Al termine del match tra Ferrara e Latina abbiamo raccolto le impressioni a caldo di un’entusiasta Alberto Martelossi.
Coach, il coro alla fine della partita era “Martelossi portaci in Europa”. Per un allenatore com’è raggiungere il secondo posto dopo una stagione del genere?
“Una grande soddisfazione, dato il livello molto alto del campionato e la partita di oggi è l’emblema della nostra stagione. Una partita tirata, non c’era niente di scontato. Oggi dovevamo essere noi a ringraziare l’ambiente che ci ha dato tanto, anche se tenere sul piano mentale era difficile. Abbiamo finito in bellezza”.
La squadra ha dimostrato un temperamento importante, un atteggiamento da play-off.
“Sì, anche se non siamo stati brillanti, i nostri giocatori hanno risposto con tenacia alla sfida. All’intervallo non avevamo certezze sulla situazione di Hasbrouck e di Castelli, le rotazioni si sono accorciate drasticamente. Fortunatamente anche dalla panchina abbiamo messo in campo qualità e convinzione”.
Domani giocherà la Gold, farà il tifo per qualcuno?
“Dal punto di vista tecnico tiferò Ferentino, una delle squadre più impegnative da affrontare nonostante la posizione in classifica”.
Ai play-off tanti vorrebbero Trieste contro la Mobyt, anche per lei sarebbe una sfida stimolante?
“Indipendentemente dagli stimoli, l’importanza è avere l’atteggiamento e la fame giusta per questo tipo di esperienza. Rimando i saluti e i ringraziamenti alle prossime partite, ricordo solo di aver detto a dicembre di essere venuto qui per trovare un filo conduttore con la squadra che allenai quattro anni fa. La formazione allora aveva ottime potenzialità e il miglior premio, per me e per tutti, è la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo ugualmente talentuoso che è riuscito a compiere una vera impresa”.