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A poco meno di quattro anni dall’addio alla Legadue, Ferrara può dire di essere tornata nel basket che conta. Battendo Ravenna davanti a oltre 3000 spettatori (record stagionale per il PalaHilton Pharma) i biancazzurri hanno infatti centrato aritmeticamente l’obiettivo, esaltando una tifoseria che ora inizia per davvero a sognare in grande. I romagnoli, primi in classifica si sono dovuti arrendere ad una formazione agguerrita, che ha messo in campo qualità e quel pizzico di sicurezza che era mancato in avvio di campionato. Quando la Mobyt è in forma può giocarsela con tutti e la gara di oggi ne è stata la prova.

La partita comincia nel frastuono delle tribune gremite (molto bella la coreografia dei tifosi biancazzurri): il gioco è subito energico. Huff difende la fisicità di Singletary mentre nel pitturato sono subito scintille tra Foiera e Benfatto. Hasbrouck ingrana velocemente la marcia, a metà primo quarto sono suoi 6 dei 10 punti di Ferrara.  Dal canto suo Ravenna ci mette la difesa forte che spesso sfocia in buone transizioni offensive, in più i giallorossi fanno girare bene la palla e trovano con continuità l’uomo smarcato. La prima frazione di gioco si conclude con la bomba di Hasbrouck che porta il tabellone sul 17-17. L’impatto del secondo quintetto della Mobyt è prorompente, le palle rubate da Amici e Bottioni vengono finalizzate da capitan Ferri e Casadei e Ferrara assesta il mini-break di 7-0. L’arbitraggio si fa protagonista: qualche fischiata dubbia (da entrambe le parti) ferma l’impeto della Mobyt. Le triple di Raschi e Holloway riportano i ravennati alle calcagna di Ferrara: l’Acmar difende con le unghie il primo posto in classifica ma subisce il contro-sorpasso biancazzurro dopo la bomba di Hasbrouck e l’assist pregevole di Bottioni che lancia Huff in contropiede. Si va negli spogliatoi sul 38-34.

In avvio di terzo quarto Ravenna ritrova energia in difesa: i padroni di casa devono sudarsi ogni possesso ma l’intensità del gioco carica gli estensi. Prima Ferri poi Castelli e Huff segnano dietro l’arco dei tre punti e portano il vantaggio in doppia cifra, dopo 5 minuti di gioco il punteggio è di 56-45. Castelli è protagonista di un ottima tranche di gara: oltre alla grande prestazione in attacco (13 segnati) difende con efficacia su Singletary. Anche Ferri mette in campo tutta la sua qualità: il capitano oltre a pungere dalla lunga gestisce il pallone come un vero ammiraglio. Gli ultimi dieci minuti sono tutti da giocare e Amici si accende: due palle rubate in due minuti che pesano quanto i 7 punti sul referto. Ravenna però non è dell’idea di mollare, Tambone e Foiera riducono il vantaggio fin sul -7. La Mobyt tiene duro nonostante le incursioni di Rivali e Holloway e raggiunge l’ultimo minuto sul 78-73. Singletary, dimenticato inspiegabilmente nell’angolino, mette la tripla che riporta Ravenna sul -2 ma con 10 secondi sul cronometro Hasbrouck segna i due liberi che consegnano di diritto la vittoria ad una Mobyt corale, sempre col naso avanti anche alla prima classifica. La festa può così cominciare, in attesa di nuove emozionanti sfide per il futuro.

MOBYT FERRARA – ACMAR RAVENNA 80 – 76
(17-17); (38-34); (62-48)

MOBYT FERRARA: Bereziartua ne, Huff 8, Bottioni 2, Castelli 13, Amici 7, Ferri 14, Casadei 2, Sita ne, Benfatto 8, Pipitone 4, Verrigni ne, Hasbrouck 22. All.re Martelossi.
ACMAR RAVENNA: Holloway 15, Amoni 4, Cicognani 6, Rivali 13, Raschi 9, Grassi, Tambone 7, Foiera 9, Battaglia ne, Singletary 13, Seck ne. All.re Martino.
ARBITRI: Materdomini, Wassermann, Salustri.