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I due gol che servivano alla SPAL per ribaltare il risultato della semifinale d’andata di per sé sono arrivati. Peccato non siano stati ritenuti validi dalla terna arbitrale che ha diretto il match contro il Como al “Sinigaglia”. In riva al lago la squadra di Semplici ha dimostrato di volerci quantomeno provare, giocando meglio dei lariani, e può dire di essere stata sfortunata. Ai punti però si vince solo nella boxe: il risultato finale di 0-0 chiude l’esperienza di Coppa della SPAL e consegna al Como la finale contro una tra Cosenza e Pontedera.

Lo spirito e soprattutto il gioco con cui i biancazzurri affrontano l’impegno è di segno decisamente diverso rispetto a quello visto nella gara di andata: fin da subito si vede infatti una squadra propositiva e decisa a giocarsi le sue carte, senza troppo da perdere. D’altra parte non c’è altra ricetta per provare a ribaltare lo 0-2 incassato al Paolo Mazza. Da parte sua il Como non sembra avere particolare interesse a spingere sull’acceleratore e accetta di lasciare il comando delle operazioni alla SPAL, con la speranza di pungerla in contropiede. Per la verità le cose più interessanti dei lariani arrivano dai calci piazzati, come al 13′ quando Scapuzzi si infila tra Silvestri e Gasparetto e devia di testa senza però inquadrare la porta. Un’altra punizione diventa oggetto di discussione poco dopo: Gerbaudo viene messo giù al limite dell’area e si incarica della battuta con la collaborazione di Togni. Il suo sinistro si rivela imprendibile per Falcone, ma l’esultanza dura poco visto che il signor Giua di Pisa annulla. La ragione? una trattenuta ai danni di un difensore in barriera da parte di un giocatore della SPAL. Episodio sicuramente da rivedere. Segnare un gol vorrebbe dire mettere almeno un po’ di paura ai padroni di casa: Togni e compagni lo sanno e continuano a provarci. Al 25′ la deviazione aerea di Veratti su cross pennellato dal brasiliano trova l’intervento di Falcone. Il portiere lariano deve fare gli straordinari tre minuti più tardi con una respinta sul colpo di testa ravvicinato di Landi, propiziato da un bel cross di Rosina. Il Como non si scompone e poco dopo la mezz’ora rischia di lucrare sulla cronica debolezza della SPAL sulle letture difensive dei calci piazzati. Sugli sviluppi di un corner viene infatti lasciato libero Rinaldi che per poco non trova la porta con un sinistro al volo. La lista delle recriminazioni per la SPAL si allunga ulteriormente in chiusura di frazione, quando un passaggio in area di Veratti impatta sul braccio di Giosa: l’arbitro dissipa le proteste, valutando come involontario il contatto.

L’avvio di ripresa promette bene, visto che nello spazio di un paio di minuti si vedono prima un sinistro fuori misura di Scapuzzi e poi un colpo di testa di Silvestri sopra la traversa. Il copione rimane lo stesso del primo tempo, anche se a ritmi decisamente più bassi. La SPAL continua a farsi preferire per la qualità del gioco, ma non riesce a innescare le punte. Per vedere una conclusione bisogna aspettare il 22′ e anche qui non mancano le polemiche. Finotto insacca di testa con un perfetto inserimento sulla punizione calciata da Togni, ma l’assistente di linea ravvisa un fuorigioco quantomeno dubbio. Due gol fatti, nessuno convalidato: viene spontaneo pensare che per la SPAL non sia giornata. A insinuare qualche dubbio ci prova Falcone con una presa difettosa su un cross di Giani, Finotto però non riesce a sottrargli il pallone e guadagna solo un calcio d’angolo. E’ l’ultimo vero sussulto di una partita tutto sommato gradevole, ma non esaltante. La SPAL, per quanto mostrato al Sinigaglia, può dire di essere uscita a testa alta dalla competizione. I rimpianti riguardano la sciagurata gara d’andata.

Como-SPAL 0-0

COMO (4231): Falcone; Ambrosini, Lebran, Giosa, Marchi (dal 29′ s.t. Berardocco); Castiglia, Corticchia; Casoli, Scapuzzi (dal 21′ s.t. Le Noci), Rinaldi (dal 17′ s.t. Fautario); Defendi. A disp.: Crispino, Marconi, Ganz, Maritato. All.: Sabatini.

SPAL (352): Menegatti; Silvestri, Gasparetto, Giani; Landi, Bellemo (dal 29′ s.t. Zigoni), Togni, Gerbaudo, Rosina (dal 19′ s.t. Lazzari); Finotto, Veratti. A disp.: Ranieri, Gentile, Pappaianni, Rovini. All.: L. Semplici.

Arbitro: Giua di Pisa
AMMONITI: Lebran (C), Gerbaudo (S), Fautario (C), Castiglia.
NOTE: giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni. Angoli: 3-3; Recuperi: 0′ pt, 4′ st