti. “Nomi non ne faccio neanche sotto tortura, posso solo dirvi che domani andremo a Milano per intavolare qualche trattativa. Abbiamo intenzione di prendere altri giocatori per sostituire chi è partito e migliorare ulteriormente la rosa, anche in base alle indicazioni di mister Semplici. I giovani? Sì, è vero, abbiamo una preferenza per loro, ma li cerchiamo buoni, possibilmente con esperienze in categorie superiori. Non prenderemo dei ragazzini, ma giocatori in grado di darci qualità”. Un nome per la verità Mattioli l’ha fatto, quello di Matteo Gerbaudo, centrocampista classe 1995 attualmente in forza al Vicenza tramite prestito dalla Juventus. “Il giocatore ha alcune richieste anche dalla serie B e credo ci darà una risposta entro venerdì”. Il presidente comunque ha lasciato intendere che nel mirino ci sono come minimo altri tre giocatori, di fatto uno per reparto.
Più eloquente la riflessione sul mercato in uscita: “C’è ancora qualche giocatore con cui dovremo parlare. Alcuni non sono contenti della situazione e credo Capece sia tra questi perché ha chiesto di parlare con la dirigenza. Vedremo se sarà possibile accontentarlo. D’altra parte l’arrivo di Semplici ha sovvertito alcune gerarchie e quindi bisognerà trovare sistemazioni adeguate a chi vorrà lasciare la SPAL”.
Quella di giovedì sarà una giornata particolarmente intensa per Mattioli. Infatti prima di dirigersi a Milano il numero uno di via Copparo dovrà fare tappa a Firenze per la riunione del consiglio direttivo di Lega Pro. Un appuntamento che potrebbe segnare un punto di svolta nella storia dell’organizzazione visto che a essere in bilico c’è la poltrona che Mario Macalli occupa dal gennaio 1997. L’attuale presidente della Lega Pro potrebbe infatti essere definitivamente sfiduciato dopo la mancata approvazione del bilancio dello scorso 15 dicembre e le dimissioni di qualche giorno fa di due componenti del consiglio direttivo (Giovanni Lombardi, Casertana ed Eugenio Guarascio, Cosenza). Nella riunione in programma giovedì potrebbero arrivare dimissioni di altri consiglieri (ma non di Mattioli) che di fatto aprirebbero le porte dello scioglimento del direttivo (eletto nel dicembre 2012) e all’organizzazione di nuove elezioni. A capo del fronte anti-Macalli ci sono l’ex direttore della Lega Pro Francesco Ghirelli e l’attuale consigliere federale Gabriele Gravina.