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L’indagine aperta dalla Figc in merito alla fideiussione presentata dal Pisa si è conclusa con il rinvio a giudizio della società toscana e del direttore Fabrizio Lucchesi. La notizia è arrivata nel pomeriggio di mercoledì tramite uno stringato comunicato stampa pubblicato sul sito della Figc:

“Il Procuratore Federale, espletata l’attività istruttoria, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare Fabrizio Lucchesi, all’epoca dei fatti Amministratore Unico e legale rappresentante della Società A.C. Pisa 1909 per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, in quanto, in data 9 novembre 2015, ha prodotto presso la Lega Pro e fatto uso di una fideiussione risultata non veridica, senza effettuare alcun controllo preventivo. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta”.

Tradotto: ora il Pisa dovrà affrontare un processo sportivo e in caso di condanna potrebbe arrivare una penalizzazione. Restano da capire i tempi di un simile procedimento, visto che il campionato è ormai agli sgoccioli.

AGGIORNAMENTO DELLE 21: il Pisa ha pubblicato un comunicato ufficiale sulla questione. Di seguito il testo integrale:

L’A.C. Pisa 1909, letto il contenuto dell’atto di deferimento, notificato dalla Procura Federale in data odierna, nel professare la totale estraneità da qualsivoglia addebito, manifesta la ferma intenzione di difendersi in tutte le sedi, fiduciosa della correttezza del proprio operato.
L’atto di incolpazione, che non si condivide, pur non giungendo certamente inaspettato è frutto di una indagine nella quale l’A.C. Pisa 1909 ha fornito la massima collaborazione agli inquirenti, producendo centinaia di documenti e riferendo circostanze di fondamentale rilevanza per chiarire quanto accaduto, ancora oggi in corso di accertamento, interessando spontaneamente e tempestivamente la Procura della Repubblica di Pisa, tanto da rivestire, nel relativo procedimento penale, il ruolo di persona offesa dal reato.
Addirittura, dallo stesso deferimento emerge come la scrivente sia estranea ad ogni comportamento fraudolento, eventualmente addebitabile a terzi non riconducibili alla società, parte lesa di questa vicenda, che, per tale ragione, confida nel totale proscioglimento da parte degli organi giudicanti della F.I.G.C.
“.