Non che fosse necessario averne ulteriore conferma, ma l’organizzazione della prevendita per Pisa-SPAL rischia di passare alla storia come l’ennesimo fallimento di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Ricapitoliamo: i 1.000 biglietti di settore ospiti messi a disposizione inizialmente dal Pisa sono andati polverizzati in poco più di 48 ore e ormai da giorni sono in corso contatti (tra le due società, ma anche tre le autorità delle due città) per aumentare il numero di tagliandi riservati ai tifosi spallini. Nel frattempo, gli stessi tifosi non si sono fermati e hanno iniziato ad acquistare i biglietti di gradinata dell’Arena Garibaldi, settore normalmente riservato ai tifosi di casa.
Eventualità che piace poco alle forze dell’ordine, per cui nella mattinata di mercoledì grazie all’intervento della questura di Ferrara è arrivata la notizia (inizialmente lanciata dalla stessa SPAL) dell’arrivo di un ulteriore pacchetto di 300 biglietti per il settore ospiti. Il problema è che si tratta di una disponibilità solo teorica, sia online, sia nel punto vendita di via Pomposa 29. Il gestore di quest’ultimo, Gianluca Bonsi, è in difficoltà: “Ho perso il conto della gente passata di qui stamattina, senza contare tutti quelli che hanno telefonato per avere informazioni. La realtà dei fatti è che per il momento i biglietti non si riescono a fare e siamo in attesa di un via libera ufficiale. Nel frattempo rimarrò chiuso per evitare che si creino inutilmente delle code”. Non è dato a sapere quando i biglietti saranno effettivamente disponibili: la situazione potrebbe sbloccarsi nel corso del pomeriggio, ma potrebbe anche essere necessario aspettare la mattinata giovedì. Nel frattempo i tifosi si incazzano. E non è che abbiano tutti i torti.