Fino all’85’ la SPAL era all’inferno, colpita due volte da un Hellas non certo brillante ma pratico al punto giusto: poi i biancazzurri hanno trovato le forze per un ultimo colpo di coda e nello spazio di due minuti hanno riequilibrato le sorti di una partita apparentemente compromessa. 2-2 il finale, per un punto che serve a poco a entrambe le squadre, nell’ambito di una partita che ha confermato i limiti degli organici di Semplici e Pecchia.
Nel giorno in cui la festa per i 110 anni della SPAL raggiunge il suo apice davanti ad una Curva Ovest stracolma e ad uno stadio intirizzito dal freddo ma comunque tutto colorato di biancazzurro per farsi sentire sempre più vicino alla squadra, Semplici rispolvera Salamon in versione Zorro al fianco di Vicari e Cremonesi e conferma in blocco il centrocampo di Roma. Davanti si rivede Borriello dal 1′ al fianco di Paloschi. 4-4-2, invece, per Pecchia, con Kean punta supportato da Cerci. Ma nel gelo più totale è la SPAL a prendere immediatamente in mano le redini del gioco senza paura alcuna, spinta dal solito Lazzari, contenuto a fatica da Fares che difensore non è. I biancazzurri entrano a ripetizione nelle larghe maglie veronesi: ci prova Grassi in percussione, poi Borriello e Mattiello in rapida successione, ma Nicolas e la retroguardia ospite liberano anche se con qualche affanno. Ma il Verona ci mette poco a ribaltare la situazione e lo fa con uno dei suoi uomini di maggiore qualità, Cerci, che con un sinistro a giro impegna Gomis al quarto d’ora. Serve una scossa, e la dà Rizzo, che con il suo classico destro a giro pesca Vicari appostato al centro dell’area veronese sugli sviluppi di un corner. La sua zuccata viene smanacciata malamente da Nicolas, ma Borriello non è lesto a ribadire in rete la ribattuta, così come non è fortunato a trovare la traiettoria giusta nel seguente calcio di punizione che va a infrangersi sulla barriera. La partita è piacevole, i ribaltamenti di fronte si susseguono e le difese sono particolarmente sollecitate, nonostante l’importanza della posta in palio lascerebbe presagire ad una sfida piuttosto bloccata. Gomis si esalta sulla punizione battuta da Verde, poi è Grassi a divorarsi un’occasione facile facile davanti. Ma la palla d’oro passa per i piedi di Kean, che si vede recapitare addosso la sfera per gentil concessione di un disattento Vicari, ma ci pensa Gomis a togliere le castagne dal fuoco e a bloccare la doppia conclusione del gioiellino scuola Juve. Si va dall’altra parte: Lazzari da fuori, Paloschi prova a deviare ma senza fortuna, e pochi secondi dopo Lazzari è costretto agli straordinari per stoppare Romulo con un recupero in extremis da centometrista navigato che salva il risultato in chiusura di primo tempo.
La ripresa inizia con gli stessi ventidue protagonisti in campo e il primo sussulto arriva da una rasoiata di Lazzari ben contenuta da Nicolas, ma è l’Hellas a trovare il vantaggio alla prima discesa degna di nota: Caceres mette in mezzo per Cerci, che dopo il controllo viene atterrato ingenuamente da Viviani. Per Rocchi non ci sono dubbi, è rigore, con lo stesso ex Fiorentina e Roma che indovina l’angolino giusto e trova la seconda rete in campionato, questa pesantissima. La reazione della SPAL tarda ad arrivare e la squadra di Semplici si fa vedere dalle parti di Nicolas solamente con qualche cross dalla trequarti, troppo poco per far male veramente. Così arrivano i primi cambi: una bordata di fischi accompagna Borriello all’uscita, Floccari al suo posto, mentre Schiattarella rileva Rizzo, ma l’unico risultato che ne scaturisce è il raddoppio del Verona con Caceres, imbeccato a meraviglia da un filtrante magico di Verde. Gomis è tagliato fuori, si va sullo 0-2, con la Ovest che inizia a farsi sentire in maniera piuttosto schietta e senza giri di parole. Ma dice tutto male alla SPAL, come confermano i due legni colpiti da Grassi a distanza di due minuti l’uno dall’altro, entrambi a Nicolas battuto. Semplici tenta la mossa disperata buttando nella mischia il rientrante Antenucci per Cremonesi, ma a completare la frittata ci pensa l’arbitro Rocchi, che annulla clamorosamente un gol regolare a Floccari per un presunto fallo su Nicolas. Paloschi però non ci sta e di prepotenza accorcia le distanze all’85’, regalando al Mazza un finale da brividi. La partita cambia radicalmente e la SPAL ingrana la marcia alta. Floccari è incontenibile e viene atterrato da Caracciolo in piena area. E’ il secondo rigore di giornata e pure l’esito è lo stesso del precedente, questa volta grazie alla freddezza di Antenucci che vale il 2-2 sotto il muro della Ovest. L’atmosfera è infuocata, lo stadio rinvigorito, Romulo prova a riportare tutti alla realtà a tu per tu con Gomis, ma l’inerzia è tutta a favore della SPAL, che reclama un rigore, ancora con Floccari, ma senza trovare supporto né da Rocchi nè dal VAR. Ma i rimpianti stanno a zero, a conti fatti questo è un punto guadagnato per la SPAL, buono per tenersi dietro in classifica il Verona e per regalarsi una domenica tutto sommato positiva per come si erano messe le cose.
SPAL-HELLAS VERONA 2–2 (pt 0-0)
SPAL (3-5-2): Gomis, Salamon, Vicari, Cremonesi (35′ st Antenucci), Lazzari, Grassi, Viviani, Rizzo (20′ st Schiattarella), Mattiello, Borriello (20′ st Floccari), Paloschi. A disp. Meret, Marchegiani, Oikonomou, Bellemo, Bonazzoli, Vaisanen, Schiavon, Mora, Vitale. All. Semplici
HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas, Caceres, Ferrari, Caracciolo, Fares, Romulo, Buchel, Bessa, Cerci (28′ st Pazzini), Kean (18′ st Valoti), Verde (35′ st Calvano). A disp. Silvestri, Coppola, Fossati, F. Zuculini, Lee, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux, Felicioli. All. Pecchia
ARBITRO: Sign. Rocchi di Firenze (Assistenti: Di Liberatore e Santoro). Quarto uomo: Abbattista di Molfetta. VAR: Calvarese e Vivienzi.
MARCATORI: 10′ st rig. Cerci (H), 24′ st Caceres, 41′ st Paloschi (S), 43′ st rig. Antenucci (S)
AMMONITI: Viviani (S), Buchel (H), Borriello (S), Salamon (S), Caceres (H)
NOTE: spettatori 10.851