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Terminata la più brutta e amara stagione da quando è presidente della Pallacanestro Ferrara, Fabio Bulgarelli, durante la trasmissione “Basket In” negli studi televisivi di Telestense, ha fatto il punto della situazione per l’anno prossimo, analizzando cosa è andato storto nell’annata appena conclusa.

L’EPILOGO DI BRESCIA
Il numero uno della Bondi inizia la disamina dal fatto cronologicamente più recente: la partita, persa dai suoi ragazzi, in quel di Brescia sabato sera: “Sinceramente non mi aspettavo di certo una vittoria. Siamo scesi sul parquet di una delle squadre più forti di tutta la A2, senza un americano e senza null’altro da chiedere al campionato. Abbiamo giocato la nostra solita partita, nel bene e nel male. Bene i primi due quarti, male dopo il rientro dagli spogliatoi. Nulla di nuovo insomma, questo leitmotiv ci ha accompagnato durante tutto il corso della stagione”.

LA CLASSIFICA FINALE
Ma nessun tifoso si aspettava chissà che cosa dall’ultima uscita stagionale dei ferraresi, il sogno play-off, infatti, si era già sgretolato dopo la sconfitta interna nel derby con l’Eternedile Bologna: “I play-off ci sono sfuggiti di mano quando ci siamo fatti rimontare 25 punti da Mantova al Pala HiltonPharma. Guardando i risultati delle ultime gare probabilmente non avremmo agganciato la post-season neanche vincendo con la Fortitudo. Sono contento che questa annata travagliata sia finita. Credo che se non fossimo intervenuti in maniera massiccia nel mercato invernale ora staremo parlando di play-out”.

LA PROSSIMA STAGIONE
Comunque, Bulgarelli non vuole alzare bandiera bianca, anzi, auspica sempre che qualche buon anima gli venga in soccorso per dare un contributo: “Il mio obiettivo è quello di ricreare un tifo a Ferrara, perché ha bisogno di energie nuove. Ho già in mente di mettere prezzi popolari (in particolare per le due curve) per cercare di portare una nuova generazione al palazzo, in modo tale da non più essere schiacciati da tifoserie avversarie. Rimango, nonostante tutto, fiducioso. Venivamo da quattro anni di successi, è stato il primo anno gramo, in cui abbiamo toccato il punto più basso. Ora si deve risalire, evitando gli errori tecnici commessi quest’anno. Ci sono state lacune societarie a cui voglio porre mano per ripartire. Siamo stati farraginosi nella comunicazione, dobbiamo assolutamente migliorare. Mi sono fidato dei consigli che mi sono arrivati in estate riguardo direttori sportivi che poi, però, non si sono dimostrati all’altezza della situazione. Sono carico per l’anno prossimo, anche se sarà difficile perché rischiamo di trovarci in un girone con tante squadre con molti soldi”. Ci si deve aspettare un rivoluzione quindi? “Sì, molte cose cambieranno. In questa stagione abbiamo preso decisioni più col cuore che con il raziocinio, non deve più accadere. Tornerà qualche faccia nota per quanto riguarda nella dirigenza. I tifosi non devono preoccuparsi, adesso sistemiamo le cose burocratiche e economiche, poi pensiamo allo staff tecnico. Non so dirvi ancora se direttore sportivo e allenatore saranno Pasi e Turchetto, anche se sono soddisfatto del loro operato. Hanno avuto la personalità di prendere decisioni importanti e hanno messo una pezza. Rivoluzioneremo sicuramente il roster. L’aver puntato su grandi nomi, pagati troppo per quel che han reso, non ci ha ripagato”.

Già si sa chi rimarrà di sicuro, o meglio, chi ha il contratto anche per l’anno prossimo: Ibarra e Losi. Bucci (contratto con opzione di uscita per la società) e Brkic (doppia uscita) sono in forse, decideranno a tempo debito allenatore e direttore sportivo. A Rush è stato già chiesto il rinnovo, ma l’agente prende tempo.