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Mancava davvero solo l’ufficialità per poter rivedere Eros Schiavon indossare la divisa biancazzurra e nella mattinata oggi il centrocampista veneto ha firmato un contratto che lo legherà alla SPAL fino al 30 giugno 2018, dopo quattro mesi passati ad allenarsi agli ordini di mister Semplici senza poter però scendere in campo in partite ufficiali, a causa di un ritardo nella procedura di svincolo dall’Avellino che ne ha impedito il tesseramento entro la chiusura del mercato estivo. Un’attesa che ha accomunato un po’ tutti, dai tifosi, agli addetti ai lavori, nonché allo stesso presidente Mattioli che nel corso della presentazione odierna ha esordito così: “Finalmente siamo riusciti a riportare a casa Schiavon. Come sapete il calciomercato apriva questa mattina alle 9 e noi alle 9.05 abbiamo fatto firmare Eros e poi inviato tutto in Lega, giusto per farvi capire quanto voglia avessimo che arrivasse questo momento, anche pensando ai mesi sicuramente non divertenti che lui ha passato qui allenandosi senza poi poter giocare la domenica, prima in attesa di un ok dalla Lega e poi dell’apertura del mercato invernale. Eros è un grandissimo giocatore come sapete tutti, ma anche una persona molto legata alla città di Ferrara e, anche se non sono io il mister, mi auguro di vederlo presto in campo.”

Un ritorno a Ferrara che arriva oltre cinque anni dopo la sua partenza in direzione Portogruaro, prima di giocare poi nel Cittadella e per finire nell’Avellino. Lo stesso Schiavon ha mostrato un grande entusiasmo per questa sua seconda avventura in casacca spallina: “Non vedevo l’ora di mettere la mia firma sul contratto dopo questi quattro mesi, ed ora posso dire di esser di nuovo un giocatore della SPAL al 100%. Ho molta voglia di poter dare una mano in campo ai miei compagni e ci tengo a ringraziare il presidente Mattioli, la famiglia Colombarini e il direttore Vagnati per avermi dato questa opportunità.” In estate il suo nome era più volte stato accostato alla società ferrarese, ma a fine luglio sembrava non ci fossero le condizioni affinché la trattative andasse a buon fine: “È stata una situazione davvero particolare quella vissuta negli ultimi mesi a Avellino. A inizio luglio avevo parlato con mister Tesser e lui mi aveva ribadito la sua considerazione e la sua volontà di avermi in squadra, per cui pensavo che il mio futuro fosse ancora là. A fine agosto, invece, proprio quando il calcio mercato stava per chiudere, il team manager mi ha comunicato l’intenzione della società di mettermi fuori lista e la cosa mi ha completamente spiazzato. La proposta del presidente Mattioli era la soluzione che mi auguravo maggiormente, visto che a quel punto tornare a Ferrara era il mio primo obiettivo, avendo seguito sempre la SPAL anche una volta che me ne ero andato.” Un addio burrascoso anche quello che cinque anni fa lo portò lontano dalla città estense, che il nuovo acquisto spallino racconta così: “Quando me ne sono andato non è stata una cosa voluta da me, io avevo espresso al direttore generale Pozzi la voglia di continuare qui, ma lui disse che per me non c’era posto e quindi dovetti guardarmi attorno, con l’offerta del Portogruaro che arrivò a risolvere la situazione.”

Schiavon torna a Ferrara per impreziosire una rosa che finora ha fatto a pieno il suo dovere e lui stesso è il primo a esserne cosciente: “La squadra ha le potenzialità e la posizione in classifica per raggiungere l’obiettivo che tutti abbiamo in mente e desideriamo. Rispetto alla mia ultima esperienza qua sono sicuramente un giocatore più maturo, migliorato tecnicamente e fisicamente più robusto. Negli ultimi tre anni ho giocato un po’ in tutti i ruoli, sia da mezzala sinistra, che sul centrodestra, che come regista davanti alla difesa, quindi il ruolo non sarà sicuramente un problema, anzi, se dovesse servire, mi metto i guanti e faccio pure il portiere. Ho parlato più volte col mister e devo dire che è un allenatore molto preparato, che studia nei minimi dettagli gli avversari e questo è un valore aggiunto per una squadra.”