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Se da un lato Jordan Losi è il classico giocatore che per gli appassionati di basket non ha bisogno di presentazioni, dall’altro c’era molta curiosità per sentire le prime parole da biancazzurro dell’ex playmaker di Tortona. Losi, classe 1980, è stato definito dal gm John Ebeling “un elemento fondamentale, dal carattere vincente”. Poi, nella rovente sala stampa del Pala Hilton Pharma, la parola è passata al diretto interessato: “Dopo le dichiarazioni a caldo del mese scorso posso dire di essere felice di giocare qui. Sono consapevole della responsabilità del mio ruolo, ci si aspetta molto da me, ma alla fine l’importante è sempre il gruppo. Stiamo costruendo una squadra fatta di giocatori forti dentro, con qualcosa da spendere”.

Nel roster ci sono giocatori navigati, di categoria, quanto pensi possa essere determinante la loro esperienza?
“Lo dico senza mezzi termini, saremo una squadra d’esperti nelle vittorie e una squadra di vecchi nelle sconfitte. Ma queste sono cose da stampa, le partite si vincono e si perdono, conta la voglia di fare il meglio possibile”.

E per quanto riguarda i tifosi ferraresi?
“Ho giocato con un’altra maglia gli anni scorsi e non pretendo di essere stato simpatico. Chiedo scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno, ho sempre giocato per vincere, in ogni società in cui sono stato, e di conseguenza ho esultato. Il concetto è che chi decide di farmi giocare è perché crede in me e io mi sento di rispondere con i risultati sul campo. Non cercherò di farmi amici semplicemente esultando. Credo sia giusto andare oltre questo tipo di discussione e concentrarsi su qualcosa di più grande come l’ambiente della Pallacanestro Ferrara”.

L’anno scorso a Tortona sei arrivato a campionato in corsa e dal tuo arrivo avete inanellato un’impressionante serie positiva, merito anche del tuo apporto determinante dalla panchina. Credi possa essere il tuo ruolo anche qui?
“Non lo so, in realtà senza fare grandi cose l’anno scorso ci è andato tutto bene, non ho mai avuto la bacchetta magica. Quest’anno avremmo una squadra più corta e la responsabilità in campo sarà distribuita con chiarezza. Non ci sono battaglie per lo stesso ruolo, quindi l’idea sarà di metterci ognuno qualcosa di specifico”.

Che tipo di campionato ti aspetti?
“Il campionato assomiglia alla A2 Gold ma non è la stessa cosa, dovremo affrontarlo come se fosse nuovo. Certo, storicamente è un campionato difficile, dove nessuno ti regala niente e tutti possono metterti in difficoltà. In poco tempo puoi trovarti in vetta o in fondo, basta un risultato in un senso o nell’altro. In generale credo che bisognerà riuscire a mantenere la calma, nel bene e nel male, o rischi di avere problemi nel gestire la pressione. Alcuni roster sono fatti di grandi nomi ma io non mi sono mai fidato dei nomi, alla fine conta la voglia che ci metti in campo”.

Non hai mai giocato con nessuno dei tuoi compagni?
“No, ho fatto due mesi con Lestini ma con gli altri sarà la prima volta, confido molto nell’esperienza del gruppo”.

Sul fronte mercato John Ebeling, come di consueto, non ha voluto sbottonarsi più di tanto: “Stiamo aspettando alcune risposte dagli sponsor e poi ci muoveremo. In questo momento non c’è fretta, anche se stiamo continuando a guardarci intorno con attenzione. Rhett dovrebbe riuscire ad essere qua per l’inizio del ritiro (17 Agosto, ndr)”.