La Figc ha reso noti nel pomeriggio di mercoledì i termini per la presentazione delle domande di ripescaggio in serie A, serie B e Lega Pro. I criteri per il ripescaggio rimangono i medesimi stabiliti lo scorso 30 giugno, così come rimane in vigore il contributo straordinario che le società dovranno versare per essere ripescate. Cinque milioni di euro per chi ambisce alla serie A, un milione per le pretendenti alla B e 500mila euro per chi vuole prendere parte alla Lega Pro.
Le domande di ripescaggio andranno presentate entro le 19 del prossimo 27 luglio: questo significa che per conoscere gli organici dei vari campionati bisognerà attendere almeno la fine del mese, se non agosto, quando il Consiglio Federale si riunirà di nuovo. Con la Coppa Italia che prenderà il via il 2 agosto.
Quello che però interessa maggiormente i tifosi biancazzurri è se la SPAL presenterà o meno domanda di ripescaggio per il campionato cadetto, visto che non più tardi di venti giorni fa l’ipotesi era stata quantomeno presa in considerazione dalla proprietà. La risposta sembra essere “No”, seppure con riserva. A spiegare come stanno le cose ci ha pensato Simone Colombarini, direttamente dalla sede del ritiro a Camporosso in Valcanale: “Al momento non prendiamo in considerazione la presentazione della domanda perché quella del ripescaggio in B ci sembra un’eventualità molto, molto difficile. Per come stanno le cose in questo momento sarebbe tempo perso, principalmente per i pochi posti a disposizione e poi perché davanti a noi ci sono diverse squadre decisamente più avvantaggiate in graduatoria. Da quanto ho avuto modo di capire si libereranno due posti nella migliore delle ipotesi, per cui credo assisteremo a delle riammissioni più che a dei ripescaggi. Detto questo, fino al 27 luglio c’è tempo, terremo comunque d’occhio la situazione nel caso ci fossero sviluppi inattesi”.