A tre mesi dall’ultima apparizione ufficiale (Cagliari-SPAL di Tim Cup) Eros Schiavon sembra essere definitivamente uscito da uno dei momenti più difficili della sua carriera. Il complicato infortunio alla caviglia che l’ha tormentato in tutto questo tempo dovrebbe essere solo un ricordo, ora al centrocampista non resta che recuperare la condizione fisica per dare il suo contributo alla SPAL. Abbiamo fatto due chiacchiere con lui a margine dell’iniziativa “SPAL al Centro”.
Eros, nonostante il clima natalizio che si sta iniziando ad assaporare in città e l’entusiasmo attorno alla squadra, bisogna restare coi piedi ben piantati per terra. Anche se un motivo per festeggiare è dato senz’altro dalla continuità con cui sei ritornato ad allenarti.
“Sì, Sono contento di essere rientrato completamente in gruppo e di potermi allenarmi con continuità. La squadra deve continuare sulla scia di queste ultime gare perché il campionato è lungo e difficile con avversarie sempre competitive”.
Ti aspettavi a questo punto del campionato di trovare un SPAL in piena zona play-off con un buon margine sulle inseguitrici?
“Sì perché i risultati sono il frutto del buon gioco che la squadra sta esprimendo e la classifica è veritiera”.
In cosa la SPAL può ancora migliorare?
“Secondo me dobbiamo fare meglio in tante piccole cose, come essere più compatti e giocare giocare un po’ di più la palla per mettere in difficoltà gli avversari”.
Cosa ti ha stupito di questo di questo inizio campionato?
“Ciò che mi ha stupito di più e chi mi da soddisfazione è certamente il pubblico che riempe gli spalti. Se continua così bisognerà ampliare lo stadio”
Arriverà il regalo di Natale per Schiavon: la convocazione con la prima squadra?
“Bisogna procedere con calma. Devo ancora recuperare la condizione e lavorare molto perché torno da un periodo lungo e difficile: sono rientrato tre settimane fa e solo da due sto lavorando con il gruppo. Quando sarò in condizione il mister deciderà e di sicuro darò il massimo per poter darà realmente qualcosa alla squadra”.
Come hai vissuto questo lungo periodo di inattività?
“E’ stato un periodo difficile. Speravo sempre di rientrare, ma poi una serie problematiche mi ha costretto a stare fuori. Ora pian pianino rientro, aspetterò il mio momento”.
Un anno fa hai dovuto attendere per altri motivi, sembra quasi una maledizione.
“Va benissimo perché se finisce come l’anno scorso c’è da festeggiare! A parte gli scherzi, non voglio forzare perché i ragazzi sono forti e stanno facendo bene. Conto di rientrare nel momento in cui potrò dare il massimo. Sto caricando le batteria in maniera fuori dal comune, non vedo veramente l’ora”.
A che punto senti di essere a livello fisico?
“In percentuale penso di essere tra il 50 e il 60 percento, anche se è sempre difficile valutare con sicurezza. Ho fatto la prima partitella contro la Primavera la scorsa settimana, ma una partita di campionato è diversa. L’importante è continuare ad allenarsi bene, poi quando si è in forma il mister se ne accorge”.
Sabato si va a Trapani, che squadra affronterà la SPAL?
“Una squadra forte che la stagione scorsa ha sfiorato la serie A. Complici il campo in sintetico ed il rientro di giocatori importanti sicuramente sarà una partita difficile”.