Che peso ha SPAL-Frosinone nell’economia della finora straordinaria stagione spallina? Questo big match tra la prima della classe la seconda, questa partita che il popolo spallino aspetta da cinquant’anni, che ha creato attesa e delirio, levatacce, polemiche e code per assicurarsi i pochi biglietti disponibili, quanto vale? “Uno”, risponde mister Semplici: “L’anno scorso abbiamo perso tutti gli scontri con le dirette avversarie per la promozione, poi abbiamo vinto il campionato”. Una partita come tutte le altre, dunque? Non proprio: “Il Frosinone è probabilmente la squadra più forte della serie B, ha un allenatore esperto, bravo, preparato, un gruppo di giocatori che giocano insieme da anni, molti di loro hanno fatto la serie A. E’ sicuramente una bella partita, di cartello, sarà una gara difficilissima ma da affrontare con serenità. Cercheremo di fare un’altra bella prestazione. C’è grande rispetto per loro, grande consapevolezza della loro forza, ma siamo anche consapevoli che possiamo dare filo da torcere anche al Frosinone”.
Il Frosinone, nel caso fosse privo di Terranova, potrebbe forse mutare il suo sistema di gioco, ma Semplici non si scompone: “Hanno sempre giocato col 352, non credo che cambieranno. In ogni caso noi sappiamo qual è la nostra idea di calcio, la nostra identità, indipendentemente dal modo di giocare dell’avversario. Noi siamo preparati a tutto, cercheremo di fare una partita di grande carattere, di grande attenzione”. La SPAL, invece, non potrà contare su due pilastri come Alex Meret, convocato in nazionale maggiore dal ct Ventura, e Kevin Bonifazi,in Polonia con la nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio: “La loro convocazione ci riempie di orgoglio, è un premio in primis per loro e poi per tutti noi, per la società che li ha scelti e per me e il mio staff che li abbiamo allenati e visti crescere. E’ chiaro che da allenatore preferirei averli, ma sono convinto che chi scenderà in campo non li farà rimpiangere, come è sempre successo durante questa stagione”. Se da una parte sembra sicuro che sarà Gasparetto a completare la linea arretrata insieme agli inamovibili Vicari e Cremonesi, per il ruolo di guardiano dei pali ancora non si è deciso: “Stiamo scegliendo. Marchegiani ha già dimostrato cosa è in grado di fare, ma anche Poluzzi sta bene, sta crescendo molto, è arrivato a gennaio e si sta calando nella nostra realtà. Sono valide alternative”. Torneranno invece a disposizione, dopo la giornata di squalifica, Mora, Costa e Schiattarella, creando abbondanza a centrocampo: “In più ruoli ho l’imbarazzo della scelta, questo mi fa ben sperare non solo per questa partita, ma anche per quelle a seguire. Nella scelta penserò a chi mi dà più garanzie”.
Al momento di scendere in campo, domenica alle 15 al Paolo Mazza di Ferrara, la SPAL sarà già a conoscenza del risultato del Verona, ad oggi la vera avversaria dei biancazzurri, visto che per la promozione conterà distanziarsi dal terzo posto, occupato proprio da Pazzini e compagni. Il mister, però, rimane concentrato sui suoi ragazzi: “Noi cerchiamo di prepararci al meglio senza pensare agli avversari. La cosa positiva è che abbiamo pensato sempre a noi stessi più che agli altri. Questo ci ha permesso di crescere sempre. I ragazzi hanno fatto cose che dicevamo anche l’anno scorso, a volte ci venivano, altre no. Siamo cresciuti sotto tanti aspetti ma abbiamo ancora margini di crescita”. Il momento d’oro della SPAL sembra contagiare anche le giovanili, con la Primavera protagonista al torneo di Viareggio, e Semplici sottolinea quanto anche questo sia importante: “Ci stanno dando grande soddisfazione. Aver battuto al primo anno squadre di rango, con budget diversi dal nostro è un grande risultato. Merito dei ragazzi, dell’allenatore e della società. Alcuni si stanno anche mettendo in luce per un loro potenziale futuro approdo in prima squadra e questa è la cosa più importante”.