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Allora è proprio vero che le vie del mercato sono infinite. Fino alla settimana scorsa sembrava tutto apparecchiato per il ritorno di Alberto Paloschi al Chievo e invece… la SPAL ci ha creduto fino all’ultimo minuto, come spesso dovrà fare quest’anno sul campo, ed è vicinissima alla linea del traguardo dopo un clamoroso sorpasso. Da tempo Vagnati era riuscito a trovare un’intesa di massima col giocatore tramite il procuratore Tullio Tinti, ma aveva dovuto fare i conti con un’Atalanta non disponibile a fare sconti per rientrare del grosso investimento fatto un anno fa (6 milioni) per riportare in Italia l’attaccante di scuola Milan.

I rapporti super consolidati tra Chievo e Atalanta (a Bergamo c’è Giovanni Sartori, per più di vent’anni braccio destro di Campedelli), la formula già delineata tra i due club e la prospettiva per il giocatore di un ritorno a casa (Paloschi a Verona ha già giocato cinque anni) sembravano non lasciare spazio ai biancazzurri. Eppure, mentre Paloschi si godeva gli ultimi scampoli di vacanza a Ibiza, tra Chievo e Atalanta si è creato uno stallo. I veneti si sono radunati martedì con la speranza di rivedere presto il figliol prodigo, ma i dubbi hanno iniziato a farsi strada, tanto da indurre il ds Romairone a dichiarare che “se i tempi dovessero allungarsi ulteriormente, potremmo anche decidere di puntare su altri obiettivi”.

Un dentro o fuori che evidentemente non ha sortito gli effetti sperati, se non per la SPAL, che a quel punto ha lavorato ancora con più convinzione e pazienza sul fronte delle relazioni diplomatiche per ammorbidire l’Atalanta su cifre e modalità dell’acquisizione (con tutta probabilità un prestito con obbligo di riscatto). Operazione che alla luce delle indiscrezioni circolanti oggi, sarebbe riuscita. Già nella giornata di martedì le parole di Vagnati avevano lasciato trasparire che la SPAL avrebbe fatto uno sforzo sul fronte del budget pur di portare a casa l’obiettivo numero uno per l’attacco. Dettaglio non trascurabile: l’Atalanta assicura a Paloschi un milione fino al 2021. Da Verona fanno sapere che il Chievo sarebbe alquanto spazientito dal tira-e-molla del giocatore, tanto da poter abbandonare la trattativa. Significherebbe campo libero per i biancazzurri, che potrebbero così finalizzare una trattativa estremamente complessa e onerosa, ma anche di notevole risonanza mediatica.