L’occasione di allungare in vetta dopo il passo falso del Frosinone era troppo buona perché la SPAL se la facesse scappare. Quindi la squadra di Semplici ha portato via tre punti anche da Brescia, facendo valere il suo potenziale offensivo contro la peggior difesa della serie B. I padroni di casa se la sono giocata senza paura, ma hanno dovuto fare i conti contro una SPAL più smaliziata e concreta, ormai consapevole della propria forza e sempre più determinata a giocarsi il doppio salto. In copertina oggi ci vanno le barbe: quelle di Mora – autore di una doppietta – e Antenucci, giunto al 14° gol stagionale. Alla faccia delle preoccupazioni per l’assenza di Floccari.
Con le spalle al muro dopo le vittorie di Trapani, Ternana e Vicenza, il Brescia opta per un approccio intraprendente e soprattutto con Bisoli prova a mettere in difficoltà il fianco sinistro della difesa biancazzurra. Gli attacchi delle rondinelle però fruttano solo una serie di corner respinti al mittente, così alla prima azione offensiva della SPAL si rischia immediatamente di vedere un gol. Il Brescia pasticcia nella propria trequarti campo, Antenucci si impossessa della palla e serve Zigoni che fa un movimento da attaccante di razza: stop e girata in una frazione di secondo, palla fuori di poco. E’ sulle fasce che la SPAL costruisce spesso le sue fortune e la partita del Rigamonti non fa eccezione. Appena Lazzari decide di spingere sull’acceleratore il suo marcatore rimane nello specchietto retrovisore ed a quel punto l’esterno spallino non può che scodellare al centro, dove arriva Mora di gran carriera per il colpo di testa dello 0-1. Il Brescia tutto sommato non si scompone e non sembra nemmeno troppo condizionato dal fitto lancio di fumogeni proveniente dalla curva di casa, che provoca una sospensione di circa tre minuti. Lo dimostra il bel colpo di testa in tuffo di Ferrante sul suggerimento in verticale di Crociata. La SPAL si trova nella condizione ideale di poter aspettare e ripartire e lo fa poco prima della mezz’ora. Un Antenucci particolarmente ispirato guida un’altra transizione e premia l’inserimento di Schiattarella, che però viene contestato da un difensore. La palla rimane lì per Zigoni, che controlla e poi spara di potenza senza inquadrare la porta. L’azione successiva è quella che porta il Brescia al pareggio. Azione che in partenza non sembra poi così preoccupante con Ferrante spalle alla porta e con Cremonesi appiccicato in marcatura. Invece l’attaccante nativo di Buenos Aires aggira il numero sei della SPAL e lascia partire una palombella dai 25 metri che sa molto di preghiera. Gli dei del calcio la accolgono e così Meret vola invano mentre la palla entra proprio sotto l’incrocio dei pali. Sull’1-1 la partita si stabilizza, almeno fino ai momenti finali del primo tempo. Poco prima del 45′ un altro contropiede condotto da Zigoni si conclude con l’intervento in area di Blanchard sul numero 17 spallino: a prima vista sembra a tutti rigore, invece Chiffi va da Zigoni e gli mostra un cartellino giallo per simulazione. Episodio parecchio discutibile. Poco male comunque, visto che neanche un minuto dopo la SPAL ritrova il vantaggio. Per non essere da meno di Lazzari, Costa lascia sul posto Bisoli e piazza un cross basso su cui intervengono contemporaneamente Pinzi e Romagna. Antenucci è lì in agguato, raccoglie l’involontario assist e dai dodici metri fredda Arcari con un destro preciso.
In avvio di ripresa Gigi Cagni fa la sua mossa: fuori un deludente Pinzi e dentro Untersee per provare a contenere Costa sulla fascia di competenza. La buona volontà di certo non manca al Brescia e al 3′ Caracciolo dà l’esempio impegnando Meret (convocato da Ventura per lo stage della Nazionale Maggiore) con un destro a giro da fuori area. Per il resto la collezione di angoli dei padroni di casa non rende e così la SPAL si toglie lo sfizio di far vedere come sfruttarli al meglio: su un corner messo in mezzo da Castagnetti è Giani il primo ad arrivare sul pallone, traiettoria larga di poco alla sinistra di Arcari. Somiglia molto ad un avvertimento, perché poco dopo il 20′ l’area del Brescia inizia a essere presa d’assedio. Blanchard è costretto agli straordinari su una girata di Zigoni propiziata dal puntuale inserimento di Costa e trenta secondi dopo tocca ad Arcari volare per dire di no al colpo di testa di Cremonesi. I tempi sono maturi per il gol dell’1-3, a segnarlo è ancora Luca Mora con un altro colpo di testa in mezzo alle belle statuine con la maglia blu. Nei fatti è una sentenza, perché il Brescia non trova più le forze per rialzarsi, anche se al 41′ tocca alla squadra di Cagni recriminare. Un goffo intervento di Ghiglione (entrato da poco per Lazzari) quasi infila Meret che mette una pezza in extremis. Classico esempio di situazione controversa, col pallone apparentemente dentro per intero. Non succede altro, se non una trasformazione in stile rugby di un esausto Costa sull’ennesima transizione biancazzurra. Al fischio finale è festa con i tifosi: la SPAL trascorrerà una settimana da capolista solitaria in serie B, con due punti sul Frosinone. Il Verona, atteso dal Novara nell’ultimo posticipo, è lontano sei lunghezze.
Brescia-SPAL 1-3 (pt 1-2)
Brescia (352): Arcari; Calabresi, Blanchard (dal 24′ s.t. Camara), Romagna; Bisoli, Martinelli, Crociata, Pinzi (dal 1′ s.t. Untersee), Lancini; Ferrante (dal 12′ s.t. Torregrossa), Caracciolo. A disp.: Minelli, Coly, Prce, Ndoj, Bonazzoli, Mauri. All.: Cagni.
SPAL (352): Meret; Cremonesi, Vicari, Giani; Lazzari (dal 38′ s.t. Ghiglione), Schiattarella (dal 31′ s.t. Schiavon), Castagnetti (dal 15′ s.t. Arini), Mora, Costa; Antenucci, Zigoni. A disp.: Marchegiani, Gasparetto, Silvestri, Finotto, Del Grosso, Costantini. All.: Semplici.
Arbitro: sig. Chiffi di Padova (ass.ti: Bellutti e Opromolla; IV uomo: Prontera)
RETI: 15′ p.t. e 23′ s.t. Mora (S), 29′ p.t. Ferrante (B), 46′ p.t. Antenucci (S).
Ammoniti: Zigoni (S), Martinelli (B), Arini (S).
Note: partita sospesa dal 16′ al 19′ per fitto lancio di fumogeni da parte dei tifosi del Brescia.