E’ un Leonardo Semplici che pare pensieroso quello che si presenta davanti ai giornalisti nella conferenza stampa che precede la partenza per Cagliari. Non vede l’ora di iniziare, il mister, ma è consapevole del tanto lavoro ancora da fare in vista dell’esordio in B, e con la prestigiosa sfida del Sant’Elia alle porte: “Domenica partiamo. E’ una partita importante, ci teniamo a ben figurare”. Se gli si chiede se l’obiettivo è quello di emulare l’Alessandria, protagonista lo scorso anno di una cavalcata entusiasmante in Coppa, pur venendo dalla Lega Pro, il mister è categorico: “No. Noi siamo la SPAL e lunedì vedrete la SPAL. Cercheremo di mettere in campo la nostra idea di calcio provando a vendere cara la pelle. Il Cagliari è una squadra con grandi qualità, che ha vinto la B con una rosa già forte a cui ha aggiunto altri giocatori di livello assoluto come Borriello, Padoin, Isla, Bruno Alves. E’ una partita difficile per noi, sicuramente. Non abbiamo niente da perdere, stiamo cercando di crescere sotto l’aspetto della personalità e del palleggio”.
Una SPAL che sogna lo storico colpaccio, ma che ha chiaramente come primo obiettivo quello di migliorarsi in vista del campionato. Formazione che probabilmente sarà simile a quella vista domenica a Forlì, contro il Messina. Tutti disponibili, ad eccezione del nuovo acquisto Francesco Vicari, per cui manca ancora il transfer. Proprio in merito a un certo scetticismo che ha circondato l’arrivo di Vicari, quando la piazza si aspettava un leader difensivo più esperto, mister Semplici ci tiene a dire la sua: “Tutti si aspettavano un trentasettenne e noi abbiamo preso un ventiduenne. Per varie vicende di mercato non abbiamo raggiunto certi obiettivi e abbiamo scelto, di comune accordo, di andare a prendere un giocatore con certe caratteristiche, che rispecchiasse la volontà mia e della società”. Dellafiore del Latina era sicuramente un obiettivo, ma Vicari non va visto come scelta al ribasso, anzi. Le caratteristiche del giocatore sembrano ideali per il gioco di Semplici, con la sua preferenza per il gioco palla a terra fin dalla difesa e la giovane età dell’ex Novara permette di avere ora in rosa un giocatore di prospettiva, che Dellafiore certamente non è.
Il bilancio del mercato è dunque positivo, anche se qualcuno dovrà ancora arrivare: “Mancano due centrocampisti. Uno esperto (sarà Schiattarella, ndr) e uno più giovane (Picchi, ndr). Abbiamo un mix di giocatori d’esperienza e meno, vogliamo sfruttare sia l’esperienza che la spregiudicatezza”. La sfida di lunedì a Cagliari sarà dunque un ulteriore passo verso la creazione di quell’alchimia che è stata alla base dei recenti successi dei biancazzurri e che il mister vuole rivedere anche quest’anno. A tal proposito, la partita di Coppa col Messina non ha soddisfatto il mister, deluso per le troppe palle lunghe verso il tandem Antenucci-Cerri: “Mi sono arrabbiato. I lanci per le punte a volte ci stanno, ma questo non è il nostro gioco. Devono essere un’alternativa, non la norma. Il Carpi ad esempio attacca la profondità e cerca di giocare le seconde palle, noi no, giochiamo un altro calcio. Questa è la mia idea, che non è detto che sia quella giusta, ma noi giochiamo così”. Ha le idee chiare, il mister, e anche sul modulo non ci saranno novità. Se gli si chiede se il ricorso al solo 352 potrà essere un punto debole per la SPAL, rispetto all’alternarsi di moduli diversi, Semplici è deciso: “Al contrario, il 352 può essere il punto di forza. La squadra è costruita sul 352, ma non è detto che non ricorreremo ad altro in alcune situazioni particolari, per esempio l’altro giorno abbiamo finito col 343”.