Nel mercoledì di Coppa la SPAL perde in casa contro il Como per 2-0 e lo fa giocando senza dubbio la peggiore partita dall’arrivo di mister Semplici. Una prestazione da dimenticare quella fornita dai biancazzurri davanti a oltre 600 e indomiti spettatori, ma quel che più preoccupa è un passo indietro importante sul piano del gioco e dell’intensità. Per guadagnare la finale adesso servirà un’autentica impresa tra due settimane in riva al lago.
Sin dalle prime battute si capisce che il Como, nonostante le molte assenze (Ardito, Fautario, Ganz e Giosa tra gli altri e con Le Noci confinato in panchina) ha tutte le intenzioni di onorare fino in fondo la manifestazione. E la SPAL sembra tutt’altro che in giornata di grazia, eccezion fatta per il vivacissimo Rovini. Per due volte Giani salva su De Sousa con Rosina tagliato fuori dagli avanti lariani e un colpo di testa sopra la traversa di Veratti è tutto quello che i biancazzurri sanno produrre prima del gol di Scapuzzi poco dopo il quarto d’ora: retropassaggio non dei migliori di Landi ma Albertoni rimane colpevolmente a metà strada e la punta comasca è abile a involarsi, dribblare il maldestro tentativo di riparare all’indecisione dell’estremo spallino e depositare la sfera in rete. E’ il gol del vantaggio. La SPAL, colpita a freddo, è in ambasce ma il Como non ne approfitta e sbaglia clamorosamente il colpo del k.o con l’ex di turno Lebran che alza sopra la traversa la conclusione di Scapuzzi respinta da Albertoni. Rovini predica nel deserto, Veratti non è in giornata, ma è tutta la squadra a non girare. L’azione più bella al 39’ quando Gentile si inventa slalomista d’eccezione e supera tre uomini prima di crollare sotto i colpi di Curti due metri fuori l’area di rigore: la punizione di Rovini buca la barriera ma è troppo debole. Il Como riprende in mano le fila del discorso nel finale di tempo: palo clamoroso di Rolando dopo aver eluso ancora il troppo timido Rosina. Il riposo arriva come una manna dal cielo per i colori di casa. Tutto da rifare. A parte Rovini, con Bertotto nelle vesti di cittì della selezione Under 21 di categoria spettatore interessato sulle tribune del ‘Mazza’.
La ripresa inizia sulla falsariga della prima frazione con il Como sugli scudi che avrebbe la possibilità di chiudere la partita con l’imprendibile Rolando, ma Albertoni si riscatta parzialmente e manda in angolo. Nel mentre che la SPAL è costretta a cambiare Silvestri e Filippini per infortunio, il Como chiude la pratica al 20’: Giani scivola malamente e Rolando mette in mezzo un pallone che Cristiani deve solo depositare in porta. Prova a reagire la squadra di Semplici: Veratti e Gentile nel giro di un minuto si mangiano il gol che avrebbe potuto riaprire l’incontro, poi però la sfortuna si accanisce sugli uomini di casa nostra e anche Albertoni deve alzare bandiera bianca a causa di un problema muscolare e in porta va Menegatti. Anche Landi e Aldrovandi non sono al meglio della condizione e si vede, Rovini non può avere i 90’ nelle gambe e allora anche quella vivacità della prima frazione ben presto svanisce. In campo c’è solo il Como che mette così in cassaforte la finale della manifestazione. Per la SPAL solo rimpianti e qualche inevitabile mugugno che piove dalle tribune.
SPAL-Como 0-2 (0-1)
SPAL (532): Albertoni (dal 26’ s.t. Menegatti); Landi, Silvestri (dal 7’ s.t. Gasparetto), Aldrovandi, Giani, Rosina; Gentile, Bellemo, Filippini (dal 7’ s.t. Nava); Veratti, Rovini. A disp.: Finotto, Gerbaudo, Pappaianni, Zigoni. All.: L. Semplici.
COMO (442): Crispino; Ambrosini, Curti, Lebran, Rinaldi (dal 38’ s.t. Barlocco) ; Rolando (dal 21’ s.t. Marconi), Fietta, Berardocco (dal 27’s.t. Corticchia) Cristiani; , De Sousa, Scapuzzi. A disp.: Falcone, Cassetti, Defendi, Le Noci. All.: C. Sabatini.
ARBITRO: Mainardi di Bergamo (Assistenti: Malacchi e Mariani).
MARCATORI: 17’ p.t. Scapuzzi (C) e 20’ s.t. Cristiani (C).
AMMONITI: Berardocco (C), Ambrosini (C), Filippini (S), Curti (C), Aldrovandi (S) e Marconi (C).
NOTE: giornata serena e fredda, 627 spettatori. Angoli 5 a 2 per il Como. Recupero: 0’ pt e 3’ st.