Otto di fila. Sono le vittorie della SPAL, che vince anche a Carrara e alimenta la folle corsa ai playoff che ora si fa più interessante che mai. Fino all’89’ minuto di Carrarese-SPAL sembrava tutto finito, poi due gol in pieno recupero hanno mandato in delirio i biancazzurri e i loro tifosi, per una vittoria che sa di impresa nonostante una prova non certo esaltante. Ma in questo momento a contare sono i punti e poco altro.
I punti-salvezza fanno gola alla Carrarese, che va subito al sodo e si propone di mettere in difficoltà fin da subito la SPAL grazie anche alla miglior conoscenza del terreno sintetico del “Dei Marmi”. La squadra di Remondina fa girare il pallone e cerca spesso il duo Cellini-Gherardi, ma tutto sommato nelle prime battute non ci sono grattacapi significativi per la retroguardia biancazzurra. Tuttavia qualche crepa nel reparto arretrato si intravede, come al 22′ quando Lazzari deve intervenire alla disperata per negare a Gnahorè una facile ribattuta da centro area dopo un’azione confusa sul settore destro. In avanti la SPAL fatica a tenere palla e le accelerazioni di Finotto vengono tutto sommato contenute. Al 25′ la Carrarese raccoglie i frutti dei propri sforzi: angolo battuto corto, cross di Gherardi e davanti a Menegatti spuntano per primi i 169 centimetri d’altezza di Cellini. L’attaccante si incunea in area piccola, alle spalle di Gasparetto, e appoggia in rete di testa. I difensori spallini reclamano un fuorigioco, l’arbitro non ascolta. Per vedere la SPAL riprendersi servono almeno un paio di minuti, lasso di tempo sufficiente a far rischiare ancora: Gherardi si beve Togni con una finta da manuale e scarica un sinistro violento su cui Menegatti è provvidenziale. La palla rimane lì e Gnahorè la cicca, favorendo il salvataggio da parte di Cottafava. Superato lo spavento, i biancazzurri provano ad imbastire una risposta, proprio mentre da Reggio Emilia arriva la notizia del vantaggio del San Marino. I tratti di una colossale occasione persa iniziano a delinearsi all’orizzonte e la SPAL non può accettarlo. Da parte sua la Carrarese cede l’iniziativa, rintanandosi in cinquanta metri. Sfondare il bunker degli uomini di Remondina si rivela non facile e infatti si arriva all’intervallo senza tiri in porta per la SPAL. Le uniche situazioni di pericolo si devono a un’accelerazione di Finotto, chiusa in corner e ad un colpo di testa di Gasparetto sul tiro dalla bandierina.
Per ribaltare la partita serve qualcosa di più, così al rientro dagli spogliatoi Semplici propone Filippini al posto di Bellemo per provare ad aumentare il dinamismo in mediana. L’atteggiamento generale della squadra è quello che ci si aspetta, infatti dopo appena quattro minuti Finotto crea la superiorità numerica a sinistra e mette al centro per Zigoni che però fallisce l’appuntamento col tocco decisivo a meno di dieci metri, complice un pallone leggermente arretrato. La Carrarese applica un catenaccio vecchia maniera e serve qualcosa di veramente speciale per spezzarlo. Ci prova Filippini a inventare al 17′, trovando il corridoio che mette Zigoni davanti a Zanotti: il sinistro dell’attaccante spallino però non è angolato a sufficienza e favorisce la parata del numero uno locale. Che pochi istanti più tardi, sul corner, si esibisce in un intervento da fenomeno respingendo il destro al volo scagliato da Cottafava. Il conto delle occasioni sfumate si ingrossa pericolosamente, così come aumenta l’ansia sugli spalti: il San Marino, in dieci, raddoppia sulla Reggiana e il Pisa continua a rimanere impantanato ad Ancona. Insomma, situazione ideale per la SPAL, peccato che al Dei Marmi non ci sia maniera di sfondare dalle parti di Zanotti. A poco meno di venti minuti dal termine Semplici manda dentro Rovini al posto di Capece e vara la trazione anteriore. Il nuovo modulo sembra richiedere un po’ di tempo per essere assimilato: la squadra si sfilaccia e per poco non favorisce la Carrarese che si affaccia di nuovo in avanti con un tiro dalla distanza di Castagnetti. Restano dieci minuti o poco più per tentare di salvare il salvabile: Semplici gioca anche la carta Veratti (al posto di Lazzari), ma ormai la sua SPAL ha perso il filo già da un po’. Quello dei biancazzurri sembra un assedio con armi spuntate, ma alla fine la ricompensa per l’impegno di Cottafava e compagni arriva. Appena pochi secondi dopo il novantesimo Filippini prova la botta dalla distanza, Zanotti respinge corto e consegna a Finotto la possibilità di insaccare a porta vuota. Il pari può andare bene, ma la vittoria è anche meglio: perché non provarci? Allora tutti avanti ed epilogo assurdamente entusiasmante per chi tifa biancazzurro: sull’ultima azione della partita la palla arriva a Giani al limite dell’area, il capitano non ci pensa su due volte e spara mettendo dentro. Delirio SPAL, delirio totale. Tutti in campo, tifoseria che impazzisce. Nel frattempo la Reggiana ha rimontato tre gol al San Marino, rovinando parzialmente la festa. Ma che importa? La folle corsa dei biancazzurri continua, la speranza è davvero l’ultima a morire.
Carrarese-SPAL 1-2 (1-0)
Carrarese (442): Zanotti; Berra, Massoni, Teso, Lancini; Brondi, Castagnetti, Gnahorè, Disabato (dal 33′ s.t. Beltrame); Gherardi (dal 41′ s.t. Sbraga), Cellini. A disp.: Anedda, Battistini, Di Nardo, Ademi, Merini. All.: Remondina.
SPAL (352): Menegatti; Gasparetto, Cottafava, Giani; Lazzari (dal 39′ s.t. Veratti), Capece (dal 28′ s.t. Rovini), Togni, Bellemo (dal 1′ s.t. Filippini), Di Quinzio; Finotto, Zigoni. A disp.: Albertoni, Gerbaudo, Landi, Silvestri, Veratti. All.: Semplici
Arbitro: Sig. Marinelli di Tivoli (ass.ti: Michieli e Nocenti).
RETI: 25′ p.t. Cellini (C), 46′ s.t. Finotto (S), 48′ s.t. Giani (S).
AMMONITI: Brondi (C), Zigoni (S), Gherardi (C).
NOTE: giornata grigia, campo sintetico. Angoli 3-4, recuperi 0′ p.t., 3′ s.t.
per la foto di copertina si ringraziano di cuore Carrarese FanClub e l’ufficio stampa della Carrarese Calcio