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Prestazione solida quella della SPAL contro il Bassano, in cui alcuni degli elementi meno utilizzati hanno dimostrato di poter tornare particolarmente utili a mister Semplici.

ALBERTONI 6 – Mai seriamente impegnato nel corso dell’incontro. Si accartoccia giusto per non cadere nell’oblio di giornata su di una telefonata da parte veneta nel primo tempo. Poco altro da segnalare se non una sicura e attenta lettura nelle uscite. Giovane ma sicuro e il reparto ne trae giovamento.

LAZZARI 6.5 – Un discreto primo tempo con l’assist per il gol di Veratti a cui abbina una ripresa di pregevole fattura fino alla sostituzione. A parte l’ammonizione inutile presa a metà campo nei primi 45’, è una continua spina nel fianco della difesa sinistra ospite, crossasse con miglior precisione sarebbe da categoria superiore. Sfiora un gol che sarebbe stato splendido con un tiro a incrociare col piede nemico e dove solo un intervento prodigioso di Grandi gli nega la gioia della marcatura. Esce tra gli applausi.

(PAPPAIANNI ng) – Fa il suo esordio in maglia biancazzurra, niente di più in poco meno di dieci minuti di partita. Benvenuto a Ferrara.

SILVESTRI 6.5 – Primi 35 minuti da leader del reparto: bravo e corretto nel prendere le misure a Furlan, attento e concentrato in anticipo su Maistrello. La ripresa la comincia meno bene, qualche disattenzione, un paio di disimpegni approssimativi. Poi riparte alla grande, regala a Finotto un confettino che manda l’attaccante tutto solo in porta. Si conferma in un momento positivo.

GASPARETTO 6.5 – Il gol al 44’ che chiude la pratica e una giornata nel complesso tranquillissima che non lo vede mai andare in affanno. Sbaglia nulla, ogni pallone in area è preda del suo scalpo. Serve la riconferma anche in campionato. Meglio assolutamente centrale, da interno di difesa fatica.

GIANI 5.5 – La SPAL vince e convince, il capitano di oggi, invece, continua ad arrancare. A differenza di Gasparetto, il suo binario di competenza è quello di sovente preso di mira nei primi 45’. Con Rosina il momento di acclimatazione dura un’ora abbondante. Un’ammonizione, una punizione da dimenticare, un’altra che trova i guantoni di Grandi. E’ scivolato in panchina e nelle gerarchie dell’allenatore. Oggi ha dato l’impressione di risentirne.

ROSINA 6 – In fase difensiva è ancora un diamante grezzo, primi venti minuti di confusione, meglio dopo e più in generale se libero da compiti di marcatura con la licenza di spingere e crossare. Si fa notare per un paio di palloni messi egregiamente nel mezzo.

BELLEMO 6 – Classe 1995, è giovanissimo e ha dalla sua tantissime attenuanti così come ha ampi margini di crescita. Purtroppo incappa in una giornata da più ombre che luci. Tanti errori, tanta corsa ma non sempre utile al contesto dell’azione spallina, d’altronde giocando così poco fatica a trovare le giuste misure, così come l’affiatamento stesso con i compagni è tutto da costruire. Ha personalità, ragiona col pallone tra i piedi buttandolo mai via, ma deve imparare a saperne cosa fare nel minor tempo possibile altrimenti è solo estetica e poca concretezza. Mattioli dice che sarà il regista del futuro. Lo aspettiamo con fiducia.

CAPECE 6.5 – Dovesse partire (Arezzo?) lascerebbe un buon ricordo. Partita molto intelligente, direzione d’orchestra pressoché impeccabile, testa alta, faro autentico del centrocampo anche se ci piacerebbe vederlo osare di più. Da un suo angolo nasce l’incornata di Gasparetto per la seconda marcatura, poi delizia i trecentocinquanta presenti con un filtrante per Veratti e lo mette a tu per tu con Grandi. Con lui in campo il gioco della SPAL oggi ha acquistato un maggior ritmo.

LANDI 5.5 – Conferma di non attraversare un momento brillantissimo. Giù di tono, propositivo e generoso come sempre ma confusionario, dà la sensazione di voler strafare agli occhi dell’allenatore che al momento non lo vede favorito nelle gerarchie per una maglia da titolare. Va alla conclusione per tre volte ma in altrettante è murato. Deve tornare quello di inizio stagione. La SPAL ha bisogno assoluto di lui.

VERATTI 7 – Partiamo dai due punti di sutura che si guadagna nel primo tempo dopo uno scontro fortuito con Stevanin ma che, nonostante tutto, non lo mettono fuori gioco. La sua gara è stoica: si fa subito notare per una punizione guadagnata a inizio partita dopo un bellissimo scambio con Landi, poi arriva il gol su cross di Lazzari. Ma il suo è un incontro di grande intelligenza che va oltre la semplice marcatura, riuscendo a strappare applausi anche per il costante aiuto in fase di ripiegamento e il pressing continuo. Sta bene e vorrebbe giocare di più. Se è quello visto oggi ha pieno diritto ad ambire a una maglia da titolare.

(ZIGONI 6) – Presenza senza infamia e senza lode al centro dell’attacco spallino. Fa salire la squadra. Non tira mai ma in compenso coglie involontariamente in pieno viso il direttore di gara stordendolo nel tentativo di spazzare. Per fortuna si riprende.

FINOTTO 6 – Gara tutto cuore per questo esterno lombardo finito suo malgrado al centro di voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Ferrara (Forlì?). Lotta su ogni pallone con grandissima intelligenza facendo salire la squadra e riuscendo a essere, alla distanza, prezioso sostegno di Veratti. Ogni tanto si perde tra le maglie dei non integerrimi difensori ospiti. Ma fa il suo.

(DI QUINZIO 6) – Quindici minuti o poco più di normale amministrazione dove l’obiettivo principale è mettere quanti più minuti possibili nelle gambe perché la condizione non è ancora brillante come ai bei tempi. Bello, nel finale, il passaggio in area per Pappaianni, prima prova da distanza siderale l’eurogol col pallone che prende però uno strano giro e si perde nei giardini dell’antistadio. Ma va benissimo così.

SEMPLICI 6.5 – Vincere aiuta a vincere e con alle viste il trittico Gubbio, Ascoli e Lucchese (con in mezzo la semifinale di andata di Coppa contro il Como) farlo contro un buon Bassano va benissimo così. Concede minuti importanti a Bellemo, saggia la voglia di mettersi in mostra di Veratti e quella di riscatto di Landi. Non prende gol da tre partite ufficiali. Gli si chiede continuità. Aspettando gli ultimi rinforzi.

BASSANO VIRTUS
Grandi 6; Semenzato 6, Ingegneri 5.5, Zanella 5, Stevanin 6; Davì 5.5, Cenetti 5 (dal 37’ s.t. Proietti NG); Cortesi 5.5 (dal 13’ s.t. Cattaneo 6), Nolè 6.5, Furlan 6 (dal 13’ s.t. Iocolano 6); Maistrello 5.5.