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Alla vigilia del match tra Ferrara e Omegna, abbiamo parlato dell’ottimo momento della Mobyt con Alberto Seravalli, vice allenatore dei biancazzurri. Come al solito molto disponibile, ci ha aiutato a fare il punto della situazione.

Alberto, nelle ultime sei partite i ragazzi hanno portato a casa cinque vittorie, un percorso invidiabile che ha proiettato la Mobyt ai piani alti della classifica. Come sta vivendo la squadra questo momento?
“La squadra in questo momento è molto consapevole del periodo che sta vivendo e vede che il lavoro quotidiano in palestra sta dando i suoi frutti. Ovviamente c’è un grande entusiasmo, ma tutti hanno sempre la testa rivolta al prossimo impegno, per affrontarlo con la giusta consapevolezza e carica”.

Ci sono stati cambiamenti tra i periodi burrascosi di qualche mese fa e oggi? È stata solo una questione mentale oppure ci sono state novità anche sul piano tecnico?
“A livello tecnico, a parte un paio di giochi in attacco nuovi, nella fase offensiva non è cambiato nulla in termini radicali. Per quanto riguarda la difesa sono state inserite delle regole nuove, figlie delle idee di coach Martelossi: l’attenzione è stata posta più sull’aspetto mentale, soprattutto in trasferta, preparandosi sempre ad affrontare le situazioni peggiori o più difficili, ragionando possesso dopo possesso, restando sempre concentrati senza deprimersi per un errore o esaltarsi per un canestro fatto”.

Huff negli ultimi tempi ha dato segnali di miglioramento, anche se ancora non è riuscito ad avere continuità. Castelli invece sembra ancora lontano dai suoi standard migliori. Secondo te qual è il motivo di ciò?
“Huff sta procedendo nella sua crescita come rookie al primo anno fuori dal college, soprattutto sta riuscendo a capire che le sue qualità lo possono rendere utile e decisivo in tanti aspetti del gioco, tra cui difesa, rimbalzo d’attacco e contropiede, non solo e per forza nella realizzazione a metà campo. Castelli ha avuto un periodo segnato da due attacchi influenzali che lo hanno costretto al riposo, interrompendogli la continuità di allenamento, Ogni giorno in palestra lavora seriamente con l’obiettivo di migliorarsi e già il suo impatto a Latina è stato decisivo. Penso che già dalla prossima gara contro Omegna vedremo una grande reazione in lui”.

La partita dell’andata è stata caratterizzata dai soliti cali di tensione che si sono visti molte volte in questa stagione. Com’è cambiata la situazione ora?
“I cali di tensione sembrano essere una caratteristica genetica di questo gruppo, ma l’esperienza si sta facendo largo. Stiamo imparando che non serve deprimersi dopo un errore o due giocate di talento degli avversari, ma bisogna compattarsi e giocare più intensi e determinati. In questo momento della stagione tutte le squadre si stanno giocando qualcosa di importante, riuscire ad avere continuità nella concentrazione e nella fiducia sarà fondamentale”.

Per finire, il loro record in trasferta di Omegna ammonta a una vittoria e nove sconfitte. Pensi che questo possa giocare a vostro favore?
“Omegna è una squadra molto giovane, ma con grandissimo talento individuale ed esuberanza fisica. La loro gioventù spesso fa sì che subiscano alcuni parziali importanti, ma a loro volta possono colpire in tanti modi diversi. Le statistiche e i record fuori casa non contano in questo”.