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Per Alberto Martelossi è arrivata un’altra vittoria dopo una partita spigolosa e sofferta. Il coach biancazzurro non può che essere soddisfatto della prestazione.

Coach, si può dire che il match di oggi fosse… doppio. Da un lato la sfida a Tortona, dall’altro la necessità di non pensare ai problemi societari insorti in settimana.
“Sì, ma in questa sede è meglio parlare prima di tutto della partita. L’avversaria di oggi è una squadra un po’ strana, in grado di andare a vincere in trasferta su campi difficili, ma che ogni tanto ha dimostrato di non saper fare a vincere le gare più semplici. La seconda parte di gara è stata molto difficile e fisica. L’avevo detto ai ragazzi, ci sono stati contatti duri da entrambe le parti e agonismo a livelli stellari. Da parte nostra siamo riusciti a rimanere compatti, senza perdere la testa e soprattutto il feeling con il canestro anche contro la loro difesa che passa velocemente dalla zona all’uomo e che ha messo in difficoltà diverse grandi squadre. In generale quindi sono molto contento di come i miei ragazzi hanno affrontato la gara tenendo anche conto del fatto che nel secondo tempo le rotazioni erano più corte a causa degli infortuni”.

Quanto è stato importante vincere una partita contro una diretta concorrente per i playoff?
“Oggi, come dicevo poco fa alla squadra, abbiamo vinto una partita da playoff per quanto riguarda l’intensità, i contatti e il gioco in generale. Adesso il problema è arrivarci a questi playoff. Speriamo di non aver lavorato invano e che la vittoria di oggi ci serva anche per il futuro. Ribadisco però, che a livello difensivo non è sempre possibile adattarsi all’avversario che si ha davanti, dobbiamo essere più bravi in futuro nell’imporre il nostro ritmo difensivo. Questa è una squadra pericolosa, andando a giocare faccia a faccia, punto a punto, non sempre se ne viene fuori bene. Nella prima metà di gara abbiamo rischiato di più, nella seconda siamo stati più bravi a mantenere la partita all’interno dei binari che volevamo darle, anche se non abbiamo mai accumulato un vantaggio importante. In questo senso voglio segnalare che però non è dovuto solo ad una mancanza di cattiveria da parte nostra, ma anche da un pizzico di sfortuna perché ricordo bene almeno cinque azioni in cui una nostra ottima difesa è stata vanificata da un tocco fuori a rimbalzo, da un tiro all’ultimo secondo”.

Per diversi mesi si è parlato del fatto che questa squadra avesse quei famosi tre giocatori per un solo ruolo e che sarebbe stato un limite. Questa sera però, Amici, Castelli e Casadei erano in campo assieme.
“Questo è un ottimo segnale, soprattutto per loro perché così capiscono che ogni singolo è utile a questa squadra. Ovviamente però, speriamo che non ci debbano essere ogni volta due infortuni per realizzare questa affermazione”.