È un Semplici che cerca di compattare squadra e ambiente, raccogliendo le poche note liete di oggi, quello che si è presentato in sala stampa a fine partita. Di ben altro umore, ovviamente, un Cristian Bucchi molto sorridente dopo i tre punti conquistati.
LEONARDO SEMPLICI
“La SPAL sta attraversando un periodo che potrei definire particolare, perché quando regali quei gol poi diventa difficile fare una prestazione all’altezza, soprattutto contro squadre come il Sassuolo che nonostante la posizione di classifica sono state costruite per ben altri obiettivi. Nel primo tempo non siamo stati la stessa squadra delle ultime partite, avevamo comunque fatto bene ad eccezione di venti minuti a Bologna. Sotto l’aspetto caratteriale però i ragazzi mi sono piaciuti, perché hanno cercato di riordinare le idee, di fare la partita nel secondo tempo, creando anche i presupposti per pareggiare, ma in questo periodo nemmeno la fortuna ci sorride. La squadra ha un grande bisogno di un risultato positivo e lo meriterebbe, ma è inutile piangere sul latte versato, dobbiamo continuare a fare il nostro percorso, perché sapevamo che sarebbe potuta essere una stagione così, anche se le prime due partite forse avevamo un po’ illuso l’ambiente. Dobbiamo cercare di essere sempre positivi a parte la situazione di classifica. La cosa che mi preoccupa di più in questo periodo è la poca solidità difensiva che ha sempre rappresentato un punto di forza delle mie squadre; prendiamo troppi gol, spesso li regaliamo, ma a volte anche portare a casa uno 0-0 sarebbe un buon risultato. Poi è chiaro che quando ci sono questi risultati uno pensa a tante cose, ma noi abbiamo una linea di gioco e dobbiamo rinforzarla anziché demolirla inseguendo troppo cambiamenti; con lo staff cercheremo di confrontarci per trovare le soluzioni, magari recuperando qualche giocatore infortunato e portando qualche variante. Per quanto riguarda i singoli, l’errore di Vicari credo sia difficile da spiegare, sicuramente è figlio del momento. Gomis sta facendo una grande stagione e anche oggi ci ha permesso di restare in partita fino alla fine parando il rigore. Bonazzoli è un ragazzo di prospettiva, all’esordio in serie A, ma per lui vale lo stesso discorso che per Borriello, dobbiamo metterli in condizione di essere più pericolosi, ma anche loro devono aiutarci in fase di manovra. Per noi il turno infrasettimanale a Torino non è certamente un bene perché non siamo costruiti per giocare tre partite a settimana, ma cercheremo di affrontare la partita al meglio come al solito. Sugli episodi da moviola preferisco non parlare, ma è evidente come quando certi episodi capitino alla SPAL se ne parli meno che in altri casi”.
CRISTIAN BUCCHI
“Non saprei dire se oggi sia stato il Sassuolo più bello dell’anno, sicuramente è stato il più continuo, perché abbiamo giocato da squadra per tutti i novanta minuti. Io alle partite della svolta credo poco, ma in settimana è successo qualcosa di importante, ci siamo parlati francamente e ho cercato di pungolare il gruppo. Fino ad oggi siamo stati squadra a tratti, per problemi di mercato, di infortuni, di mancanza di serenità; erano difficoltà che dovevamo mettere in conto, ma ho chiesto ai ragazzi di non preoccuparsi, di lavorare e di cercare di essere squadra sempre. In alcune partite siamo scesi in campo senza lo stesso pensiero e infatti le cose non sono andate per il verso giusto. Oggi contro la SPAL avevamo preparato due tipi di atteggiamento: quando eravamo piazzati bene sui loro quinti di centrocampo uscivamo coi terzini, mentre quando eravamo meno sicuri con le coperture li prendevamo con una mezzala o addirittura con un ala. In questo senso, non credo di essere la ‘bestia nera’ di mister Semplici, più che altro il fatto che lui sia alla SPAL da diversi anni e il gioco sia sempre più o meno lo stesso è un aspetto che mi facilità nella preparazione delle partite contro di lui. I pochi gol segnati non mi preoccupano, perché comunque creiamo sempre diverse occasioni, anche nelle giornate più opache; sarei più preoccupato se il risultato fosse figlio di una giocata fortuita e in quel caso bisognerebbe aggrapparsi alla fortuna, mentre noi ad oggi possiamo aggrapparci al lavoro che stiamo facendo. Su Cassata non c’è altro da dire, è stato molto ingenuo, ma è giovane, all’esordio in serie A e questa esperienza sicuramente lo aiuterà a crescere. Per quanto riguarda Berardi lui vorrebbe segnare e fare assist sempre, ma in questo periodo sta compiendo la maturazione più difficile per un giocatore di calcio, ovvero diventare un leader e lo sta facendo molto bene, correndo e aiutando sempre i compagni; poi, col talento che, i gol arriveranno e spero possa esser utile non solo al Sassuolo, ma anche alla Nazionale”.