La SPAL resta in campo fino all’errore che spiana la strada al Como. Rovini si è rivelato l’unico in grado di infastidire i lariani finché la condizione lo ha retto. Difesa in difficoltà per l’intera partita, zero idee in mezzo al campo, infortuni e scelte errate del mister nel bilancio di fine gara.
ALBERTONI 5- “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Purtroppo il giovane portiere va all’incontro con l’orrendo retropassaggio di Landi, ma poi ci ripensa e resta a mezza via aprendo la strada al vantaggio lariano di Scapuzzi. Si riscatta parzialmente con un gran colpo di reni nella ripresa a negare la gioia del gol all’ottimo Rolando. Esce per infortunio muscolare.
(dal 25’s.t. MENEGATTI 6)- Entra a partita compromessa e mostra il suo occhio nero rimediato in allenamento. Ordinaria amministrazione con un paio di prese alte.
LANDI 5 – “Ma che ci faccio qui?” sembra chiedersi smarrito nel suo personale road movie lungo la fascia destra. Prende palla, due-tre tocchi lungo la linea, poi ritorna indietro. In fase di copertura soffre Scapuzzi e Cristiani. Divide le colpe con Albertoni sul primo gol del Como, retropassaggio debole e prevedibile. Giocatore fuori ruolo e con motivazioni al minimo. Non è tutta colpa sua. Unico lampo: al minuto ventiquattro della ripresa serve un assist al bacio ‘ciccato’ da Gentile.
SILVESTRI 5.5- I fantasmi di Ascoli non svaniscono in un paio di giorni. Al 21’ si fa trovare fuori posizione con Aldrovandi, lasciando campo aperto a Scapuzzi vanamente inseguito da Landi, poi sulla respinta Lebran manca il tap-in. Poco dopo esce palla al piede e prova a rilanciare il contropiede, ma è poco preciso il suo passaggio per Veratti. Quando sembra aver preso le misure ad un comunque opaco De Sousa esce per un problema muscolare che lo terrà fuori più di una settimana.
(dal 7’s.t. GASPARETTO 5.5) – Gettato nella mischia al posto dell’infortunato Silvestri. Chiamato a dar tranquillità al reparto difensivo, non assolve in pieno il compito. Pallone allontanati con troppa fretta. Sul gol del raddoppio non è l’unico ad osservare la traiettoria disegnata da Rolando per la testa di Cristiani.
ALDROVANDI 5 – De Sousa è un cliente scomodo per il giovane difensore scuola Chievo. La verve dell’italo-brasiliano a dire il vero dura poco, ma non per i meriti del numero sei spallino che vive una giornata in affanno. Esce a vuoto al 21’ sull’imbucata di Berardocco per Scapuzzi, poi quando prova a pressare alto va in difficoltà tra i rapidi scambi lariani. Anche in avanti non è fortunato impattando male una punizione al bacio di Rovini. Non allontana mai la sfera con decisione, favorendo i tiri da fuori degli ospiti. In fase di impostazione sbaglia quasi tutto e insistendo anche in uscite palla al piede che innescano contropiedi avversari. Si perde il tuffo di Cristiani sulla seconda rete. Chiude la sua giornata storta con un giallo per aver allargato il braccio sulla corsa di Rinaldi.
GIANI 5.5- Il capitano sbanda ripetutamente per l’intera partita e ne combina tante in coppia con Rosina e Aldrovandi, Scapuzzi e Rolando sembrano imprendibili. Ma se la SPAL non capitola nei primi dieci minuti è per lo scalpo del capitano che anticipa per ben due volte De Sousa.
ROSINA 5 – Il giovane esterno spallino sente l’aria carnevalesca e gioca al “Wile E. Coyote e Beep Beep” con il pari età Rolando che ovviamente interpreta la parte del rapido pennuto. Si cala meglio nella parte l’esterno cresciuto nel settore giovanile della Samp chiudendo la sua partita con un palo, un assist e un intervento miracoloso di Albertoni. Rosina come Wile Coyote non riesce a fermare Beep Beep Rolando, ma non prova nemmeno ad inventarsi qualche stratagemma per riuscirci.
GENTILE 5.5 – A Beaver Creek si stanno svolgendo i Mondiali di Sci. Al 39’Gentile inizia la sua manche di slalom saltando ben quattro avversari per poi venir steso al limite da Curti. Purtroppo resterà l’unica fiammata dell’ex Savona, condizionato anche da una nottata travagliata dal punto di vista fisico, cala alla distanza. Nel mezzo tanta grinta quanta confusione. Fuori dal gioco nella ripresa quando si divora l’1-2 ciccando la sfera a due metri dalla porta.
BELLEMO 5.5 – Lento e scolastico nel primo tempo. Come prova ad osare arriva l’errore che ne riduce l’ardore. Ci mette più grinta nella ripresa e un assist in profondità per Rovini non ha fortuna. Fagocitato dai mediani Fietta-Berardocco e relegato all’anonimato dai rilanci lunghi delle proprie retrovie.
FILIPPINI 5.5 – L’agonismo non gli manca, ma non ha la precisione dei giorni migliori. Da il via ad un contropiede De Sousa-Scapuzzi, ma per fortuna dei biancazzurri, l’ex Oldham Athletic non infierisce. L’ammonizione inutile per una spallata a Lebran nella metà campo lariana denota scarsa lucidità, lascia per guai fisici.
(dal 7’s.t. NAVA 5.5) – Esordisce con un bel cross dritto dritto tra le braccia di Crispino. Non dà il cambio di marcia, perché Rinaldi e Cristiani passano con facilità, ma non è il peggiore del pacchetto arretrato.
ROVINI 6 – L’unico a salvarsi. Eppure lui non è soddisfatto della propria prestazione. Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe e questo si nota. Perché la differenza tra il primo e secondo tempo dell’ex Empoli è abissale. L’unico a voler mettere in dubbio le scelte del mister in vista del campionato. Inizia a mille, con personalità, chiama la palla e prova ad accentrare su di sé gli avversari per poi smistare palloni filtranti. Aziona il suo mancino su due punizioni che potevano aver miglior sorte, mentre sono deliziosi gli inviti su corner e piazzati non sfruttati dai compagni. L’unica conclusione è respinta da Bellemo. Effettua una gran giocata quando con una ripartenza palla al piede dalla propria area, chiuso da tre avversari, si libera, alza la testa e pennella dalla parte opposta per Gentile, poi anticipato. Ha i numeri per far bene.
VERATTI 5 – Il bomber di Coppa ha le polveri bagnate. Ha due grosse occasioni per tempo entrambe malamente non sfruttate. Si sbatte meno rispetto ad altre apparizioni nella competizione. La mancata cessione a gennaio potrebbe aver condizionato negativamente il suo morale già non certo alle stelle.
All.: SEMPLICI 5 – Dopo la buona prestazione contro l’Ascoli arriva un inaspettato passo indietro dal punto di vista del gioco e dell’agonismo. Nel secondo tempo è mancata totalmente la reazione. L’allenatore a fine gara ammette le sue responsabilità. Giocatori fuori ruolo (Landi) e condizione (Silvestri, Filippini, Gentile, Landi) assieme ad errori individuali (Albertoni, Landi, Rosina) completano la ricetta della frittata. Dopo la vittoria con il Bassano contava di avere diciotto titolari, per sua stessa ammissione qualcuno si è perso dopo la gara di oggi. Occorre ritrovare la prestazione di Ascoli e il risultato di Bassano per far bene a Lucca. Per centrare la finale di Coppa servirà un miracolo al Sinigaglia. E il tecnico toscano dovrà badare a cose concrete.
Como (442): Crispino 6; Ambrosini 6, Curti 6, Lebran 7, Rinaldi 6.5 (dal 38’s.t. Barlocco s.v.); Rolando 7.5 (dal 21’s.t. Marconi 6), Fietta 6.5, Berardocco 7 (dal 27’s.t. Corticchia 6), Cristiani 7; Scapuzzi 7, De Sousa 6. All.: Carlo Sabatini 6.5.