A due passi dal prato dei Miracoli, la piazza che ospita tra le altre cose la Torre di Pisa, la SPAL coglie un’altra straordinaria vittoria, la sesta di fila e alimenta così il sogno di un altro miracolo, tutto di marca sportiva. La squadra di Semplici ha fatto la partita che doveva fare al cospetto di un avversario forte ma confuso, capitalizzando pienamente le poche occasioni capitate tra i piedi dei suoi attaccanti. Magari per i playoff è tardi, ma nel frattempo la SPAL è quinta in classifica, appaiata proprio al Pisa che vede allontanarsi la prospettiva degli spareggi malgrado il titolo di favorita.
L’aria di contestazione dell’Arena Garibaldi contribuisce fin da subito a spingere l’undici di Amoroso, che nei primi minuti si mostra aggressivo e propositivo. I nerazzurri si trovano di fronte una SPAL compatta, accorta, determinata, che di fatto concede solo uno sterile predominio territoriale. Nei primi quindici minuti di gioco l’unico tiro si deve a Sini e non è granché. Il primo varco che la SPAL concede, al 21′, rischia di essere fatale: Arma si incunea tra Cottafava e Silvestri sfruttando una trappola del fuorigioco malfunzionante e si presenta al cospetto di Menegatti. Il portiere oscura lo specchio della porta e respinge il destro dell’attaccante marocchino, per una parata che vale un gol. Il rimpallo capita sui piedi di Napoli che spreca malamente da posizione favorevole. Il numero undici, già non proprio popolare tra i tifosi pisani, attira a sé ulteriori antipatie favorendo l’azione che spacca la partita. Per la SPAL. Capece strappa la palla dai piedi di Napoli al limite della propria area e lancia Finotto per uno scatto degno di un quattrocentista: lo sprint è vincente, perché l’attaccante spallino brucia Pellegrini e serve al centro Zigoni che controlla e deposita in rete. Delirio spallino, un tiro e un gol: meglio di così è davvero difficile. Il pubblico di casa reagisce come fosse abituato a simili rovesci e non si scompone più di tanto, mentre in campo gli uomini di Amoroso sembrano squagliarsi, smarrendo quel poco di spirito combattivo mostrato nella prima mezz’ora. Nava allora prova a incrementare il fatturato con un destro dalla distanza, ma non trova la porta.
Il Pisa rientra dagli spogliatoi consapevole di dover fare una partita diversa, ma sembra lontano parente del collettivo che appena una settimana fa aveva favorevolmente impressionato a Reggio Emilia: la SPAL ringrazia e continua a fare la sua partita con accortezza e tranquillità, puntando al contropiede quando possibile. Dalla Nord i tifosi locali gridano: “Mister facce entrà, giochiam noi ultrà” e forse Amoroso inizia a prendere in considerazione simile eventualità dopo aver visto il folle retropassaggio con cui Costa per poco non mette in porta Zigoni. Pelagotti interviene e manda in tribuna. Per tutto il resto c’è Finotto: l’attaccante trevigiano è in serata di grazia e al 13′ ingaggia un altro testa a testa in velocità con Sini che termina con un destro debole tra le braccia del portiere. La SPAL si convince di poter fare bottino pieno, magari chiudendo in anticipo il discorso. Magari con uno schema su calcio di punizione come quello che porta al cross Di Quinzio, peccato che Zigoni non arrivi all’appuntamento col pallone a due passi dalla linea. Un errore che potrebbe valere una punizione da parte del dio del pallone, visto che Arrighini viene lasciato libero di colpire di testa a pochi passi da Menegatti, su una delle poche vere distrazioni del reparto arretrato spallino. L’attaccante nerazzurro però colpisce al rovescio, di fatto liberando l’area al posto di un difensore avversario. Di fatto è l’ultima emozione di una partita che la SPAL conduce in porto con il piglio della squadra matura. Per un’altra settimana Ferrara può sognare: resta un mese di campionato in cui divertirsi per davvero.
PISA-SPAL 0-1 (0-1)
PISA: Pelagotti; Pellegrini, Sini, Paci (dal 38′ s.t. Mandorlini), Costa; Iori, Misuraca; Finocchio (dal 31′ s.t. Frediani), Napoli (dal 11′ s.t. Arrighini), Floriano; Arma. A disp.: Adornato, Ricciardi, Beretta, Caponi, Arrighini. All.: C. Amoroso.
SPAL: Menegatti; Gasparetto, Cottafava, Silvestri; Lazzari, Gentile, Capece, Di Quinzio (dal 46′ s.t. Togni), Nava (dal 8′ s.t. Giani); Finotto, Zigoni (dal 32′ s.t. Rovini). A disp.: Albertoni, Filippini, Gerbaudo, Veratti. All.: L. Semplici.
Arbitro: Vesprini di Macerata (ass.ti: Rossi e Li Volsi)
RETI: 36′ p.t. Zigoni (S).
AMMONITI: Nava (S), Lazzari (S), Mandorlini (P).
NOTE: serata mite, campo in buone condizioni. Angoli: 3-3. Recuperi 2′ pt, 3′ st