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E’ tempo di derby in casa Krifi Caffè. L’ultimo turno di campionato prima della pausa natalizia ha riservato ai granata il match contro la capolista e vicina Portomaggiore. Alla difficoltà oggettiva del match si aggiunge ovviamente il clima di campanilismo che tradizionalmente accompagna le partite tra le due squadre della provincia. Ma non è tutto: per le avversarie si profila la concreta possibilità di avere in rosa un nuovo opposto entro Natale, in sostituzione di Alessandro Magnani. Andiamo ad analizzare la situazione a due giorni dal match con Marco Martinelli.

Il Sa.Ma arriva al Palasport di Ferrara reduce da una vittoria netta contro Osimo. Nel percorso degli avversari non ci sono macchie: il totale delle sconfitte ammonta ancora a zero, mentre i risultati positivi ottenuti al tie break sono solamente due. Nulla a che vedere con i numeri di Ferrara, che è riuscita a totalizzare cinque vittorie in nove giornate. Perché Portomaggiore sembra imbattibile? “Con Portomaggiore dobbiamo stare attenti a tutti. Se fino allo scorso anno era Dordei a dare i grattacapi più grossi, quest’anno la dirigenza ha assemblato una squadra davvero efficiente, nessuno escluso. Hanno dimostrato di essere equilibrati e di non avere punti deboli, hanno vinto le partite grazie a tutti i loro elementi. Spiga ha un atteggiamento agonistico ed aggressivo in campo, Pinali è giovane ma ha già giocato in serie A a Modena, Porcellini è un giocatore di grande esperienza, Marzola sta facendo un gran campionato, Porcello sa dare sempre il suo contributo ed anche Spitilli, che ha sostituito Magnani nell’ultimo turno, ha fatto bene il suo dovere. Non ci sarà un top player: dovremo stare attenti a marcare tutti gli attaccanti senza perdere d’occhio nessuno”.

A proposito di avversari, sembra che il Sa.Ma debba fare definitivamente a meno del suo opposto titolare. Alessandro Magnani, approdato a Portomaggiore nell’estate del 2016, ha rimediato una rottura del crociato e dovrà essere operato: questo lo terrà definitivamente fuori dai giochi fino a fine stagione. Sembra quindi che il Sa.Ma si stia già muovendo per la sua sostituzione: la dirigenza si sarebbe interessata a Gianluca Pellegrino, classe 1992 proveniente da Sabaudia, ma con esperienze in serie A2 A Grosseto, Bologna e Reggio Emilia.

L’infermeria della 4 Torri, nel frattempo, si sta lentamente svuotando. Matteo Trimurti è nuovamente disponibile, Poli è tornato in forma dopo la sindrome influenzale che l’ha colpito, Smanio ha superato i dolori alla schiena ed anche Vanini è in via di guarigione. Per quest’ultimo però rimane ancora un punto interrogativo sulla presenza in campo: “Con Vanini dobbiamo stare attenti, non possiamo assolutamente permettere che abbia una ricaduta. Non ha ancora ripreso ad allenarsi con la squadra, ma sta migliorando. Se sarà disponibile, si presenterà comunque in campo senza aver toccato palla negli ultimi venti giorni”.
Durante la fase preparatoria al campionato, Ferrara ha avuto modo di giocare contro i vicini di casa più volte, ottenendo risultati nel complesso positivi. Sorge perciò spontaneo chiedersi cosa sia cambiato negli ultimi due mesi: “Noi nel precampionato abbiamo giocato molto più sereni di quanto non stiamo facendo ora. Loro come noi erano ancora in fase di preparazione atletica, ma io credo che fosse il nostro gioco ad essere diverso, più sbarazzino e meno timido. Poi abbiamo subito un paio di sconfitte ad inizio campionato, abbiamo dovuto fare a meno di Bernard per il primo mese e adesso stiamo cercando di rimediare all’infortunio di Vanini. Se l’assenza di un giocatore si limita ad una partita la squadra ha la possibilità di reagire, ma se durante gli allenamenti le assenze sono costanti, il livello di allenamento alla lunga si abbassa inevitabilmente”.

Sulla carta domenica ci saranno in palio i soliti tre punti. Sempre sulla carta la partita contro Portomaggiore sarà una partita come le altre. Ma tutti gli appassionati di volley in città sanno che questa partita sarà diversa: “Chiunque entrerà in campo questa domenica ci metterà qualcosa in più – conclude Martinelli – per tradizione, in tutti gli sport il derby ha un sapore diverso. Giochiamo tante partite in un campionato, ma difficilmente a fine anno se ne parla. La partita che tutti ricordano è quella del derby, che ha una valenza emotiva diversa su giocatori, allenatori, dirigenza e tifosi. Faremo del nostro meglio per ottenere dei ricordi positivi”.